Taiyuan Botanical Garden. Riqualificazione green per un’ex miniera di carbone in Cina

Con una delle strutture a traliccio in legno più grandi del mondo, Delugan Meissl Associated Architects reinterpreta gli elementi tradizionali cinesi per il progetto di recupero di un’area grande 180 ettari nel nord del paese

Nonostante i suoi 2.500 anni di storia come capitale dello Shanxi, che la vide espandersi sotto la dinastia Tang ed essere un’importante base militare sotto la dinastia Ming, oltre che una delle città dove la Rivolta dei Boxer del 1900 divampò in maniera più violenta, Taiyuan è purtroppo anche una delle metropoli più inquinate dell’intera Cina. Tuttavia, a partire dall’ultimo decennio, l’amministrazione locale ha intrapreso un percorso di riqualificazione ambientale, fra cui la creazione di una “carbon free” zone nel 2017; fra le prime azioni per raggiungere l’obiettivo, la riqualificazione di aree industriali dismesse e la reintroduzione di ecosistemi naturali che funzionassero da filtri di depurazione dell’aria. Avviato alla fine del 2021 il progetto, commissionato dall’amministrazione comunale di Taiyun e sviluppato dallo studio austriaco Delugan Meissl Associated Architects, è giunto a compimento nell’estate 2022.

Il Taiyuan Botanical Garden. Courtesy Delugan Meissl Associated Architects

Il Taiyuan Botanical Garden. Courtesy Delugan Meissl Associated Architects

TAIYUAN BOTANICAL GARDEN: IL PROGETTO

La struttura è stata pensata per armonizzarsi con il paesaggio circostante e per omaggiare l’architettura tradizionale cinese, come spiega Roman Delugan, fondatore dello studio DMAA. La scelta del materiale è quindi ricaduta principalmente sul legno, che ha anche i vantaggi di essere ecosostenibile, riciclabile, e tecnicamente flessibile, così da agevolare la creazione della struttura sferica. Il complesso comprende un museo di storia naturale, un museo del bonsai, un centro di ricerca, un’area per l’accoglienza e un ristorante; il fulcro è però costituito dalle tre serre semisferiche in legno e vetro che ospitano piante tropicali, del deserto e acquatiche. Con una campata libera di oltre 90 metri, la più ampia delle tre cupole è una delle più grandi strutture a graticcio in legno al mondo. La disposizione delle travi in legno che formano la copertura delle serre è più ravvicinata sul lato nord rispetto al lato sud, per ottimizzare l’assorbimento della luce solare a seconda del tipo di piante che ospita ogni singola serra. DMAA si è anche occupato di progettare il paesaggio naturale circostante, realizzando colline, laghi, cascate e sentieri. Un importante passo avanti sulla via della sostenibilità e della tutela dell’ambiente che avrà nei prossimi anni importanti ricadute positive sulla qualità della vita degli abitanti di Taiyuan.

Niccolò Lucarelli

https://www.dmaa.at/work/taiyuan-botanical-garden

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Niccolò Lucarelli

Niccolò Lucarelli

Laureato in Studi Internazionali, è curatore, critico d’arte, di teatro e di jazz, e saggista di storia militare. Scrive su varie riviste di settore, cercando di fissare sulla pagina quella bellezza che, a ben guardare, ancora esiste nel mondo.

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