Norman Foster rinnova il Museo di Belle Arti di Bilbao

Sancito l’inizio dei lavori per l’ampliamento del museo della cittadina basca, secondo per importanza dopo il Guggenheim. Il progetto, firmato dallo studio Foster + Partners con LM Uriarte Arkitektura SLP, fu scelto tramite concorso nel 2019

Il clima culturale di Bilbao si mantiene vivace: mentre il mitico Guggenheim celebra i suoi 25 anni di attività, il Bilbao Fine Arts Museum dà il via a un importante cantiere da cui uscirà ampliato e rinnovato. Gli studi Foster + Partners e LM Uriarte Arkitektura S.L.P. (presentatisi all’epoca del concorso sotto il nome collettivo Agravitas) hanno infatti lavorato per sviluppare un edificio che risponda agli standard della sostenibilità ambientale, con un aspetto moderno e d’impatto nello skyline cittadino, affinché diventi un nuovo punto di riferimento. Non solo: ci si aspetta che il museo si mantenga a misura d’uomo, così da farlo dialogare in profondità con il tessuto urbano e il pubblico. Pur trattandosi di un progetto di ampliamento, si è volutamente tenuto conto di quanto già esistente: di conseguenza l’edificio originale del 1945 torna a essere centrale, poiché proprio lì sarà situato il nuovo ingresso principale del museo; inoltre saranno effettuati lavori per migliorare la fruibilità delle sale.

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Bilbao Fine Arts Museum Extension. Copyright Foster + Partners

IL RINNOVAMENTO DEL MUSEO DI BELLE ARTI DI BILBAO

La nuova struttura si sovrapporrà a quella originale e sarà strutturata su due piani, per una superficie totale di 2.300 metri quadrati. Le sale del piano inferiore ospiteranno gli incontri dei programmi didattici e i laboratori per il pubblico, mentre l’ambiente del piano superiore (un’unica grande sala, che può essere riconfigurata grazie a pareti mobili) accoglierà le mostre temporanee. Fra i punti di forza del nuovo edificio rientrano le strategie per il risparmio energetico e il basso impatto ambiente: dall’uso della ventilazione incrociata all’impiego della luce naturale; dal riciclo dell’acqua piovana ai pannelli solari in copertura. Inoltre, l’edificio sarà realizzato con acciaio a basso tenore di carbonio. Per questo ambizioso progetto sono previsti una spesa di 18.658.200 Euro e un tempo di realizzazione di 45 mesi.

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Bilbao Fine Arts Museum Extension. Copyright Foster + Partners

LA GENESI DEL PROGETTO VINTO DA FOSTER+PARTNERS

L’apertura del cantiere, avviato lo scorso 17 novembre, con una cerimonia ufficiale, giunge alla fine di un lungo percorso iniziato nel dicembre 2018, quando la commissione direttiva del museo approvò un piano strategico di sviluppo per il quadriennio 2019-2022 che prevedeva la ristrutturazione e l’ampliamento dell’immobile. A questa delibera seguì, nel febbraio 2019, un concorso internazionale da cui selezionare il progetto, finanziato dalla Fondazione Bilbao Bizkaia Kutxa (BBK), partner strategico del Museo; fra i 57 soggetti partecipanti, ne vennero selezionati i sei finalisti. Il 23 luglio fu scelto il vincitore, appunto quello presentato da Foster + Partners e LM Uriarte Arkitektura S.L.P. I primi sei classificati sono stati oggetto di una mostra che si è tenuta al Museo fra il 29 luglio e il 6 ottobre 2019. Così l’architetto Norman Foster ha commentato l’inizio dei lavori: “Siamo lieti di celebrare la nascita di un progetto che collegherà il patrimonio culturale del passato al museo del futuro. Dal nuovo spazio di raccolta nell’Atrio Arriaga il visitatore procederà verso le nuove e spaziose gallerie e poi scoprirà la terrazza all’aperto che celebra la posizione unica del museo”.

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Bilbao Fine Arts Museum Extension. Copyright Foster + Partners

NORMAN FOSTER E IL MONDO DELLA CULTURA

Il Bilbao Fine Arts Museum sarà il secondo progetto realizzato in città da Foster + Partners, dopo la metropolitana completata nel 1995. Ma ancora più stretti sono i legami dello studio con il mondo della cultura, con diverse struttura all’attivo. Risale al 1978 il Sainsbury Centre for Visual Arts, a Norwich (Inghilterra) realizzato per accogliere la collezione di arte etnografica che Sir Robert e Lady Sainsbury donarono all’Università dell’East Anglia. L’edificio è uno dei primi a struttura flessibile realizzati dallo studio, ed è stato ampliato nel 1988: la nuova ala si estende parzialmente nel sottosuolo ed emerge in superficie sotto forma di una mezzaluna in vetro che staglia contro il paesaggio. Immancabile, infine, tra gli interventi a vocazione culturale di Foster + Partners è la Great Court del British Museum, inaugurata nel 2000: nata dalla reinterpretazione del grande cortile interno del museo, impreziosisce il complesso con una scenografica copertura in vetro e ha contribuito a migliorare la fruibilità del museo.

Niccolò Lucarelli

https://bilbaomuseoa.eus/en/home/
https://www.amazon.it/Foster-Partners-Portfolio-Edited-Wright/dp/1916436102

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Niccolò Lucarelli

Niccolò Lucarelli

Laureato in Studi Internazionali, è curatore, critico d’arte, di teatro e di jazz, e saggista di storia militare. Scrive su varie riviste di settore, cercando di fissare sulla pagina quella bellezza che, a ben guardare, ancora esiste nel mondo.

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