I nuovi studi di Rai News 24 riprogettati da Renzo Piano e Alvisi Kirimoto
La ristrutturazione delle scenografie della sede di Saxa Rubra, a Roma, è stata finalmente completata: ora hanno maggiore rilievo la multimedialità e il ruolo “invisibile” della News Room
È tempo di cambiamento per gli studi televisivi di Rai News 24, e la firma sul progetto è quella di Renzo Piano e dello studio Alvisi Kirimoto, due soggetti che spesso collaborano. Il nuovo volto delle scenografie della sede romana di Saxa Rubra, inaugurate il 24 settembre, è una rivisitazione in chiave contemporanea degli spazi televisivi, con una nuova veste funzionale rivolta in particolare alla soddisfazione delle crescenti esigenze tecnologiche. Il progetto dagli architetti Massimo Alvisi e Junko Kirimoto – da poco vincitori del concorso per progettare il Parco Direzionale Nexum in via Laurentina, sempre a Roma – è stato pensato su misura per uno dei punti di riferimento dell’informazione in Italia: “Rai News 24 è stato il primo canale a diffusione nazionale a trasmettere le notizie in diretta 24 ore al giorno”, ricordano gli architetti. “È un laboratorio della notizia, dove i giornalisti, la redazione e gli operatori che lavorano dietro le quinte sono gli artigiani che confezionano i contenuti multimediali e li mettono a disposizione del pubblico. Quello che viene visto sullo schermo è, però, solo un’infinitesima parte di ciò che c’è dietro una macchina creativa in costante attività. Per questo motivo, l’idea alla base delle scenografie per gli studios di Rai News 24, è di svelare ciò che avviene al di là della telecamera”.
RENZO PIANO E ALVISI KIRIMOTO PER RAI NEWS 24
Dinamici e flessibili, gli interni disegnati per il Centro radiotelevisivo Biagio Agnes da Renzo Piano e Alvisi Kirimoto – nello specifico da Junko Kirimoto (design leader), Massimo Alvisi (design manager) ed Elena Scorrano (architect) – vogliono mostrare tutto il lavoro che avviene oltre lo sguardo degli spettatori, traducendo allo stesso tempo in architettura la rapida evoluzione del panorama multimediale. Lo studio, per uno sviluppo di 226 metri quadri, include una parete di fondo affacciata sulla Newsroom – che si riesce a intravvedere attraverso un vetro – che reca l’elemento portante dello studio: lo specchio. Disposto sul retro della scrivania centrale, alle spalle di conduttori e conduttrici, riflette ciò che viene solitamente celato ai telespettatori. Per variare le inquadrature, lo specchio può anche essere schermato da un LED wall in 16:9, appeso in graticcia e controventato a terra con una guida nascosta nel pavimento; a renderlo scorrevole, un motore integrato al telaio.
UNA SCENOGRAFIA D’AUTORE
A contorno, lo studio è incluso in una scatola rivestita in legno dalle linee pulite ed essenziali, con tanto di LED wall laterali che scorrono su binari retrostanti alla quinta, e infine una rivisitazione dell’ormai classica scrivania multimediale. Questa, dal design minimal, si estende in direzione longitudinale ed è composta da tre sezioni che condividono il medesimo linguaggio formale nella struttura in ferro e nel piano in legno: riconfigurabile in base alle esigenze dei programmi, ha un’area principale, dove avviene la conduzione e dove sono integrati i monitor e le apparecchiature, e due sezioni laterali mobili per ospiti e rubriche, che come i banconi da laboratorio si spostano grazie a delle ruote.
– Giulia Giaume
Articolo aggiornato il 25 settembre 2022.
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