Sostenibilità e sistema naturale di climatizzazione. Il padiglione spagnolo a Expo 2020 Dubai
Un padiglione, anzi una piazza, dove riposarsi, rinfrescarsi e apprendere cosa sia la sostenibilità. Un luogo il cui confine è segnato dall’ombra
È dello studio spagnolo Amann-Cánovas-Maruri (Temperaturas Extremas Arquitectos S.L.P.) il progetto del padiglione dal tema Personas y lugares (Persone e luoghi), che rappresenterà la Spagna nell’Expo 2020 a Dubai. L’Acción Cultural Española (AC/E) è l’agenzia pubblica incaricata di gestire la presenza spagnola nelle Mostre Universali e Internazionali, che collabora con i diversi ministeri coinvolti e l’Ambasciata di Spagna negli Emirati Arabi Uniti, al fine di organizzare il Padiglione Spagnolo per l’esposizione che avrà luogo nella città degli Emirati Arabi Uniti dal 20 ottobre 2020 al 10 aprile 2021. Il padiglione ha una forma circolare e occupa una superficie di 6.000 mq, costituito da una parte ribassata, a cui si accede tramite una rampa, ma soprattutto da uno grande spazio aperto: una piazza coperta da elementi conici con una funzione climatica.
IL PROGETTO
Gli elementi che compongono la copertura svolgono la funzione di torre dei venti, soluzione naturale usata nell’architettura islamica per il problema della climatizzazione: come dei camini, con una temperatura esterna di 30°, l’aria calda sale all’interno dell’elemento conico mantenendo la temperatura nello spazio pubblico a 20°. La sostenibilità è una caratteristica fondamentale nella progettazione del padiglione: oltre all’attenzione rivolta alla temperatura degli ambienti, sono stati scelti materiali facilmente ricomponibili, trasformabili, riciclabili e riutilizzabili, come i coni climatici che sono degli elementi indipendenti. La tecnologia e l’innovazione hanno un ruolo educativo, definito “eco-memorabile”: tramite i vari codici QR presenti, il visitatore potrà avere sul proprio dispositivo mobile informazioni sulla costruzione del padiglione e i sistemi naturali di ventilazione e illuminazione, ma anche informazioni sulla gastronomia responsabile e l’economia circolare. Oltre ai diversi rivestimenti interni degli elementi di copertura, come la vegetazione e gli schermi su cui vengono riprodotti immagini al fine immersivo, il design riprende il disegno geometrico islamico, ben noto in Spagna.
UN LUOGO DEI LUOGHI
In conclusione il Padiglione Spagnolo “vuole essere uno spazio aperto all’ombra, un luogo di luoghi in cui le persone possono sedersi e leggere o riposare, è un luogo di messaggi, e quello della vita lenta è uno di loro, e forse il più importante” dichiara lo studio di architettura. “Dopo tanto camminare, è piacevole pensare che il padiglione spagnolo offra una panchina, l’ombra, e acqua da ascoltare e anche da bere. Questa offerta è un atto di benvenuto e amicizia. L’edificio è uno spazio aperto la cui delimitazione è l’ombra e l’aria temperata. Se qualcuno chiede dove si trova il confine di questo padiglione, la risposta è semplice: dove finisce l’ombra”.
– Ilaria Bulgarelli
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