Una gigantesca statua museo di San Nicola sul porto di Bari: esce il bando per la realizzazione
È stato presentato dall’associazione Una statua per San Nicola il concorso per la realizzazione di un’enorme statua alta 70 metri che celebrerà il santo patrono. L’iniziativa, che fin dal suo esordio è stata costellata di polemiche, dovrebbe eleggere il vincitore agli inizi del 2022.
Continua la campagna condotta dall’associazione Una statua per San Nicola per dotare la città di Bari di uno smisurato monumento dedicato al patrono San Nicola collocato all’ingresso del Varco della Vittoria all’interno del distretto portuale. Non solo una statua votiva, ma un imponente edificio di 70 metri di altezza (più i 20 metri del basamento) che al suo interno dovrebbe ospitare un museo, un teatro esperienziale, un centro studi, spazi per la ristorazione e persino un parco a tema. Queste sono le linee guida lanciate dall’associazione promotrice che, incurante delle polemiche che fin da subito hanno accompagnato la proposta del colosso (“Un’idea volgare e violenta che stravolgerebbe Bari”, come l’aveva definita Arturo Cucciolla sulle pagine di Repubblica, assimilandola a un’operazione di marketing insensata), ora pubblica il bando per la sua realizzazione.
UNA STATUA PER SAN NICOLA: IL BANDO
“La statua monumentale avrà altezza finale di 70 metri e dovrà prevedere la presenza al suo interno di un museo nicolaiano, un teatro esperienziale, un centro studi nicolaiani e anche una ludoteca in grado di far giocare i bimbi del mondo“, si legge nel testo del concorso, al quale possono partecipare italiani e stranieri, e poi “dovranno esserci servizi (biglietteria, bookshop, ristorazione, sala offerte per la manutenzione della statua e per le opere di bene, ascensore, strutture per alternativamente abili)“. Il bando si divide in due fasi: nella prima ci si potrà candidare gratuitamente mandando la domanda di partecipazione e i documenti richiesti (bozzetti e schizzi compresi) entro il 27 settembre 2021 all’indirizzo Pec [email protected]. Ci sarà poi il vaglio della commissione, ancora da nominare, che sceglierà un massimo di tre finalisti, sulla base di alcuni criteri: realizzabilità (30 punti), qualità (30 punti), valorizzazione ambientale (20 punti) e originalità (20 punti), per un massimo di 100 punti. I candidati che avranno accesso alla seconda fase dovranno realizzare un bozzetto tridimensionale e schizzi prospettici, oltre a una relazione che illustri i principi dell’opera. Il vincitore assoluto dovrebbe essere annunciato per gli inizi del 2022.
UNA STATUA PER SAN NICOLA: DIRITTI D’AUTORE
Un’ulteriore questione sorge per quanto riguarda il diritto d’autore, dato che, come viene riportato, “circa i diritti di proprietà intellettuale, l’autore la cui opera verrà selezionata, fermo restando il diritto al riconoscimento della sua paternità, cederà all’associazione l’opera con i diritti di utilizzazione economica, per cui l’associazione acquisterà la piena ed esclusiva proprietà e il possesso degli esemplari originali, nonché il complesso dei diritti esclusivi di utilizzazione economica di detta opera”. L’autore contribuirà quindi alla causa con il suo progetto ma senza ricavarne dei benefici effettivi. L’associazione si riserva infatti “il diritto di pubblicazione, di riproduzione dell’opera in qualunque modo e forma, il diritto di diffusione e comunicazione al pubblico, anche in forma interattiva e su reti telematiche, oltre al diritto di distribuzione, senza limiti di tempo e con estensione di detti diritti a qualunque territorio del mondo in cui l’opera può essere utilizzata“. Potranno essere apportati rifacimenti parziali e modifiche, senza dimenticare anche il coinvolgimento degli investitori e, eventualmente, anche dell’autore o degli autori, ai quali “potrà essere richiesto di partecipare come direttori artistici nella realizzazione dell’opera“.
UNA STATUA PER SAN NICOLA: UTOPIA O REALTÀ?
Resta d’altronde innegabile l’ostinazione dell’associazione Una statua per San Nicola nei confronti dell’esoso progetto, che potrebbe assomigliare nella sua realizzazione finale a una Statua della Libertà in versione adriatica. Per prendere realmente forma, tuttavia, il monumento dovrà essere sottoposto all’approvazione da parte degli enti pubblici (Comune, Regione, Soprintendenze, Autorità portuale, Demanio) ed elaborare un piano economico in grado di sostenere nel tempo una macchina così imponente.
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