A Campobasso nasce CondoArt, il condominio concepito come un’opera d’arte
Un condominio che reca la firma di un artista, fruibile da tutti gli abitanti della città e non solo da chi vive al suo interno: è questa l’idea dell’imprenditore e collezionista Vittorio Morelli, che ci ha raccontato del suo progetto a Campobasso
Ispirazione è il termine che meglio sintetizza questa storia che coniuga imprenditoria e arte, pragmatismo e visione che vede protagonista Vittorio Morelli, Amministratore Unico di Mr Investments e ideatore di CondoArt, progetto il cui nome congiunge i termini “condominio” e “arte”. Di cosa si tratta? Di un progetto immobiliare sviluppato a Campobasso, e ultimato nel 2020, che ha visto un anonimo edificio degli anni Settanta trasformarsi in un’opera d’arte, grazie a un team di lavoro composto non solo da professionisti del mondo dell’edilizia, ma anche da un artista.
CONDOART A CAMPOBASSO. COME NASCE IL PROGETTO
L’idea di realizzare “condomini-opere d’arte” è arrivata nel 2013, anno in cui Vittorio Morelli si reca a Londra per valutare un investimento immobiliare e si imbatte, quasi per caso, in una galleria d’arte: inizia da qui la sua passione per l’arte contemporanea e il suo percorso da collezionista. Nello stesso anno, a Barcellona, rimane impressionato dal dialogo estetico instaurato tra Casa Milà di Antoni Gaudí e un edificio contemporaneo a essa vicino, anche questo concepito in chiave artistica. Questo “incontro” è stato, per Morelli, l’occasione per riflettere su come intervenire su un edificio di proprietà della sua società immobiliare che sorge a Campobasso in Corso Mazzini, precedentemente utilizzato come sede della direzione d’area regionale di Unicredit, e che oggi è stato trasformato in CondoArt. “L’idea nasce dal voler fare convivere insieme immobiliare e arte”, spiega ad Artribune Vittorio Morelli. “Ho pensato che gli immobili non debbano essere concepiti solo come oggetti destinati all’esigenza abitativa, ma che debbano essere anche gradevoli all’esterno, trasformandoli così in vere e proprie opere d’arte di cui possa beneficiare l’intera comunità cittadina”.
CONDOART A CAMPOBASSO. UN CONDOMINIO OPERA D’ARTE
“Negli ultimi decenni l’edilizia ha spesso trasformato il cemento in speculazione, senza occuparsi dell’estetica dell’edificio”, continua Morelli. “Ho sentito l’esigenza di creare qualcosa che oltre a essere bello all’interno lo fosse anche all’esterno, per rendere le città luoghi più belli e più gradevoli in cui vivere”. In questa avventura Morelli non è solo: hanno lavorato a CondoArt l’architetto Jacopo Di Cristofaro e l’ingegnere Alessandro Rizzo. A queste figure, ed è questa la particolarità del progetto, si è unita quella di un artista, Elio Cavone, che ha ideato le opere che poi sono state sviluppate e integrate nell’edificio. “L’artista, per smorzare l’effetto squadrato della facciata, ha ideato una teoria di onde che richiama la forma del DNA umano, una spirale fatta di mattoncini”, continua Morelli. “I mattoncini inoltre sono anche un richiamo all’immobiliare”. Anche gli spazi interni sono stati concepiti artisticamente: “negli spazi dell’ingresso è stata riprodotta un’altra opera di Elio Cavone, che abbiamo fatto correre sul pavimento e sulle pareti”, sottolinea Morelli. Ciò che colpisce di più in questo progetto è l’eterogeneità del gruppo di lavoro: ai professionisti dell’ambito edile e immobiliare si è aggiunto un artista, che è quindi entrato a fare parte dei processi progettuali e produttivi di CondoArt. “È una cosa inusuale”, spiega Morelli, “infatti ho scelto un artista che sarebbe stato in grado di dialogare con i progettisti. In questo lavoro ognuno di loro ha mantenuto la propria indipendenza, è stato un rapporto di collaborazione privo di sovrapposizioni”.
– Desirée Maida
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