Il concorso per realizzare 212 scuole innovative in Italia
Prorogati i termini per la presentazione delle candidature per la prima fase del concorso per la progettazione e la realizzazione dei 212 edifici scolastici innovativi: saranno costruiti in Italia con le risorse PNRR. La scadenza slitta al 23, 24 e 25 agosto
Non ci sono dubbi che il governo Draghi resterà a lungo associato nella memoria collettiva al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Almeno alla prima fase di questa operazione ad ampio raggio, promossa all’indomani della prova pandemica per sostenere l’economia italiana. Fra luci e ombre, dal PNRR si attendono ricadute su settori strategici, infrastrutture ed edilizia inclusi. Ammontano a un miliardo e 189 milioni di euro le risorse destinate alla progettazione e la realizzazione di 212 nuovi istituti scolastici, per i quali il Ministero dell’Istruzione ha recentemente indetto il concorso definito dal ministro Patrizio Bianchi “senza precedenti per il numero di aree interessate e per la sinergia messa in campo, con un forte valore sociale”. Il 42,4% dei fondi stanziati saranno riservati a edifici che prenderanno forma nelle regioni del Mezzogiorno, ma indipendentemente dalla collocazione geografico l’obiettivo complessivo è “dotare i nostri territori di una nuova architettura scolastica, più aperta alla comunità, sicura, innovativa e sostenibile”, nelle parole di Bianchi. Una sfida poderosa anche per la comunità dei tecnici (architetti e ingegneri) chiamata a partecipare alla competizione, costituita in realtà da “più concorsi” dedicati a specifiche aree territoriali, tutti con procedura in due fasi. A precederla, la redazione delle linee guida affidate a un team di esperti del quale hanno fatto parte, fra gli altri, gli architetti Piano, Boeri, Cucinella, Alvisi, Attia, Ingaramo, Zucchi.
FUTURA: LE LINEE GUIDA PER I FUTURI EDIFICI SCOLASTICI ITALIANI
Presentato nel maggio scorso alla Triennale Milano, il documento finale, dal titolo Futura. Progettare, costruire e abitare la scuola, definisce un “decalogo d’azione” per i progettisti che si metteranno alla prova con il concorso, evidenziando già nell’introduzione l’importanza del lavoro interdisciplinare per conseguire l’obiettivo di una “scuola ben pensata”. Accanto alle essenziali professionalità tecniche, sarebbe dunque opportuno che operassero pedagogisti, educatori ed esperti in nuove tecnologie, nell’ottica di una progettazione spaziale “in chiave pedagogica”, come evidenzia il punto 6. Fra gli inviti a progettare edifici a minimo impatto ambientale e all’uso di materiali sostenibili, il documento tiene conto sia delle esperienze più recenti, come il forzato ricorso alla DAD che si riflette nella necessità di disporre ovunque di tecnologie avanzate, sia delle croniche difficoltà del nostro Paese sul fronte dell’edilizia scolastica. Un focus viene ad esempio riservato “all’unità base” di ogni struttura scolastica: l’aula, da ripensare e trasformare “da uno spazio rigido e stereotipato a fulcro di un sistema in grado di ospitare diverse configurazioni e allargarsi agli spazi limitrofi”. Si sollecitano, inoltre, i progettisti a predisporre le condizioni architettoniche per esplorare una strada ancora poco battuta dalla scuola italiana, ovvero l’insegnamento en plein air. “L’ambiente esterno è il luogo di elezione per fare esperienza non solo legata al contesto naturale (il contatto con la terra, l’osservazione dei fenomeni meteo, la coltivazione), ma anche come prolungamento degli ambienti interni”, specifica il punto 5, elencando poi una pluralità di spazi (corti interne, terrazze, patio, giardini pensili, logge, verande, pergole, padiglioni) per attività a carattere laboratoriale, comunitario o i pasti.
LA PROROGA DEL CONCORSO PER I 212 NUOVI ISTITUTI SCOLASTICI
“Abbiamo sviluppato una intensa collaborazione con il Ministero nella convinzione che il concorso di progettazione sia la modalità più idonea per realizzare buone opere pubbliche disponendo di progetti di qualità”, ha dichiarato Francesco Miceli, Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori (CNAPPC). Proprio attraverso la piattaforma dedicata del CNAPPC (https://concorsiawn.it/) viene espletata la competizione, per la quale è stata appena annunciata una proroga rispetto alle scadenze inizialmente fissate. In base alle categorie delle aree individuate e previste dal bando, le proposte ideative da elaborare per la prima delle due fasi del concorso dovranno essere presentate dal 23 al 25 agosto 2022. Spetterà quindi alle commissioni giudicatrici individuare, per ogni area territoriale, le cinque migliori. Solo queste accederanno alla seconda fase, per la quale è richiesta la stesura dei progetti di fattibilità tecnica ed economica. Il concorso si concluderà con l’approvazione di distinte graduatorie di merito per ciascuna delle 212 aree ammesse a finanziamento.
-Valentina Silvestrini
https://futura.concorsiawn.it/
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