Fotografia per raccontare Milano: 4 open call della community Perimetro
Genere, spazio pubblico, agricoltura urbana e grandi eventi: queste le tematiche dei quattro progetti da presentare alla community di fotografi
Vedete Milano come nessun altro? Ne conoscete i segreti e i problemi invisibili? Vivete in una comunità di quartiere o a tema che merita di essere raccontata? Questo è il vostro momento: Perimetro, community di fotografi nata nel capoluogo milanese (resasi famosa in tutta Italia con l’appello ai 100 fotografi per Bergamo), apre con 4 open call a chiunque voglia farsi narratore della città attraverso le immagini. Nell’ambito del Public Program di Milano Urban Center promosso da Triennale Milano e dal Comune di Milano, Perimetro ha scelto come linee di analisi della città il genere, lo spazio pubblico, l’agricoltura urbana e i grandi eventi. Per partecipare basta presentare l’idea da sviluppare e il proprio portfolio alla mail [email protected] entro il 10 luglio 2021: i progetti in nuce, una volta selezionati dalla giuria, saranno commissionati e infine esposti alla Triennale di Milano. Ecco quali sono le open call.
– Giulia Giaume
CITTÀ E GENERE
Dallo spazio domestico a quello pubblico, dal lavoro al sex work e alla sanità, quali risposte offre Milano alle esigenze delle donne? Questa la domanda che Perimetro pone nella call voluta dal progetto Sex and the City, a cura di Florencia Andreoli e Azzurra Muzzonigro: lo scopo è quello di comprendere come il rapporto fra produzione e riproduzione, la violenza di genere, le politiche sul corpo delle donne e il diritto alla città – capisaldi del discorso di genere – si traducano in politiche e pratiche. L’urgenza di uno sguardo femminista si manifesta in questa (come in altre iniziative del gruppo di Perimetro), che sappia leggere criticamente, a partire dall’esperienza personale, le relazioni di potere sottese alla città come spazio carico di valori socio-culturali.
CITTÀ E SPAZIO PUBBLICO
Questo invito, sponsorizzato dallo studio di architettura Quinzii Terna Architecture, è strettamente correlato con la pandemia, e il modo in cui ha cambiato la città di Milano: le modifiche sono temporanee o permanenti, e ne riguardano anche l’evoluzione? Analizzando e raccontando come l’ultimo anno e mezzo abbia cambiato la visione urbana della città, la call è incentrata su un cambiamento già in atto nello spazio pubblico: questo è infatti diventato sempre più un volano di esperienze progettuali – come la rinascita dei parchi, le ciclabili a costruzione rapida e un ritorno ai mezzi individuali – che portano il seme di possibili cambiamenti maggiori.
CITTÀ E AGRICOLTURA URBANA
Obiettivo di questa call sarà dare risalto alle buone prassi di agricoltura urbana e periurbana sempre più diffuse nell’area metropolitana di Milano, restituendone l’evoluzione in una narrazione visiva. Al centro di questa indagine ci sono la crisi dei modelli di produzione intensivi e la nascita di nuove pratiche più attente al ciclo produttivo e rispettose dell’ambiente, che stanno portando a un cambiamento alimentato anche da una rinnovata sensibilità dei cittadini per i temi naturali e sostenibili. Dato che questo processo di cambiamento è ancora in una fase iniziale e ha davanti a sé un percorso lungo e complesso, Perimetro vuole individuare e dar voce alle esperienze più esemplari e innovative portate da associazioni, cittadini attivi, agricoltori e ambientalisti, da elevare a buone pratiche e diffondere in tutto il territorio.
CITTÀ E I GRANDI EVENTI
Questa call, in sinergia con il progetto “Mega-events and the city“, vuole rispondere alla domanda: in che modo i grandi eventi trasformano la città? Dall’Expo 2015, al Mondiale di Italia ’90, dalla Fashion Week al Salone del Mobile, i grandi eventi hanno rimodellato la città, i suoi luoghi ma anche il suo tessuto sociale. L’obiettivo dell’invito di Perimetro è proprio studiare e narrare come la città si trasformi in relazione a questi eventi, spaziando tra storia passata e futura, collettività e individualità, per riflettere sul nostro prossimo futuro – in primo luogo in vista delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026.
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