Architettura. Vienna, la mini metropoli in espansione
Da qualche tempo la capitale austriaca sta vivendo una crescita importante, frutto di un rinnovato interesse per la creatività e di un’evoluzione architettonica degna di nota.
Vienna è una città inaspettata. Dopo l’incredibile exploit nel panorama culturale europeo di fine Ottocento (Freud, Hoffmann, Klimt, Zweig, Schiele e Kokoschka, ad esempio) è diventata una città post-imperiale, fiera delle sue vestigia ma leggermente silenziosa. Placida, austera, elegante, profondamente asburgica, costellata da edifici di Adolf Loos e Hans Hollein.
Invece da un po’ di tempo la si scopre energica, piena di una rinnovata linfa vitale. Insomma: tutt’altro che assopita. Un luogo che investe, fuori dai circuiti mainstream, in creatività, nelle nuove generazioni, in una rinnovata artigianalità e nella sostenibilità, e che sta per questo motivo attirando a sé alcuni importanti attori della scena architettonica internazionale. E non solo. Diversi gli edifici interessanti che sono stati realizzati negli ultimi anni. Ad esempio, la Biblioteca della Vienna University of Economics progettata da Zaha Hadid Architects o la DC Tower1 di Dominique Perrault. Ma anche il New Design Hotel Topazz dei BWM Architekten con Micheal Manzenreiter o gli edifici residenziali di Delugan Meissl AA.
UNO SGUARDO AL FUTURO
Molto sta inoltre facendo sul fronte della programmazione partecipata attraverso due progetti urbani di grande interesse collettivo: il General Pedestrian Masterplan, adottato nell’aprile 2015, e STEP2025, in corso di approvazione. Il primo nasce, semplicemente, per consentire maggiore terreno ai marciapiedi: le reti pedonali offrono infatti percorsi sicuri per bambini e adulti, a piedi o in bici, eliminando traffico veicolare e promuovendo uno stile di vita sano e maggiore coesione tra i residenti. STEP2025, invece, è un piano di sviluppo per realizzare una città più vivibile, strumento che offra risposte tempestive alle domande del presente e rafforzi il senso di responsabilità per le generazioni in arrivo. Al momento, Vienna è uno delle (mini) metropoli in più rapida crescita e questa è una grande opportunità per tutti. Il documento, formulato dopo un intenso processo di dialogo con politici e amministratori, scienziati, cittadini e gruppi di interesse, non contiene indicazioni concrete di quali progetti saranno costruiti e dove, ma offre una visione per il futuro di Vienna. Condivisa. Nello spirito di Smart City Wien, STEP 2025 suggerisce prospettive, soluzioni gentili per città più verdi, più accessibili, più connesse.
‒ Giulia Mura
Articolo pubblicato su Artribune Magazine #40
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