Architetti d’Italia: aprite le porte dei vostri studi! Parte Open Studi Aperti 2019
Il Consiglio Nazionale degli Architetti promuove per il terzo anno consecutivo Open Studi Aperti, la più importante manifestazione diffusa di architettura. Obiettivo? Diffondere la cultura architettonica e ridurre le distanze tra cittadinanza e professionisti sull’intero territorio nazionale.
È trascorso quasi un anno da quando Roma ha ospitato l’VIII Congresso Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori. A pochi giorni dalla chiusura di quell’appuntamento, avevamo commentato i risultati con il Presidente del Consiglio Nazionale Giuseppe Cappocchin. Nell’intervista rilasciata ad Artribune erano emerse le necessità dei professionisti di questo strategico settore, le (croniche) urgenze del territorio italiano e la richiesta, rivolta al Governo, di attivarsi sul fronte della Legge per l’architettura. In occasione del Congresso Nazionale, inoltre, erano stati diffusi i dati emersi dalla Ricerca Makno commissionata dal CNAPPC dal titolo L’immagine sociale dell’architetto e dell’urbanista. A meno di un mese dalla terza edizione di Open Studi Aperti, quelle informazioni continuano a risultare di grande attualità, poiché forniscono indicazioni in merito alla percezione della disciplina e dei suoi addetti da parte della cittadinanza. Per il 60.5% degli intervistati “l’architettura dovrebbe essere per tutti”: una posizione alla quale la possibilità offerta il 24 e 25 maggio prossimi sembra fornire una concreta risposta, portando avanti un progetto di avvicinamento, incontro e conoscenza reciproca.
ARCHITETTURA PER TUTTI
“Open studi Aperti risponde innanzitutto ad un bisogno dei cittadini, quello che l’architettura sia per tutti. – Ha sottolineato Alessandra Ferrari, Coordinatrice del Dipartimento Cultura e Promozione della figura dell’architetto del CNAPPC – Dall’indagine che il Consiglio Nazionale ha commissionato – sulla percezione che l’opinione comune ha dell’architetto – emerge, infatti, che a questa figura professionale si richiede sempre più una grande capacità di ascolto: per comprendere i bisogni individuali e quelli delle comunità che vogliono partecipare alle scelte che riguardano l’ambiente e il futuro delle città e dei territori”. Forte del successo delle due edizioni precedenti – nel 2018 sono stati oltre 40mila i cittadini che hanno preso parte agli eventi organizzati da più di 750 studi nelle 92 provincie aderenti, con una crescita di 10mila rispetto all’esordio – Open Studi Aperti si propone, anche quest’anno, come “la più importante manifestazione diffusa di architettura”. Con l’obiettivo di diffondere la cultura architettonica e di favorire la piena comprensione della imprescindibile funzione sociale della disciplina, il CNAPPC invita – fino al 19 maggio prossimo – singoli professionisti e studi a scendere in campo, aderendo all’iniziativa.
COME ADERIRE E COME PARTECIPARE
Nell’arco delle due giornate previste ciascuno studio può scegliere orari e data di apertura; può sviluppare un’attività da presentare ai visitatori, eventualmente anche declinata sulla base di specifici campi di specializzazione, una mostra, un talk e altri appuntamenti ancora. Punto di incontro tra cittadini e architetti è il sito ufficiale di Open Studi Aperti, sul quale è disponibile l’elenco degli studi visitabili – ancora in aggiornamento – e tutti gli altri dettagli utili per pianificare la propria visita. Scorrendo la lista dei partecipanti, al momento è la provincia Milano a proporre il numero più alto di aperture; tra i “big” anche David Chipperfield Architects. Proprio nel capoluogo lombardo quest’anno l’iniziativa coincide con la kermesse Milano Arch Week: un bis di iniziative, non solo agli addetti del settore, per avvicinarsi davvero all’architettura.
-Valentina Silvestrini
https://studiaperti.com/
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