Dimore storiche trasformate in strutture ricettive. Airbnb investe un milione
L’Associazione Dimore Storiche Italiane ha lanciato – grazie alla donazione di un milione di euro da parte di Airbnb – un bando per permettere ai proprietari di edifici di interesse storico-artistico di riqualificare e destinare le loro dimore a uso ricettivo. Ecco come partecipare
Vi è mai capitato, durante una vacanza, di alloggiare in un b&b un po’ diverso dal solito, magari una villa del Settecento o un palazzo dell’Ottocento? Se non vi è successo finora, potrebbe capitarvi presto grazie a una collaborazione che vede protagonisti l’Associazione Dimore Storiche Italiane (ADSI) e Airbnb. Il servizio che pubblica proposte di alloggi privati destinati a uso ricettivo ha infatti donato all’ASDI – associazione che riunisce i proprietari delle dimore storiche italiane – un milione di euro da destinare a un bando finalizzato all’“erogazione di contributi a fondo perduto per progetti di manutenzione e/o riqualificazione di dimore storiche da destinare a finalità turistico-ricettive o per il miglioramento di servizi di ospitalità”. I proprietari di dimore storiche che vorranno partecipare al bando, avranno quindi la possibilità di ottenere contributi per destinare la propria dimora a uso ricettivo o, se tali servizi sono già in atto, per migliorarli.
AIRBNB E LE DIMORE STORICHE
L’interesse di Airbnb per le dimore storiche italiane – e le loro potenzialità ricettive – risale allo scorso luglio, quando il portale ha lanciato sulla propria piattaforma la categoria “Dimore Storiche”, per tutti coloro che, per i loro viaggi, vogliono provare l’esperienza di alloggiare in un luogo dall’interesse storico-artistico. “La nuova Categoria delle Dimore Storiche di Airbnb darà la possibilità ai viaggiatori di tutto il mondo di scoprire il ricco patrimonio culturale italiano, ma anche di promuovere la dispersione del turismo, considerato che oltre il 90% delle dimore storiche presenti su Airbnb si trova in aree rurali o poco densamente popolate”, commentava Giacomo Trovato, Country Manager di Airbnb Italia.
AIRBNB E IL BANDO DI ASSOCIAZIONE DIMORE STORICHE ITALIANE
Il milione di euro che Airbnb ha donato all’ADSI ha dato vita a un bando che “vuole sostenere in termini economici tutti coloro che ogni giorno affrontano l’incombenza del mantenimento” delle dimore: “un onere gravoso che grazie a questo contributo sarà più facile da fronteggiare. Le risorse consentiranno inoltre a dare impulso alla nascita di nuove opportunità occupazionali, per tramandare tradizioni, arti e mestieri, incentivare le produzioni territoriali e riscoprire tecniche artigiane dal sapore antico che rischiano altrimenti di scomparire”, scrive il Presidente nazionale dell’ADSI Giacomo di Thiene. La somma donata da Airbnb sarà distribuita in tre tranche: una da 450mila euro per l’erogazione di 3 contributi di importo pari a 150mila euro ciascuno; la seconda da 475mila euro per 19 contributi pari a 25mila euro; la terza da 75mila euro per 3 contributi da 25mila euro. Una commissione giudicatrice “attribuirà a ciascuna candidatura un punteggio valutando fra l’altro l’eventuale ubicazione in zone terremotate o borghi, la potenziale diversificazione di flussi verso località con meno di 3.000 abitanti e prive di strutture ricettive, il sostegno alla produzione agricola collegata all’immobile, e ancora tematiche quali innovazione, giovani, accessibilità e sviluppo sinergie”, si legge nel bando. Tutta la documentazione per partecipare è consultabile e scaricabile a questo link.
Desirée Maida
www.associazionedimorestoricheitaliane.it
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