Biennale di Architettura 2020: concorso per chi vuole progettare il padiglione svizzero

Forte del successo ottenuto quest’anno in Laguna, con il Leone d’Oro assegnato al progetto Svizzera 240: House Tour, la Fondazione Pro Helvetia sceglie di nuovo di bandire un concorso per architetti per la prossima partecipazione nazionale. Ecco come partecipare.

Formula che vince, non si cambia”. Potrebbe essere questo lo slogan giusto per commentare il concorso, rivolto ad architetti, ricercatori, critici e altri operatori attivi in ambito architettonico, indetto da Pro Helvetia per selezionare il contributo svizzero alla Biennale di Architettura di Venezia del 2020. Aperto a cittadini svizzeri e a persone residenti in Svizzera, a singoli o a gruppi anche interdisciplinari, il concorso – a due fasi in procedura selettiva – è finalizzato ad assegnare l’incarico di “progettazione e allestimento del Padiglione svizzero per la Biennale di architettura di Venezia 2020”. Entro il 16 settembre prossimo è fissato il termine per la presentazione “sintetica ed eloquente del tema, del concetto espositivo, della composizione del gruppo e delle qualifiche dei suoi membri”. Un’estate dunque di lavoro per i possibili candidati, che conosceranno gli esiti della prima tornata online, sul portale biennials.ch, il prossimo 2 novembre. Nelle giornate del 16 e 17 novembre, inoltre, i dossier selezionati dovranno essere esposti alla giuria incaricata. Si passa direttamente al gennaio 2019 per la seconda e conclusiva fase, finalizzata allo sviluppo e all’approfondimento del concept espositivo dei progetti – da 5 a 7 – preselezionati. Già a marzo 2019 conosceremo chi raccoglierà il testimone per la progettazione del prossimo padiglione svizzero da Alessandro Bosshard, Li Tavork, Matthew van der Ploeg e Ani Vihervaara, che nell’anno di Freespace, con il loro Svizzera 240: House Tour, si sono aggiudicati il Leone d’Oro per la migliore partecipazione nazionale.

Svizzera 240 - House Tour. 16. Mostra Internazionale di Architettura - La Biennale di Venezia, FREESPACE. Photo by Italo Rondinella. Courtesy: La Biennale di Venezia

Svizzera 240 – House Tour. 16. Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia, FREESPACE. Photo by Italo Rondinella. Courtesy: La Biennale di Venezia

UN TEMA INDIPENDENTE RISPETTO ALLA BIENNALE 2020

Tuttavia, verso quali possibili aspetti della disciplina dovrebbero orientarsi gli interessati? Il bando sottolinea come “il tema svizzero selezionato sarà indipendente da quello della Biennale 2020, in quanto quest’ultimo non è ancora stato definito”. Per indirizzare la propria proposta, i candidati sono dunque invitati a “sviluppare un concetto espositivo basato su un tema legato al dibattito architettonico contemporaneo. Inoltre, anche se la scelta del tema è libera, dovranno dimostrare un’attinenza specifica con il dibattito architettonico svizzero”, precisa ancora Pro Helvetia. Già noto il budget per l’esecuzione del progetto – con un tetto massimo fissato in 280.000 CHF -; a ciascuno dei gruppi preselezionati per la seconda fase verrà riconosciuto un rimborso spese pari a 2.000 CHF. Rispetto del budget; chiarezza e contemporaneità del tema; potenzialità visive del concetto espositivo; capacità di affrontare in modo chiaro e innovativo una questione inerente all’architettura contemporanea; capacità di rappresentare la scena architettonica svizzera e le sue tendenze più recenti; compatibilità del concetto con l’architettura del Padiglione svizzero – realizzato nel 1951/52 dall’architetto Bruno Giacometti e di proprietà della Confederazione svizzera -, sono alcuni dei criteri per la valutazione da parte della giuria, presieduta da Céline Guibat (architetto EPFL SIA, Zurigo, Sion).

Svizzera 240 - House Tour. 16. Mostra Internazionale di Architettura - La Biennale di Venezia, FREESPACE. Photo by Italo Rondinella. Courtesy: La Biennale di Venezia

Svizzera 240 – House Tour. 16. Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia, FREESPACE. Photo by Italo Rondinella. Courtesy: La Biennale di Venezia

A VENEZIA PROSEGUE IL PROGRAMMA SALON SUISSE

Aperta fino al 25 novembre 2018, la 16. Mostra Internazionale di Architettura di Venezia include, come annunciato, anche una serie di incontri e progetti speciali curati dai singoli paesi. Diretto da Marcel Bächtiger, Tim Kammasch, Stanislas Zimmermann e Laura Tinti, il format Salon Suisse 2018 analizza quest’anno il tema En marge de l’architecture: Encounters beyond the discipline e propone un programma, parallelo all’esposizione, con dibattiti e iniziative. Il prossimo appuntamento si terrà dal 13 al 15 settembre; ospiti appartenenti a diversi ambiti, non solo artistici, esploreranno il valore culturale dell’architettura, a partire da un’analisi delle nozioni filosofiche di “freespace”. I successivi Salon Suisse sono previsti dal 2 al 6 ottobre e dal 22 al 24 novembre, in concomitanza con la chiusura della Biennale.

– Valentina Silvestrini

https://prohelvetia.ch/it/dossier/biennali-venezia/
biennials.ch

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Valentina Silvestrini

Valentina Silvestrini

Dal 2016 coordina la sezione architettura di Artribune, piattaforma per la quale scrive da giugno 2012, occupandosi anche della scena culturale fiorentina. È cocuratrice della newsletter "Render". Ha studiato architettura all’Università La Sapienza di Roma, città in cui ha conseguito…

Scopri di più