Tutta l’arte a Demanio Marittimo.km-278. Che estende il suo format oltre l’arco di una notte
Resta intatta la maratona sul litorale di Marzocca di Senigallia, che si svolgerà dalle 18 alle 6 del mattino del 20 luglio. Ma che per la prima volta estende la sua portata al giorno dopo, presentando una installazione, coprodotta dall’evento, dell’artista Sislej Xhafa.
Demanio Marittimo di Marzocca di Senigallia non è solo arte architettura e design, ma un grande network con apparenti strane connessioni dove i saperi e le competenze si mescolano per dare vita a nuove aggregazioni. Un luogo che non c’era, raccontano i promotori in conferenza stampa, ed esisteva solo come paesaggio: si è trasformato poi negli ultimi otto anni – tante sono le edizioni di Demanio Marittimo km-278 curato da Cristiana Colli e Pippo Ciorra in un format promosso dall’imprenditore marchigiano Vittorio Gagliardini – in un punto di riferimento di reti internazionali, uno spazio di scambio di idee, storie, progetti, migrazioni, per indagare le quali la parola d’ordine di quest’anno è “Coesistenze”, tema e suggerimento a un modo nuovo di essere comunità.
TANTA ARTE AL DEMANIO
Tante le novità di questa edizione a partire dall’ampio spazio dedicato all’arte, presenza fissa, quest’anno “aumentata” nella manifestazione, al cui sguardo altro è affidato il compito di dilatare, anche temporaneamente, le già molteplici voci degli ottanta ospiti. E anche di invertire la struttura del progetto, che si svolgerà il 20 luglio dalle 18 di sera alle 6 del mattino dopo. Ma mentre usualmente i lavori vanno avanti fino alle 4 del mattino per lasciare poi spazio a video e proiezioni, quest’anno sarà più facile tirare fino all’alba. Almeno per vedere il nuovo progetto culturale di Davide Quadrio che curerà una produzione appositamente concepita per Demanio, Unnamed lo spazio rituale, con cui si aprirà e chiuderà idealmente la manifestazione: un palcoscenico di 10 metri x 10 ospiterà una dopo l’altra l’installazione interdisciplinare Sinopie dell’artista e designer Andrea Anastasio, la performance sonora di Roberto Paci Dalò Niggunim | nobori e la performance Don’t be afraid of turning the page del danzatore contemporaneo Alessandro Sciarroni che ci trasporterà al termine della notte verso le 5.44, l’ora dell’alba.
LA NOTTE CONTINUA…
“Unnamed rende lo spazio rituale”, afferma il curatore. “Corrisponde a quello che l’arte è nel farsi gesto. Questo è il mio modo di lavorare: partire da un luogo e dal suo punto di vista anche emozionale per dargli quello che può servire per trasformarlo in uno spazio di riflessione. Internazionale è sempre locale: se non si ha la capacità di lavorare in un luogo non si può pensare di dialogare con il mondo”. Per andare oltre i limiti orari 6 pm / 6 am e dare vita ancora più lunga alla manifestazione – che continuerà comunque proprio per l’originalità del suo format a svolgersi nell’arco di un’unica notte dal tramonto all’alba – sarà prodotta (e presentata il 21 luglio) obbobobbobo dul peshku, installazione site specific dell’artista Sislej Xhafa in collaborazione con il Ministero della Cultura del Kossovo, la Galleria nazionale di Pristina, la Municipalità di Peja, l’Università Politecnica delle Marche e Galleria Continua che allargherà anche spazialmente, su un vicino tratto di litorale adriatico nel Comune di Montemarciano, le contaminazioni di Demanio.
IL CINEMA SPERIMENTALE E IL TEMA DEL TERREMOTO
Altro momento di dilatazione del pensiero attraverso la riflessione visiva sull’abitare è la presentazione dei film sperimentali Cinema grattacielo e Homeward bound: sulla strada di casa da parte dei rispettivi registi Marco Bertozzi e Giorgio Cingolani con Claudio Gaetani sulle diverse esperienze dei cosiddetti grattacieli adriatici di Rimini e Porto Recanati, senza giudizi o pregiudizi su realtà dove coesistono e convivono più di quaranta etnie. Il tema si declina anche nel talk Housing the art condotto dal curatore Marcello Smarrelli con critici, architetti, artisti, tra cui anche Matteo Nasini la cui personale sarà inaugurata il giorno successivo a Pesaro al Centro Arti Visive Pescheria. Infine la fotografia di Olivo Barbieri, Paola De Pietri e Petra Noordkamp – intervistati dal direttore di Artribune Massimiliano Tonelli – protagonista per il progetto Terre in movimento della Soprintendenza per i beni e alle attività culturali e del turismo delle Marche che restituisce nuove visioni alle terre della regione scosse dal terremoto nel 2006; nuove speranze e uno sguardo sul futuro attraverso l’arte in comune con il libro Italia evolution presentato dal suo autore Christian Caliandro. Tutte queste contaminazioni artistiche e reti internazionali daranno – insieme ai numerosissimi altri ospiti di varie discipline – il loro contributo a “riconoscere l’unicità irripetibile di una particella, a nominare ciò che era senza nome”, come dice la curatrice Cristiana Colli a proposito di Demanio, come comunemente gli spettatori chiamano l’evento, “ad aumentare un tempo piccolo e uno spazio chiuso in un cloud infinito, e così sperimentare in vitro le coesistenze come vocazione e necessità”.
– Annalisa Filonzi
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