Ad Ivrea rinasce la Fabbrica di Mattoni Rossi, eredità culturale di Olivetti
Un gruppo di imprenditori acquista l’edificio costruito da Camillo Olivetti nel 1896 per trasformarlo in un luogo di innovazione sociale…
Andrea Ardissone e Alberto Zambolin, rispettivamente Presidente e Consigliere di ICONA srl, hanno una visione affascinante e complessa al tempo stesso: trasformare Ivrea in un punto di riferimento per l’innovazione sociale. Da una parte c’è l’immenso patrimonio materiale e immateriale di Olivetti, dall’altra – oltre la ferrovia e la Dora Baltea, c’è una città con un saldo migratorio sempre più negativo e una fascia di popolazione (18-30 anni) quasi del tutto assente.
TRA PASSATO E FUTURO
Ivrea, comune del Piemonte all’estremità nord-occidentale della città di Torino, è una città sospesa in un interland (apparentemente) senza futuro, a 50 chilometri di strada dal capoluogo piemontese e da Aosta. Eppure un tempo la situazione era ben diversa. Nel 1896 Camillo Olivetti costruì la Fabbrica in Mattoni Rossi e, in un passato più recente, nel 2012, la città eporediese è stata inserita nella Lista propositiva italiana (tentative list) dei siti candidati a diventare Patrimonio Mondiale UNESCO. Nel 2016, grazie al lavoro congiunto del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, del Comune di Ivrea e della Fondazione Adriano Olivetti, il dossier di candidatura dal titolo “Ivrea, Città Industriale del XX Secolo” è stato trasmesso a Parigi, in attesa che nel giugno prossimo venga esaminato in occasione della 42° sessione del Comitato per il Patrimonio Mondiale. Come tiene a sottolineare il Sindaco di Ivrea Carlo Della Pepa, “questa vuole essere una candidatura che non punta alla museificazione della storia bensì intende (ri)avviare il motore dell’innovazione” in un luogo dove l’innovazione e quindi il futuro sono da sempre di casa, a partire appunto da Camillo e Adriano Olivetti fino alle iniziative più recenti dell’Interaction Design Institute di Telecom o di Arduino.
LA FABBRICA DI MATTONI ROSSI
A fargli eco sono oggi gli stessi Ardissone e Zambolin, portavoce di tutti i dodici soci che il 12 marzo scorso si sono riuniti in ICONA srl, coniando lo slogan “il futuro torna finalmente a casa (#thefutureisbackhome) e la Fabbrica di Mattoni Rossi è la sua casa”. 8.500 mq di superficie posti in via Jervis a poca distanza dalla stazione ferroviaria, di proprietà del Fondo Atlantic 2 – Berenice (fondo di investimento alternativo immobiliare di tipo chiuso gestito da DeA Capital Real Estate SGR), la “Mattoni Rossi” è stata di recente acquistata per 900.000 euro dalla ICONA srl, una coalizione di imprenditori locali trainati da AEG Cooperativa, Azienda Energia e Gas nata nel 1901 e costituita ad oggi da oltre 20 mila soci del territorio. ICONA crede fermamente che il valore simbolico e pratico della Fabbrica e del pensiero imprenditoriale rappresentato dall’esperienza di Olivetti sia un qualcosa di inestimabile e che non possa andare disperso. La sua rilettura e attualizzazione, la sua proiezione nel contesto sociale di oggi e nell’interpretazione del futuro che sarà domani propongono lucide e profonde chiavi di comprensione e di risposta al cambiamento. Nelle intenzioni di tutti gli imprenditori attualmente coinvolti, Mattoni Rossi tornerà ad essere riferimento internazionale nel campo dell’innovazione e della responsabilità sociale. “Pensiamo sia un momento importante per il territorio”, dice Andrea Ardissone, “dopo tanti anni la Fabbrica di Mattoni Rossi torna nelle disponibilità degli eporediesi, recupera la sua centralità e può tornare volano del nostro sviluppo. Siamo convinti che le nuove infrastrutture per lo sviluppo futuro saranno le conoscenze e le relazioni”.
L’INNOVAZIONE SOCIALE
Le suggestioni che la Mattoni Rossi comunica riguardano pertanto la tecnologia, l’innovazione e il sociale: oggi al suo incrocio troviamo tutti i temi della “SOCIAL INNOVATION”. Blockchain e smartgrid, Data Art&Science, IoT e AI, Formazione, Architettura e Design sono i temi caldi di oggi, spinti sia dall’Unione Europea sia da soggetti istituzionali interessati allo sviluppo dei territori. “Aree di business all’interno delle quali il privato può generare risposte sostenibili sia economicamente che socialmente, generando anche nuovi modelli di società”, dice Alberto Zambolin. Su queste basi, il percorso che ICONA srl realizzerà in una prima fase sarà quello di trovare una nuova destinazione per Mattoni Rossi attraverso la mobilitazione della comunità globale degli imprenditori, soprattutto quelli di nuova generazione, nonché attraverso attività di networking ed engagement. The Future Is Back Home può offrire gli spazi, un brand come quello di Olivetti e l’opportunità di lavorare su un territorio come quello piemontese che è ricco, industrioso, creativo, bello e con una forte tradizione sociale.
LE FASI DEL PROGETTO
Questa prima parte del progetto, che si estenderà fino al mese di luglio 2018, si svilupperà intorno a tre diverse azioni, animate e accompagnate da PlusValue, società londinese che riunisce ricerca, sperimentazione, consulenza e attività di policy: un piano di comunicazione, una mappatura del territorio, delle esigenze e delle opportunità che esso offre, e un’attività di networking con i soggetti che mostreranno interesse e che potenzialmente possono offrire un contributo progettuale. Definita la natura, i contenuti e i soggetti coinvolti nel progetto, la fase immediatamente successiva decorrerà da settembre 2018 e sarà focalizzata sul fundraising per la fase realizzativa. La coalizione #thefutureisbackhome è aperta a tutti i soggetti che pensano possibile un futuro diverso, con un’impresa che lavora nel campo del cambiamento economico e sociale; chiunque voglia parteciparvi, può farlo proponendo fin d’ora le proprie idee direttamente sul sito www.thefutureisbackhome.com.
– Alessandro Ottenga
www.thefutureisbackhome.com
www.icona.srl
www.ivreacittaindustriale.it
www.plusvalue.org
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