A Parigi riapre la Samaritaine, il leggendario grande magazzino riqualificato dallo studio SANAA

Il progetto, firmato dagli architetti giapponesi, si è concentrato sul restauro e sulla valorizzazione degli elementi storici dei due edifici in stile Art Nouveau e Art Déco di inizio Novecento. La nuova Samaritaine, di proprietà del gruppo LVMH, ospita negozi di moda e bellezza, brand di lusso, ma anche bar, ristoranti, unità abitative e spazi dedicati all’arte.

Tutto parte nel 1870, quando i coniugi Ernest Cognacq e Marie-Louise Jaÿ aprono una boutique dedicata al caffè all’angolo tra rue de la Monnaie e Pont Neuf. Il suo nome era Samaritaine, punto di inizio di una scalata commerciale che gradualmente si espande nei negozi adiacenti, per poi inaugurare nel 1910 un edificio in stile Art Nouveau progettato da Frantz Jourdain e nel 1928 un secondo in stile Art Déco di Henri Sauvage. Nel 2005 il Samaritaine chiude per motivi di sicurezza, ma nel frattempo viene acquistato dal gruppo LVMH, il colosso di Bernard Arnault, che ne progetta la rinascita. La riapertura avviene ben sedici anni dopo, il 23 giugno 2021 (un anno dopo la data prevista inizialmente, per uno slittamento causato dal Covid-19), con un edificio che ha mantenuto e valorizzato i dettagli più caratteristici delle sue origini storiche di inizio Novecento, proiettandosi allo stesso tempo nella contemporaneità.

La Samaritaine Paris

La Samaritaine – Paris

LA NUOVA SAMARITAINE DI PARIGI

Un’architettura pulita, luminosa e fluida, curata nei minimi dettagli: è la cifra stilistica dello studio giapponese SANAA (Sejima And Nishizawa And Associates, quelli che hanno disegnato il New Museum di New York e il Campus Bocconi di Milano), vincitore del prestigioso Pritzker Prize nel 2010, a cui è stato affidato il progetto di riqualificazione dell’edificio, chiamato ora Samaritaine Paris Pont-Neuf. Il risultato è una struttura di 70 mila metri quadrati – di cui 20 mila occupati da negozi gestiti dalla società DFS, a sua volta controllata da LVMH – in cui gli architetti giapponesi sono intervenuti restaurando il caratteristico tetto in vetro dell’edificio in stile liberty e le originali vetrate traforate, e progettando ex novo due lucernari che danno su rue de Rivoli, per un effetto luminoso e raffinato. Rimesso a nuovo anche l’Affresco dei Pavoni del 1907, che si trova in cima alla scalinata interna e collega i sette piani dell’edificio: con i suoi 3,5 metri di altezza e 115 metri di lunghezza, questo dipinto che corre nella parte inferiore del tetto in vetro è considerato uno dei capolavori dell’Art Nouveau. È firmato Francis Jourdain, figlio dell’architetto dell’edificio Art Nouveau Frantz Jourdain.

La Samaritaine Paris

La Samaritaine Paris

COSA C’È DENTRO LA SAMARITAINE DI PARIGI

600 brand di moda e bellezza, una Spa, 12 ristoranti e concept bar esclusivi, ma anche un asilo nido per 80 bambini e 96 unità abitative pubbliche gestite da Paris Habitat: è il nuovo volto del Samaritaine, che a partire dal prossimo settembre ospiterà anche il Cheval Blanc Paris, primo hotel urbano 5 stelle della Maison. Non solo shopping e lusso. Al Samaritaine entra anche l’arte, con vari spazi dedicati: come il pop-up store di Perrotin di 100 metri quadrati che esporrà libri d’arte, oggetti in edizione limitata, magliette e gadget firmati dagli artisti che la galleria rappresenta, come Xavier Veilhan, Takashi Murakami, Paola Pivi, Johan Creten e Daniel Arsham. E, per quanto riguarda i giovani, Samaritaine ha creato la Factory, spazio dinamico che offre grandi tele bianche – esposte all’esterno sul lato Rivoli, che corrono dal piano terra al primo piano – su cui i gli artisti potranno intervenire liberamente creando opere in situ.

Perrotin Store a La Samaritaine

Perrotin Store a La Samaritaine

LA NUOVA SAMARITAINE, UN LUOGO DI SCOPERTA

In questo grande magazzino, uno dei più antichi della capitale, vi invitiamo a scoprire una nuova emozione parigina dalla vibrante modernità, guidata da una ‘art de vivre’ gioiosa, giocosa e generosa che affascina i turisti, di cui i parigini sono gli ambasciatori”, spiega Éléonore de Boysson, Presidente di DFS. “Questa è la rinascita della Samaritaine, saldamente ancorata alle sue radici, ma anche rivolta verso la contemporaneità. Più che uno spazio di vendita, pensiamo alla Samaritaine come un luogo di scoperte, sorprese ed esperienze, dove i clienti possano gustare la cucina di un giovane chef, trovare un gioiello di design artigianale, rilassarsi nella Spa, incontrare giovani artisti e discutere dell’architettura del luogo con una guida esperta”.

-Giulia Ronchi

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Giulia Ronchi

Giulia Ronchi

Giulia Ronchi è nata a Pesaro nel 1991. È laureata in Scienze dei Beni Culturali all’Università Cattolica di Milano e in Visual Cultures e Pratiche curatoriali presso l’Accademia di Brera. È stata tra i fondatori del gruppo curatoriale OUT44, organizzando…

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