15 anni di Urban Lab Torino: nuova sede per lo spazio che racconta le trasformazioni della città
Nuovo allestimento multimediale, ampliato negli spazi in centro a Torino, per la capofila della rete italiana e internazionale degli Urban center: luoghi che raccontano ai cittadini i processi di trasformazione urbana
La capofila della rete italiana e internazionale degli Urban center compie quest’anno 15 anni e si rinnova nell’allestimento. Stiamo parlando di Urban Lab Torino, un nuovo spazio espositivo-laboratorio dedicato al racconto delle trasformazioni urbanistiche, economiche e sociali della città grazie alla messa a sistema di tantissimi dati conservati in archivio: pur mantenendo la sede in piazza Palazzo di Città, nel cuore di Torino, amplia i locali in direzione di una migliore fruizione, sia analogica che digitale. “Urban Lab compie 15 anni, è un traguardo importante ed è una tappa fondamentale per la sua crescita”, afferma Elena Dellapiana, presidente di Urban Lab, i cui soci fondatori sono Comune di Torino e Fondazione Compagnia di San Paolo.
URBAN LAB: L’ALLESTIMENTO
“Il nuovo allestimento è la sintesi delle analisi svolte da Urban Lab in questi anni e rafforza così il legame con il suo passato, rappresentando un nuovo inizio. Oggi inauguriamo quindi uno spazio-laboratorio che ci permette, attraverso un viaggio nella storia urbana che parte dal secondo dopoguerra, di capire meglio la città nella quale viviamo”. Fotografie, videoinstallazioni e mappe interattive accompagnano, infatti, il cittadino in un percorso diviso in tre tappe (Past, Now, Soon) che analizzano le trasformazioni di Torino e della sua area metropolitana e che, a partire dalla storia recente della città, propongono una fotografia dell’oggi e uno sguardo verso possibili futuri, con una modalità di approfondimento che sfrutta le nuove tecnologie: grazie a Visitul.it, una guida virtuale gratuita sarà possibile approfondire il nuovo spazio di Urban Lab da mobile (smartphone) e da remoto.
URBAN LAB: LA CITTÀ SOSPESA
“Abbiamo lavorato a uno spazio che fosse versatile e parlasse della città a pubblici differenti, ma che soprattutto fosse in condizioni di aprirsi a contaminazioni esterne”, sottolinea Valentina Campana, direttore di Urban Lab. “Abbiamo provato anche a proporre nuovi punti di vista, come la grande mappa in cui la vista è inusuale, il punto di osservazione tradizionale cambia per provare a guardare insieme la città con occhi nuovi”. Urban Lab s’inaugura ufficialmente il 22 ottobre con la mostra fotografica La città sospesa. 9 marzo – 3 maggio 2020 di Fabio Oggero: gli scatti commissionati per l’occasione, in collaborazione con Phos Centro di Fotografia (seconda sede dell’esposizione) documentano i quasi due, lunghissimi, mesi di lockdown che hanno chiuso tutta l’Italia e, nel caso di Torino, propongono un ripensamento del rapporto con lo spazio urbano torinese e il tempo: uno spazio “svuotato” e un tempo “sospeso”. A Torino sta per inaugurare anche un altro spazio, questa volta all’interno del complesso di archeologia industriale dei Docks Dora, uno degli esempi meglio riusciti di riconversione urbana nell’area torinese. Si tratta di HR Docks Gallery (nella sigla le iniziali delle due gallerie che l’hanno costituita, Hipponion Arte Gallery di Giuseppe Patania e Res Publica – Galleria d’Arte Democratica di Alessandro Cacciola) che ha deciso di aprire i battenti il prossimo 6 novembre (in concomitanza con l’art week) con un artista riconosciuto in ambito urban, Mart Signed. La mostra In continuum, curata da Claudia De Giorgis, durerà fino all’11 dicembre 2020.
– Claudia Giraud
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati