Per una cultura della ricostruzione. Partendo dalla Siria. Se ne parla all’Università IUAV
L’Università Iuav ospita il workshop “Syria/The making of the future”, finalizzato allo sviluppo di una piattaforma apartitica di ricerca e progettazione multidisciplinare. Al via anche due mostre fotografiche.
Erano stati 132 gli architetti internazionali ad aver risposto alla call for drawings Sketch for Syria: le loro memorie e visioni del Paese al centro di uno spietato conflitto, ancora senza fine, erano confluite in una mostra ospitata all’Università Iuav. Quell’esperienza si inquadra nella mission che l’istituzione veneta sta portando avanti negli ultimi tempi, tappa del “percorso iniziato due anni fa con l’Omaggio di Venezia a Palmyra” nonché “preludio a un intervento operativo, di ricostruzione, che sarà possibile al termine del conflitto”, come annunciato dal rettore Alberto Ferlenga durante la presentazione dell’edizione 2017 del progetto W.A.Ve 2017. Proprio nel segno di questo preciso impegno, quest’anno il tradizionale workshop estivo di architettura si lega alla Siria: fino al 14 luglio, gli studenti dal primo al terzo anno di studi prenderanno parte a laboratori sviluppati secondo il tema Syria/The making of the future.
LABORATORI E MOSTRE TEMATICHE SUL TEMA
Guidati da professionisti del settore, a capo di grandi studi di architettura in Italia e all’estero, vivranno un’esperienza finalizzata ad acquisire soprattutto “un metodo e una nuova consapevolezza”, ha precisato la sovrintendente Emanuela Carpani, cogliendo l’occasione per riaccendere i riflettori anche sulla sorte dei 12 siti Unesco siriani e auspicando “più coerenza tra l’outstanding value dei siti Unesco e le loro politiche di difesa e controllo”. Dedicata ai due giovani progettisti italiani scomparsi nel drammatico rogo della Grenfell Tower di Londra – Gloria Trevisan e Marco Gottardi si erano infatti formati all’Università Iuav, dedicandosi in particolare ai temi della conservazione e del restauro – Syria/The making of the future sarà presentata alla cittadinanza con mostre tematiche, a conclusione dei laboratori.
PARTE DA VENEZIA, LA “PALMIRA DEL MARE”, LA PIATTAFORMA SYRIAHUB IUAV
Oltre all’opportunità formativa per i professionisti di domani, l’operazione è finalizzata alla costituzione del SyriaHub Iuav, un “think tank che intende fornire una piattaforma apartitica, aperta e collaborativa per la ricerca, la progettazione, la condivisione delle conoscenze”, in un’ottica pienamente multidisciplinare. Il concetto stesso di ricostruzione – cui l’Università Iuav si è focalizzata con continuità, dal disastro del Vajont (1963) al restauro del centro storico di Venzone, a seguito del terremoto in Friuli (1976), fino al recente terremoto del Centro Italia – non può infatti essere circoscritto alla sola disciplina architettonica: va considerato nelle sue implicazioni civili e culturali. Come sottolineato dal direttore scientifico del workshop Benno Albrecht, la stringente attualità impone ad esempio di estendere la discussione anche alle “conseguenze degli urbicidi, della violenza deliberata verso le città, della loro distruzione e della cancellazione intenzionale della memoria collettiva di pietra. W.A.Ve. si concentra sul caso Siria per delineare nuove strategie di ricostruzione delle città offese dalla follia degli uomini”. Al progetto SyriaHub Iuav hanno già aderito la Bocconi di Milano (Facoltà di Economia), la Sapienza di Roma (Archeologia) e l’Università di Bologna (Giurisprudenza). In coerenza con il tema del workshop, l’Università Iuav ha promosso anche due mostre. In Syria In/Out – aperta fino al 21 luglio 2017, al Chiostro dei Tolentini ed Ex cotonificio, Iuav – saranno esposte le fotografie di Alessio Romenzi – tra i vincitore del World Press Photo 2013 – e di Luca Sola – fotografo Contrasto – scattate in Siria e lungo i suoi confini. Curata da Alessandra Ferrighi, con Alessandro Del Corso e Sara Pezzutti, Territori della ricostruzione. Iuav per l’emergenza – fino al 15 settembre 2017, Tolentini, Galleria del Rettorato – si concentra sugli eventi catastrofici avvenuti in Italia negli ultimi anni per i quali l’Università Iuav ha realizzato piani di ricostruzione.
-Valentina Silvestrini
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati