Nasce alla Stazione Centrale di Milano Dropcity. Un centro per l’architettura e il design

Il polo di ricerca e aggregazione intorno ai temi di architettura e design sarà pronto a primavera 2024. Si recuperano gli spazi abbandonati dei Magazzini Raccordati: 10mila mq. Favorendo anche la rigenerazione urbana. Anteprima in occasione della Design Week

Uno dei nuovi volti dei Magazzini Raccordati della stazione di Milano Centrale – 40mila metri quadri in stato di abbandono da decenni, distribuiti lungo gli assi di via Aporti e via Sammartini, dal 2017 oggetto del progetto Cantiere Centrale promosso da Grandi Stazioni – si chiamerà Dropcity. Il nuovo Centro di Architettura e Design nasce, lungo via Sammartini, su idea dell’architetto Andrea Caputo, che dal 2018 ha maturato il progetto con l’obiettivo di fornire alla città un luogo di aggregazione e confronto sui temi dell’architettura e del design nel mondo contemporaneo. Dropcity aprirà al pubblico nella primavera 2024, ma già in occasione della Design Week, da martedì 7 giugno fino a domenica 19 giugno, si svelerà alla città con un ricco palinsesto culturale e programmi che attivano una parte degli spazi (calendario degli eventi consultabile sul sito di Dropcity) che poi si trasformeranno in questo centro dedicato al progetto.
Il cantiere sarà avviato nell’autunno 2022, grazie a un investimento complessivo di 16 milioni di euro da parte dei developer di Nhood (gli stessi che stanno costruendo il grande centro commerciale di Cascina Merlata e che trasformeranno Piazzale Loreto); una volta completato, il centro si svilupperà su una superficie di 10mila metri quadri, articolati in 28 tunnel-magazzino, che ospiteranno gallerie espositive, atelier di produzione, laboratori di falegnameria, robotica e prototipia avanzata (accessibili da chiunque sia interessato a sviluppare prototipi a molteplici scale, con il supporto delle tecnologie più moderne: il laboratorio avrà in dotazione robot, scanner e stampanti 3D). Poi un’area sarà dedicata alla ricerca, alla didattica e ai professionisti del settore, con spazi ufficio riservati (per un totale di 400 postazioni con sedute ergonomiche, scrivania e monitor di ampio formato). Previste anche attività di tipo ricettivo, come un servizio di ristorazione a uso di chi frequenta lo spazio. A completare l’organizzazione del polo, una materioteca – archivio didattico di materiali classificati secondo criteri di impatto ambientale e organizzati secondo i principi dell’upcycling, a testimoniare l’impegno del polo nel favorire la cultura del riuso – e una biblioteca pubblica di archivio e consultazione, centrata su architettura e design. A disposizione collezioni di libri sul tema, oltre a intere collane di riviste di settore.

Dropcity credito fotografico Delfino Sisto Legnani

Dropcity credito fotografico Delfino Sisto Legnani

LE OPPORTUNITÀ PER I PROFESSIONISTI E LA CITTÀ

L’auspicio è quello di creare opportunità per le nuove generazioni di ricercatori, curatori, progettisti (insomma alcune decine di migliaia di persone a Milano), in un contesto che promuove la cultura del progetto, in stretta connessione con il tessuto cittadino, urbanistico, culturale e sociale (le gallerie espositive saranno accessibili gratuitamente alla comunità). Non a caso, gli spazi di Dropcity (in particolare la biblioteca e l’emeroteca, ma anche gli allestimenti degli spazi espositivi, soggetti a mutazioni costanti) sono oggetto di una progettazione collettiva che coinvolge architetti e designer emergenti sotto il coordinamento dello studio Andrea Caputo.

Dropcity credito fotografico Delfino Sisto Legnani

Dropcity credito fotografico Delfino Sisto Legnani

LA RIGENERAZIONE URBANA DEL QUARTIERE SAMMARTINO

Importante il parallelo processo di riqualificazione urbana del quadrante cittadino interessato dal cantiere (il quartiere Sammartino), che prevede un progetto di conversione stradale perla riduzione di traffico carrabile, una nuova ciclabile tra Centrale e Martesana, e un’area depavimentata per fare spazio allavegetazione. Oltre che la nascita, poco distante, della nuova Torre al posto dell’Hotel Michelangelo. L’intervento su una consistente porzione dei Magazzini Raccordati permetterà inoltre di restaurare oltre 400 metri di facciate tramite il ripristino delle parti lapidee e la ricostruzione dei paramenti originali con il benestare della soprintendenza.

-Livia Montagnoli

www.dropcity.org

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