Rigenerazione urbana a Roma: verso l’ultimazione del polo multifunzionale HUB
Obiettivo autunno 2020 per la consegna dei 2400 mq di spazi dell'ex sede di Arteria, nell’area di Roma Tiburtina. Prosegue così la crescita del nuovo polo multifunzionale nella Capitale, aperto a imprese attive nei campi dell’innovazione, della creatività e dell’artigianato
Dopo il lockdown, da qualche settimana la casa di produzione cinematografica 8 Production è tornata nella propria sede, all’interno di HUB, il polo multifunzionale in progress in via Pettinengo, nella zona di Roma Tiburtina. “Ci siamo trasferiti nell’HUB progettato da IT’S da circa due anni. Ci siamo subito trovati molto bene”, racconta ad Artribune Laura Catalano, che nel 2013 ha fondato la società cinematografica progressivamente cresciuta fino a estendere i propri servizi anche al settore della realtà virtuale. “Chiaramente avevamo la necessità di ampliare lo spazio a disposizione, in risposta alle nostre nuove attività, ma desideravamo anche disporre di uno spazio collocato all’interno di un contesto creativo, vicino a realtà stimolanti e innovative”. Una duplice richiesta che ha fatto convergere la 8 Production nel complesso il cui masterplan è stato sviluppato dallo studio IT’S, che a sua volta ha scelto il medesimo indirizzo per i propri uffici e per quelli della controllata Parallel Digital.
HUB A ROMA. L’INTERVENTO ARCHITETTONICO
Gli obiettivi del progetto, che dal punto di vista architettonico è finalizzato alla riattivazione di un lotto industriale di 5000 metri quadrati, sono senza dubbio ambiziosi e qualificano l’operazione come una sfida interessante nel contesto capitolino. Da un lato, infatti, si punta a “mostrare le potenzialità di un intervento di rigenerazione urbana”, come indicano gli architetti Alessandro Cambi, Francesco Marinelli e Paolo Mezzalama di IT’S, in un quartiere della Capitale ancora frammentato, nonostante gli importanti innesti degli ultimi anni. Si sta infatti intervenendo in un’area che “non essendo finora stata attuata una strategia in modo costante e coerente, possiamo definirla un “terrain vague” tra la città consolidata e la prima periferia di Roma, un ambito che accoglie elementi eterogenei in cui convivono la stazione ferroviaria, alcuni spazi industriali, e case popolari”, proseguono i progettisti. Dall’altra parte, le singole azioni pianificate – trasformazione o demolizione di alcuni edifici esistenti; realizzazione di nuovi volumi – si indirizzano verso la definizione di un ecosistema di spazi nei quali le dinamiche dello scambio e dell’incontro possano trovare terreno fertile, ferma restando l’autonomia delle singole realtà già presenti e di quelle che decideranno di insediarsi in loco nei prossimi mesi.
IL FUTURO DI HUB
Nonostante il profondo mutamento di paradigma nel settore lavorativo che potrebbe configurarsi per effetto della pandemia, le esperienze recenti hanno mostrato anche i limiti del lavoro a distanza, ribadendo il rilievo delle occasioni di dialogo e confronto dal vivo o, per meglio dire, faccia a faccia. In questa ottica si erano già mossi i primi “inquilini” di HUB, polo che nei mesi scorsi aveva ospitato il programma di incontri Live on Hub, curato proprio da IT’S, Ulis (che ha anch’essa sede nel complesso) e 8 Production. “Lo spazio stesso ci ha permesso di aprire una serie di dialoghi alimentati da vari punti di vista, legati al cinema, al video, alla sperimentazione, all’innovazione, alla tecnologia e alla potenzialità del mondo digitale in relazione all’essere umano”, aggiunge Catalano. Nell’attesa che le condizioni consentano di riavviare questo percorso, la fine della quarantena ha intanto portato alla ripresa dei lavori. “Ora stiamo lavorando al cantiere dei 2.400 mq degli spazi dell’ex sede di Arteria. L’idea è creare un luogo ibrido e flessibile, in grado di accogliere tipologie di attività anche molto diverse; chiaramente uffici ma anche laboratori, imprese o fab -lab che necessitano di spazi ampi e facilmente adattabili”, proseguono gli architetti, indicando il mese di settembre 2020 per la consegna.
– Valentina Silvestrini
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