A Ostrava un ex hobbymarket diventa il centro per l’arte contemporanea
Un ex hobbymarket della famosa catena tedesca per il fai-da-te Bauhaus diventa la sede del più grande esperimento artistico temporaneo nell’Europa centrale.
La galleria PLATO, una dinamica istituzione pubblica per l’arte contemporanea fondata nel 2016 dalla città di Ostrava – località situata a nord-est della Repubblica Ceca e conosciuta per il suo passato minerario –, ha trasferito le sue attività in un ex hobbymarket della catena tedesca Bauhaus. Con l’obiettivo di restarci per un paio d’anni, finché non sarà terminata la ricostruzione della futura sede stabile nell’ex mattatoio urbano nel centro della città. L’intero progetto, intitolato Dočasné struktury (Le strutture temporanee), è curato da Jakub Adamec, Daniela e Linda Dostálková, Michal Novotný e Marek Pokorný. La sede temporanea della galleria inaugurerà i nuovi spazi il prossimo 11 aprile con un evento chiamato 5000 m² pro umění (5000 m² per l’arte): una settimana in cui saranno presentati oltre 50 artisti ed ospiti provenienti sia dalla Repubblica Ceca che dall’estero. Insieme a loro sarà presente anche Adam Szymczyk, il direttore artistico di documenta14.
TEMPORANEO E SPERIMENTALE
L’ex edificio Bauhaus è una testimonianza decadente dei “selvaggi” anni novanta; secondo il direttore della galleria Marek Pokorný, tuttavia, offre le opportunità di uno spazio “espositivo” moderno. Tra i suoi antenati più nobili, il Crystal Palace della prima Esposizione Universale ospitata a Londra nel 1851. “È chiaro che non sarà la nostra sede per molto tempo. Proprio per questo motivo si può attivare un tipo di sperimentazione culturale che anche le istituzioni estere più progressive potrebbero soltanto sognare,” spiega. Un’operazione unica del suo genere, complessa ed ambiziosa, in cui “il fattore più importante è la vita sociale della struttura ed i suoi possibili usi. Su questo basiamo le nostre attività. Sarà una meraviglia visiva ed un esperimento sociale”. Ma la sua unicità non è determinata soltanto dall’ampiezza e dalla temporaneità, ma altresì dal concetto di site specific che accompagna trasversalmente l’intero progetto. Tutte le varie sezioni del centro per l’arte, sono concepite dagli artisti, diventando così, anch’esse, vere e proprie opere d’arte. Jan Šerých progetta la biblioteca, completa della sala di lettura, che conterà oltre 10.000 pubblicazioni; il look del bistro viene curato in collaborazione con l’astro nascente della scena artistica polacca Dominika Olszovy. L’ideazione del bookshop viene affidata a Julia Gryboś, Barbora Zenková, Johana Pošová e Milan Houser, il quale, oltre ad essere, appunto, un artista, è anche il preside di facoltà di arti all’universitá di Brno. Il giardino di Matyáš Chochola insieme ad un particolare display espositivo del belga Wesley Meuris, creato in collaborazione con un gruppo di artisti internazionali, saranno realizzati successivamente nel corso dell’anno.
IL PROGRAMMA
Grazie all’ampiezza dei nuovi spazi la galleria arricchirà il proprio programma di nuove attività collaterali come workshop regolari per adulti, oppure un ciclo di concerti di musica classica contemporanea. L’intero programma annuale sarà presentato durante la settimana inaugurale: sette giorni di vernissage, performance, proiezioni, conferenze, spettacoli teatrali e concerti dal vivo, una serie di workshop con gli artisti e programmi didattici per le scuole. Pokorný aggiunge: “Saranno eventi indirizzati sia agli operatori del settore che al pubblico generalista, che sente il bisogno di comprendere il mondo di oggi”.
– Marie Honzikova
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