Un altro grande architetto progetta a Milano: Kengo Kuma e l’ufficio “biofilico”
Obiettivo 2024 per la conclusione dei lavori di “Welcome, feeling at work”, il progetto di Kengo Kuma & Associates per Europa Risorse. A Milano nella zona del Parco Lambro sorgerà un edificio per uffici e servizi ispirato ai principi dell’architettura biofilica
Ancora un intervento in Europa per lo studio di architettura Kengo Kuma and Associates. A pochi anni di distanza dall’apertura al pubblico del V&A Museum of Design Dundee, nel Regno Unito, e dall’ancor più recente inaugurazione dell’OMM – Odunpazari Modern Museum in Turchia, il team guidato da Kuma si appresta a lavorare in Italia. Più precisamente a Milano, a ridosso del Parco Lambro. È qui che entro il 2024 per il Gruppo Europa Risorse – piattaforma italiana indipendente specializzata in asset, development, project e fund management per primari investitori istituzionali italiani ed esteri – lo studio costruirà l’edificio ribattezzato Welcome, feeling at work. Presentato questa mattina alla Triennale di Milano, alla presenza fra gli altri dell’Assessore all’Urbanistica del Comune di Milano, Pierfrancesco Maran, e del Presidente Consiglio Nazionale degli Architetti, Giuseppe Cappochin, il complesso è finanziato da un fondo gestito dalla società PineBridge Benson Elliot. Una volta ultimato metterà a disposizione della città, in primis, nuovi spazi per il lavoro. Confidando, dunque, in una decisa inversione di rotta rispetto agli scenari attuali e nel futuro rilancio della dimensione lavorativa extradomestica, Welcome offrirà uffici, spazi di co-working e per incontri di lavoro e un auditorium, tutti concepiti per far sentire chi li occuperà “in simbiosi e a contatto con la natura”. Al suo interno includerà un’area commerciale, provvista anche di ristoranti, un supermercato, un’area wellness, spazi destinati a mostre ed eventi temporanei. Due, le parole con cui riassumere, in estrema sintesi, l’identità dell’edificio: legno, in piena coerenza con il vocabolario architettonico di Kengo Kuma, e vegetazione.
UN EDIFICIO PERMEABILE ALL’USCITA DELLA FERMATA METRO CRESCENZAGO
Yuki Ikeguchi, architetta partner di Kengo Kuma and Associates, a fornite i dettagli sull’intervento architettonico. Presente a Milano, la progettista di Welcome, feeling at work ha chiarito il concetto di “architettura biofilica”, un approccio che se applicato in modo significativo all’ambiente ufficio consentirebbe di trascorrere direttamente a contatto con la natura l’ampia porzione della propria vita riservata al lavoro, anziché un tempo residuale. Seguendo tale visione, il progetto “prevede l’uso di elementi organici e naturali che stimolano i nostri sensi e assecondano la nostra tendenza a trovare comfort e ispirazione nei contesti naturali. Si tratta di uno spazio architettonico completamente integrato con la vegetazione e realizzato in materiali organici. Gli elementi naturali nell’architettura, come vegetazione, luce, aria e legno stimolano i sensi e fanno la differenza sul posto di lavoro, sullo stile di vita e migliorano la salute fisica e mentale, oltre che la produttività”, ha dichiarato Ikeguchi. In controtendenza con la propensione alla verticalità che unifica alcune delle operazioni immobiliari destinate a incidere sul tessuto urbano milanese nei prossimi anni, per Welcome si è preferito privilegiare un impianto orizzontale. Una scelta dovrebbe suggerire “un’idea di espansione del complesso verso il vicino Parco Lambro” e, più in generale, una maggiore connessione-permeabilità con la zona di intervento – a ridosso della stazione metro Crescenzago e della dismessa area industriale Rizzoli.
UN EDIFICIO-GIARDINO PENSILE IN SEI CORPI
L’immagine suggerita per raccontare Welcome, feeling at work è quella di “edificio-giardino pensile”, adottata per sintetizzare l’abbondante vegetazione prevista e la sua relazione con l’immobile. I sei corpi di fabbrica del complesso – per il quale è previsto l’impiego del calcestruzzo per le fondamenta e l’interrato; l’acciaio e il legno saranno usati nei volumi fuori terra –, avranno altezze diverse; in fase compositiva, slittamenti e rotazioni hanno condotto verso la definizione un impianto scandito da vari cortili, che verranno in parte coperti da vetrate e, in altri casi, saranno aperti. La vegetazione sarà collocata al loro interno, oltre che nel sistema di serre e di terrazze messo a punto; queste ultime, in particolare, sono state concepite come “estensioni degli spazi esterni” e accoglieranno “orti, giardini fioriti, camminamenti” accessibili a tutti. L’edificio, il cui cantiere è già partito, sarà presentato alla 17. Mostra Internazionale di Architettura. Sottolineando che, la crisi pandemica non ha comportato una battuta d’arresto negli investimenti a Milano, l’assessore Maran ha precisato che in merito a Welcome sono attualmente “in fase di valutazione gli aspetti approvativi” da parte del Comune.
-Valentina Silvestrini
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