Alla Fundació Mies van der Rohe di Barcellona la prima conferenza europea su architettura e media
La Fundació Mies van der Rohe aderisce alla Barcelona Arch Week 2018, kermesse dedicata all’architettura in corso fino al 20 maggio prossimo, con un incontro sul ruolo del giornalismo nella diffusione della cultura architettonica. Chiamando a raccolta importanti testate internazionali, sia generaliste, sia specializzate.
Tour urbani tematici, mostre, workshop, concorsi, rassegne cinematografiche ed eventi che avanzano sconfinamenti anche nella danza e nella musica: il programma della Semana d’Arquitectura, in corso a Barcellona, destinato a un pubblico ampio e trasversale, include quest’anno anche la prima edizione della European Conference on Architecture & the Media.
LA CONFERENZA
Organizzata dalla Fundació Mies van der Rohe, con il supporto di Creative Europe, l’iniziativa intende costituire l’occasione per un’analisi corale e costruttiva “sulla qualità del giornalismo nella diffusione della cultura architettonica e sulla sua capacità di farsi comprendere da pubblici diversi, contribuendo alla costruzione di un dibattito sociale sull’architettura“, ha sottolineato Anna Ramos, direttrice della Fundació. Un obiettivo che le due curatrici del progetto – Miriam Giordano, communication consultant e direttrice di Labóh communication agency, ed Ewa P. Porębska, architetto e caporedattore del giornale polacco Architektura-Murator – hanno scelto di perseguire coinvolgendo giornalisti e professionisti del settore, in rappresentanza di prestigiose testate internazionali. Comuni le premesse teoriche sottoposte a tutti i partecipanti: Perché la visibilità dell’architettura nella sezione culturale di un giornale è percepita come una sfida? Qual è il ruolo dei giornalisti nel rendere comprensibili – e noti – i processi architettonici e urbanistici che incidono nel territorio e, di conseguenza, nelle nostre vite?
CULTURE AND DISSEMINATION
Per gli organizzatori si tratta di una ricognizione necessaria, che avviene in una fase storica significativa: “Molti cambiamenti si sono verificati nei media negli ultimi anni. Il ruolo dell’online è cresciuto; l’influenza dei social media è aumentata in modo significativo. Tuttavia, a prescindere dalla loro forma – carta, TV, radio o Internet – la responsabilità dei media resta fondamentale, anche nel campo dell’architettura“, ha dichiarato Ewa P.Porębska, assegnando anche una duplice dimensione – una ideale ed una pratica – alla conferenza. “Da un lato ci consente di presentare i nostri obiettivi e le idee più importanti; dall’altra, promuove un dibattito sulla condizione e il futuro dei media architettonici”, ha aggiunto. I giornalisti invitati per il debutto di questo format – tra gli altri, Sandra Hofmeister di Detail; Manon Mollard di Architectural Review; Marcus Fairs di Dezeen; Jenny Keller di World-Architectse, per l’Italia, Paola Pierotti de Il Sole 24Ore e Massimiliano Tonelli di Artribune– metteranno a confronto le rispettive esperienze, accogliendo sollecitazioni e domande. “L’architettura è molto rilevante e presente nelle nostre vite quotidiane”, ha messo ulteriormente in evidenza Miriam Giordano, “eppure non abbiamo ancora raggiunto piena consapevolezza del suo ruolo. Da professionista della comunicazione, vorrei che le persone, un giorno, anche grazie al lavoro dei media, fossero in grado di capire in autonomia quando un edificio si qualifica come una buona architettura“.
– Valentina Silvestrini
http://architectureandthemedia.com/
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