L’architettura aperta di BDR bureau

Adattamento è la parola d’ordine dei progetti di BDR bureau, ovvero lo studio composto da Alberto Bottero e Simona Della Rocca. Sono loro a firmare il progetto di recupero della scuola media torinese Enrico Fermi

Con il conferimento del Premio T Young Claudio De Albertis promosso da Triennale e MAXXI e il recente accesso alla fase conclusiva dell’EUMiesAward, la scuola Enrico Fermi di Torino è senza dubbio tra le architetture italiane del momento. Un’inedita storia di successo per un intervento di edilizia scolastica, tanto più perché firmato da professionisti under 40.
Eppure, Alberto Bottero (1984) e Simona Della Rocca (1985) non sono nuovi a stupire. Formatisi al Politecnico di Torino, i due progettisti esordiscono nel 2013 vincendo lo YAP MAXXI, il più prestigioso fra i concorsi per giovani architetti nostrani. Insieme ai compagni di studi Valeria Bruni e Fabio Vignolo, Bottero e Della Rocca ideano un grande volume sospeso che gravita per tutta l’estate sulla piazza del museo romano. Trasparente e leggera, realizzata in materiali e tecnologie low tech e low cost, l’installazione He preannuncia l’attitudine alla sperimentazione dei due architetti piemontesi.

BDR bureau, Scuola Enrico Fermi, Torino. Photo © Simone Bossi

BDR bureau, Scuola Enrico Fermi, Torino. Photo © Simone Bossi

L’ARCHITETTURA SECONDO BDR BUREAU

Nel 2016 il duo intraprende un percorso autonomo con BDR bureau per esplorare l’idea di “un’architettura aperta”. “Nel nostro lavoro”, spiega lo studio, “questo significa pensare spazi generosi, ragionati ma non eccessivamente determinati nel disegno, che abbiano una propria qualità e la capacità di adattarsi. I progetti sono sviluppati a partire da un’ampia interpretazione dei luoghi, con la tensione a trasformare i limiti in opportunità. Forse anche per questo”, aggiunge BDR, “ci interessa lavorare in contesti di riuso, dove l’architettura si misura con un processo di stratificazione e ne diventa parte integrante”. Ne è un esempio proprio il pluripremiato intervento di recupero della scuola media torinese, in cui l’aggiunta di una struttura metallica al complesso esistente moltiplica le possibilità di fruizione di aule e aree comuni con terrazze continue.

BDR bureau, Scuola Enrico Fermi, Torino. Photo © Simone Bossi

BDR bureau, Scuola Enrico Fermi, Torino. Photo © Simone Bossi

I PROGETTI DI BDR BUREAU

Modello esemplare per il recupero sostenibile del patrimonio, la scuola Fermi ha aperto a BDR la strada per un’indagine ad ampia scala sulla tipologia scolastica. Oltre a un istituto a Varese, lo studio sta infatti seguendo la fase esecutiva di un innovativo polo in Belgio: “Progettato con Carton 123 architecten e il paesaggista Joost Emmerik, si tratta di un campus diffuso in un contesto esistente, con spazi d’arte, attrezzature condivise e una scuola primaria per bisogni speciali”. Il desiderio di sperimentazione dello studio si spinge oltre, come testimoniano il cantiere per la riqualificazione di una cascina nel Monferrato e vari progetti in fase preliminare, tra cui una palestra e residenze collettive. “Lavorare su progetti e contesti diversi è stimolante, così come collaborare con altri studi. In prospettiva”, conclude il duo, “contiamo di crescere, mantenendo però una dimensione familiare che ci permetta di seguire i progetti in prima persona. Intanto, l’appuntamento è per la fine di aprile, quando all’EUMiesAward lo studio BDR si contenderà con Lacol il titolo di emergente d’Europa.

Marta Atzeni

https://www.bdrbureau.com/

Articolo pubblicato su Artribune Magazine #65

Abbonati ad Artribune Magazine
Acquista la tua 
inserzione sul prossimo Artribune

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Marta Atzeni

Marta Atzeni

Interessata alle intersezioni fra l'architettura e le arti, si è laureata in Architettura presso l’Università degli Studi Roma Tre con una tesi teorica sui contemporanei sviluppi delle collaborazioni fra artisti e architetti. Collabora con l’AIAC nell’organizzazione di eventi, mostre e…

Scopri di più