Così cambia lo Scalo Porta Romana a Milano. Una foresta sospesa nel progetto Campo Selvatico

Ad aggiudicarsi il concorso internazionale di rigenerazione dell’enorme Scalo di Porta Romana è il team guidato da OUTCOMIST, Diller Scofidio + Renfro, PLP Architecture, Carlo Ratti Associati con Arup, con il masterplan denominato “Campo selvatico”. Subito avviato online il percorso di consultazione pubblica che condurrà verso la redazione del progetto definitivo. Qui nascerà il Villaggio Olimpico per il 2026.

A due mesi dall’assegnazione a Diller Scofidio + Renfro e Stefano Boeri Architetti del concorso per la riqualificazione del Pirellino, lo studio artefice della highline newyorkese consegue un nuovo successo a Milano. Il gruppo formato da OUTCOMIST, PLP Architecture, Carlo Ratti Associati, Gross. Max, Nigel Dunnett Studio, Arup, Portland Design, Systematica, Studio Zoppini, Aecom, Land, Artelia e dagli già citati Diller Scofidio + Renfro ha infatti vinto il concorso internazionale per la rigenerazione dello Scalo di Porta Romana.

Il masterplan presentato da questo team si è imposto nella rosa dei sei candidati finalisti ammessi, lo scorso gennaio, alla seconda fase della competizione. Ha avuto la meglio sulle proposte redatte dalle formazioni capitanate da Skidmore, Owings & Merrill – SOM, che con Michel Desvigne Paysagiste (MDP), TSPOON, Work in Progress (WiP), Drees & Sommer (DRESO), Elisabetta Lazzaro, United Consulting, che ha ottenuto il secondo posto grazie a “Milano Riapre”; BIG – Bjarke Ingels Group; Cobe A/S; John McAslan + Partners; Studio Paola Viganò. Per la commissione giudicatrice, presieduta da Gregg Jones, che dirige lo studio Pelli Clarke Pelli Architects, il progetto vincitore, denominato Campo selvatico, “fa di un grande spazio verde il baricentro generatore dello sviluppo, invertendo i paradigmi urbanistici tradizionali. Attento a ricucire la città posta a nord e a sud, il progetto realizza un impianto urbanistico assai chiaro, per strategia, forma e funzioni e ipotizza il riuso di alcuni edifici, memoria della storia industriale del luogo. La linea verde, che connette l’est all’ovest, è uno stimolo ad ulteriori interventi di mitigazione della ferrovia”.

Public Realm, Ecozone, Community Garden

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UNA LINEA VERDE PER LA RIGENERAZIONE DELLO SCALO DI PORTA ROMANA

Premettendo che il progetto vincitore del concorso è un “documento orientativo e non vincolante”, poiché entro maggio i progettisti selezionati dovranno elaborare la versione finale del masterplan tenendo conto degli esiti della consultazione pubblica aperta alla cittadinanza avviata oggi stesso, Campo selvatico individua nel (potenziale) Parco Romana il proprio “asse nevralgico”. Il grande parco includerebbe un’ambiziosa “foresta sospesa”, collocata sopra ai binari e compresa in quel sistema di infrastrutture verdi concepito per favorire l’attraversamento dello Scalo in tutta la sua estensione. Chiari gli obiettivi attesi da COIMA SGR, Covivio e Prada Holding S.p.A., che gestiscono il fondo d’investimento immobiliare “Porta Romana” attraverso il quale si sono aggiudicate, a gennaio 2020, lo Scalo di Porta Romana partecipando alla gara del Gruppo FS Italiane. Dei circa 190.000 mq del sito in esame, circa 100.000 mq saranno riservati ad un nuovo parco per Milano; attorno ad esso sorgeranno residenze, uffici, social housing e student housing, all’insegna di un mix funzionale che intende proporsi come “nuovo modello di integrazione tra natura e città”.

LO SCALO PORTA ROMANA E LE OLIMPIADI MILANO-CORTINA 2021

Per lo student housing, in particolare, i tempi saranno legati a quelli dei Giochi Invernali 2026. Il Villaggio Olimpico degli atleti che prenderanno parte alla competizione in programma a Milano e a Cortina sarà ospitato in quest’area; al termine dell’evento sarà trasformato in student housing da parte di COIMA, cui spetterà anche la realizzazione della componente residenziale libera e agevolata dell’intero piano. In base al masterplan, che è stato illustrato alla stampa dall’architetto Carlo Ratti, al Villaggio Olimpico viene destinato il quadrante sud ovest dello Scalo. È interessante notare che la scelta di questa collocazione che ha unificato tutte le proposte pervenute, risultando dunque la più convincente per tutti i sei finalisti. Covivio si dedicherà invece allo sviluppo degli uffici e dei servizi; Prada Holding, interessata al tema del parco, realizzerà un edificio a uso laboratorio e uffici. Fra gli aspetti salienti di questo complesso piano di “ricucitura urbana”, ad alimentare il maggior numero di osservazioni in fase di consultazione pubblica potrebbero forse essere quelli riguardanti il futuro del nuovo Distretto Lodi e, più in generale, il tema della mobilità. Campo selvatico intende incentivare gli spostamenti pedonali, sostenendo la nascita di un’area perfettamente collegata al trasporto pubblico, in un’ottica di consistente riduzione dell’uso delle auto.

AL VIA LE INIZIATIVE DI CONSULTAZIONE PUBBLICA

Cosa accade ora? Già da oggi, e per le prossime quattro settimane, il masterplan vincitore sarà oggetto di un percorso di consultazione pubblica, che si svolgerà in forma digitale. Si tratta di un passaggio fondamentale, previsto nell’Accordo di Programma sugli Scali ferroviari a Milano, sottoscritto nel 2017 da Comune di Milano, Regione Lombardia, il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane (con Rete Ferroviaria Italiana e FS Sistemi Urbani) e finalizzato alla riqualificazione dei sette scali ferroviari dismessi nel capoluogo lombardo: Farini, Porta Romana, Porta Genova, Greco-Breda, Lambrate, Rogoredo, San Cristoforo. Nel complesso stiamo parlando di interventi che ricadranno su una superficie di 1 milione e 250 mila mq di suolo milanese, di cui circa 200 mila rimarranno a uso ferroviario. Attraverso la consultazione, i cittadini avranno l’opportunità di esprimere commenti e osservazioni; le valutazioni emerse entro il 30 aprile saranno prese in esame per la redazione del masterplan definitivo.

– Valentina Silvestrini

https://www.scaloportaromana.com/

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Valentina Silvestrini

Valentina Silvestrini

Dal 2016 coordina la sezione architettura di Artribune, piattaforma per la quale scrive da giugno 2012, occupandosi anche della scena culturale fiorentina. È cocuratrice della newsletter "Render". Ha studiato architettura all’Università La Sapienza di Roma, città in cui ha conseguito…

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