Documenta 2017. Piccola guida agli spazi espositivi più architettonicamente interessanti
A documenta sono importantissimi i contenuti e l'aspetto politico e concettuale dell'arte, però non bisogna dimenticarsi che spesso anche i contenitori sono importanti. E Kassel ne offre alcuni da non mancare.
La visita di una mostra come documenta è un viaggio concettuale, spesso politico, talvolta sociale e etico. Quando le opere lo consentono è un percorso intellettuale. Ma in ogni caso è sempre lì la concentrazione, è sempre quello il focus: le opere, i loro accostamenti, la loro selezione, la loro scelta, la loro densità, la loro capacità di emergere, descrivere, centrare i problemi che il curatore volta per volta vuole porre.
A differenza di altre mostre, insomma, documenta è quella che più di ogni altra punta sul contenuto più che sul contenitore. Da sempre così.
E’ una scelta che quella Germania del dopoguerra fece più volte. La capitale della politica fu piazzata a Bonn, città anonima a dir poco e priva di qualsiasi attrattiva: badare al sodo, al contenuto, a prescindere del contenitore. E allora la capitale del più importante paese europeo finisce in una cittadina di provincia quando avresti Francoforte, Colonia, Amburgo o Monaco. E così per l’arte: Kassel, rasa al suolo dai bombardamenti alleati, ricostruita alla bell’e meglio.
Oggi però le cose cambiano e la sfiancante visita di documenta (scordatevi di impiegarci meno di tre se volete vedere tutto) non può prescindere da uno sguardo ai contenitori, all’architettura, all’urbanistica mai arrendevole di una cittadina che, pur decentrata, cerca di dire la sua sullo sfidante scacchiere museale tedesco. E allora abbiamo selezionato sei piazze, nuove architetture, musei, spazi espositivi da osservare con particolare dedizione a Kassel al di là delle opere che contengono.
GRIMMWELT
Situato nel bel mezzo del parco storico della città e inaugurato nel 2015 è oggi l’orgoglio di Kassel, super pubblicizzato dovunque è l’ultimo arrivato nel panorama museale ed è dedicato a raccontare la produzione dei Fratelli Grimm. Si presenta come un monolito in pietra totalmente percorribile da parte a parte passando, mediante delle scalinate, dal tetto iper panoramico. A progettarlo lo studio kadawittfeldarchitektur di Aquisgrana di cui forse avrete visto i grandi palazzi bianchi costruiti da poco dietro al museo dell’Hamburger Bahnhof di Berlino.
MUSEO DELLA CULTURA SEPOLCRALE
Un museo dedicato alla morte vista in tutte le sue sfaccettature. Ma niente di eccessivamente macabro: c’è anche il ristorante tutto pieno di carri funebri e il bookshop che si sforza a proporre articoli che sdrammatizzano il tema. L’architettura è interessante perché per metà antica e per metà moderna risalente agli anni novanta . Un innesto riuscito
http://www.sepulkralmuseum.de/
SCUOLA D’ARTE
Non particolarmente ben manutenuto ma in ogni caso da non perdere è l’edificio funzionalista firmato da Paul Friedrich Posenenske nel 1969. Qui con la creazione di un importante college per gli studi dell’arte si sono fuse assieme negli anni tutte le istituzioni per la formazione artistica di Kassel. Oggi l’stituto è sotto all’università della città, ma con una buona dose di autonomia. Siamo esattamente ai margini del parco barocco di Karlsaue.
http://www.kunsthochschulekassel.de
WILLY BRANDT PLATZ
La Wilhelmshöhe station è la più importante stazione ferroviaria di Kassel ma è un po’ fuori mano. Ci arriva solo chi vuole proprio vedere a tutti i costi la piccola videoinstallazione a tre schermi nascosta tra le banchine dei binari. In compenso fuori si può rimirare, sotto lo sguardo severo della statua di Ercole, simbolo della città, che domina dalla collina, la sistemazione urbanistica dell’hub di scambio treno-bus-tram: una tettoia di metallo sorretta da 59 colonne irregolari alte 15 metri.
STADTMUSEUM – MUSEO DELLA CITTÀ
Lo storico museo civico è stato chiuso per molti anni dopo il concorso di idee che chiedeva a molti studi di architettura di proporne una estensione. Poi sono partiti i lavori e l’inaugurazione del museo tutto rinnovato è avvenuta nel corso del 2016 dopo ben 6 anni di cantiere. Come per il museo della cultura sepolcrale di cui sopra anche qui si tratta di un innesto: una massiccia addizione contemporanea sul corpo del precedente edificio che è stato lasciato. Proprio nelle volumetrie nuove si svolge la performance di Regina José Galindo: potete trovare nel nostro Youtube la video documentazione.
Ma a Kassel c’è anche un altro museo che parla della storia della città e delle vicende culturali, economiche e sociali dei suoi abitanti. Si tratta dell’altrettanto imperdibile Hessisches Landesmuseum: anche lui accoglie un pezzo di documenta e anche lì vale la pena vedersi la collezione permanente, oltre che le opere allestite temporaneamente per la mostra.
http://www.stadtmuseum-kassel.info
CAMPUS UNIVERSITARIO DI KASSEL
Ancora in costruzione nelle sue parti più nuove, il campus dell’Università di Kassel sorprende per la piacevolezza urbanistica, per la capacità di integrazione con il tessuto della città, per il coraggio delle nuove architetture come ad esempio la appena inaugurata mensa dello studio berlinese augustinundfrankarchitekten. L’unica opera di documenta qui è contenuta nella tondeggiante Geisshaus, ma vale la pena investire dieci minuti per un tour più ampio.
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