Eventi e cultura negli ex depositi Atac di Roma: PratiBus District, Ragusa Off e San Paolo Garage

Presentato a Roma nell’ex deposito ATAC Vittoria a Piazza Bainsizza il nuovo progetto della società Ninetynine relativo agli immobili di proprietà della società di trasporti della capitale. Nascono tre enormi spazi temporanei per la cultura e gli eventi.

Atac ha tanti problemi. Anzi, tantissimi. Uno dei problemi – grave, ma non il più grave – è la gestione dei tanti immobili (spesso in aree di pregio) che non sono più funzionali alla attività aziendale. Sostanzialmente grandi ex garage ed ex depositi di tram e autobus. Sovente architetture di grande qualità collocate ormai nel cuore della città (erano ai margini quando furono costruite) in quartieri più che residenziali.

DEPOSITI DA DISMETTERE

Atac per far quadrare i conti vuole vendere questi spazi come è ovvio che sia. Per venderli al meglio non solo ci vorrebbero dei passaggi politici del Comune (venderli senza un piano di sviluppo equivarrà a svenderli, e speriamo che il Comune non faccia questo errore), ma non sarebbe male far vedere questi spazi dimenticati, farli conoscere, magari farli vivere. E allora ecco l’idea, mutuata dall’andazzo positivo di certi spazi simili in città (le ex Caserme di Via Guido Reni, di fronte al Maxxi, o l’ex Dogana di San Lorenzo). Ad agosto Atac pubblica un bando per la valorizzazione temporanea a uso sociale e culturale di tre ex depositi destinati in futuro a vendita. A vincere è la società romana Ninetynine Urban Value che gestirà gli spazi con un contratto che si rinnoverà automaticamente per 8 mesi e comunque fino all’effettiva messa in vendita degli immobili. “Questa iniziativa” spiega il numero uno di Atac (ma forse in procinto di spostarsi ad Anas) Paolo Simioni “si può raccontare con 3 R: recupero, risparmio, reddito. Recupero sicuramente perché la comunità potrà beneficiare di questi spazi fino a oggi abbandonati, e risparmio di costi di gestione che ora sono totalmente a carico di Ninetynine”.

Le autorità ai depositi ATAC ph Lucilla Loiotile

Le autorità ai depositi ATAC ph Lucilla Loiotile

NON LUOGHI COLLETTIVI

Tra gli obiettivi del progetto ovviamente anche quello di consegnare un non luogo alla comunità. Ad esprimere questa necessità è il Sindaco di Roma Virginia Raggi: affinché il recupero e rigenerazione urbana abbiano successo è necessaria la partecipazione di un “noi collettivo”, spiega, composto sia dagli attori che sono intervenuti nella realizzazione del progetto, ma anche dalla comunità che visiterà e vivrà questi luoghi, “spazi che restituiamo ai cittadini attraverso manifestazioni, eventi, mostre, attivando anche sinergie preziose”.

PROGRAMMA E CONTENUTI

Ninetynine Urban Value è una società romana che dal 2009 investe sulla rigenerazione e valorizzazione temporanea di immobili in disuso o abbandonati, realizzando progetti rivolti alla comunità e con una efficacissima capacità di interloquire con le aziende e gli organizzatori di eventi (“da quando abbiamo iniziato a raccontare questi depositi” spiegano Mazzarelli e soci “abbiamo avuto 250 richieste per grandi eventi”). Dopo aver gestito il Guido Reni District e Palazzo degli Esami, ora la società recupera tre ex depositi Atac trasformandoli nel “PratiBus District”, l’ex deposito Vittoria di Piazza Bainsizza di 5000 mq, “Ragusa Off” (11.000 mq distribuiti su due piani e 6.000 mq in un unico ambiente alto 9 metri che al momento si aggiudica il record di più grande spazio per eventi della Capitale) ovvero l’ex rimessa Tuscolana situata in Piazza Ragusa e infine “San Paolo Garage”, l’ex rimessa San Paolo in via Alessandro Severo (7000 mq). “L’obiettivo è di restituire alla città degli straordinari spazi che avranno finalmente modo di essere vissuti dalla cittadinanza” lo afferma il Founder e CEO di Ninetynine Urban Value, Simone Mazzarelli. “Per fare questo creeremo un mix di tantissime tipologie di eventi di target differenti, così da far riattivare il tessuto sociale della città all’interno di questi luoghi”. Dopo aver effettuato i lavori necessari all’apertura al pubblico di questi spazi, lasciando l’edificio, vincolato dalla Sovraintendenza capitolina, al suo aspetto originario, è prevista il 23 novembre l’inaugurazione del PratiBus District, entro la fine del mese quella del “Ragusa Off”, e in dicembre 2018 quella del “San Paolo Garage” con eventi quali il mercatino giapponese e quello vintage per Natale, mentre ad aprile Ragusa off ospiterà La Città della Pizza 2019. Per coinvolgere la comunità sono in programmazione “un mix di eventi nazionali e internazionali, privati e pubblici, ma con un grande filo conduttore, il progetto Quarter, realizzato con la Galleria Nazionale”, dichiara Mazzarelli, “che ci accompagnerà durante  tutta quanta la nostra permanenza, con opere d’arte che ruoteranno all’interno di questi spazi, si alterneranno durante e saranno una estensione dei saloni della Galleria Nazionale di Valle Giulia”. 

I depositi ATAC, ph Lucilla Loiotile

I depositi ATAC, ph Lucilla Loiotile

QUARTER

La direttrice della Galleria Nazionale, Cristiana Collu, considera questo progetto un modo di portare la collezione meno visibile (quella che solitamente sta nei depositi) fuori dalle mura e dai caveau del museo. E dunque allargare anche il pubblico. Con questo progetto l’arte potrà arrivare in spazi vissuti dalla comunità e accompagnare processi di trasformazione e rigenerazione urbana. All’interno del PratiBus District ad esempio sono esposte le opere di Davide Rivalta parte del progetto Animal House. “Il mio lavoro si compone di tre elementi principali che sono: un animale, un materiale e un contesto”, ci spiega l’artista, “in questo caso ho scelto le bufale, l’orso e il rinoceronte; i materiali sono il bronzo e la vetroresina; l’ambiente è di origine industriale. Il vero tema alla base del mio lavoro è l’incontro degli animali con le persone, e quindi questi tre elementi raggiungono il compimento nel momento dell’incontro con l’uomo”. L’idea è non buona ma ottima. Ma c’è un ma. Questi progetti hanno un senso quando rimangono temporanei, quando davvero servono a rivitalizzare un luogo che poi deve essere trasformato. L’auspicio, insomma, è che al posto di queste rimesse arrivi la città, che si trasformino in qualcos’altro, che si vada quanto prima oltre alla location. Il rischio è invece vedere questi spazi fare la fine di Via Guido Reni: dopo alcuni mesi di rivitalizzazione creativa tutto è tornato nell’abbandono, con un’amministrazione non in grado di completare i passaggi burocratici necessari a far partire un progetto urbanistico di ampio respiro che pure esiste, è approvato, è sostenibile finanziariamente ed è capace di portare opportunità, lavoro e sviluppo. Eventi e cultura in spazi abbandonati, insomma, non devono diventare un pretesto per non trasformare sine die questi spazi lasciandoli nel limbo.

-Ilaria Bulgarelli

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Ilaria Bulgarelli

Ilaria Bulgarelli

Ilaria Bulgarelli (Roma, 1981) ha studiato presso l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, conseguendo la laurea triennale in Ingegneria Edile, poi presso “Sapienza Università di Roma”, per terminare i suoi studi con la laurea specialistica in Architettura. Un mix…

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