Biennale Architettura 2023. Guida agli eventi e alle mostre da vedere a Venezia

Sono i giorni dell’apertura della Biennale Architettura e il calendario è fitto di eventi e mostre a Venezia. Tra pittura, fotografia e design. La nostra selezione

Molti sono gli appuntamenti veneziani programmati in occasione della Biennale Architettura 2023. Alcuni sono eventi connessi con temi urbani e progettuali, come presentazioni, incontri e visite guidate speciali, ma non mancano mostre dedicate alla contaminazione tra linguaggi, alle sorti della pittura, della fotografia e del design e alle relazioni tra arte e spazi abitati. Di seguito una carrellata per orientarsi tra le proposte.

Claudia Giraud

MOSTRA SUL VETRO BOEMO – LE STANZE DEL VETRO

Vetro boemo i grandi maestri, installation views, ph. Enrico Fiorese, courtesy: LE STANZE DEL VETRO

Vetro boemo i grandi maestri, installation views, ph. Enrico Fiorese, courtesy: LE STANZE DEL VETRO

Le Stanze Del Vetro presentano al pubblico, fino al 26 novembre 2023, la nuova mostra Vetro boemo: i grandi maestri, a cura di Caterina Tognon e Sylva Petrová, dedicata all’evoluzione del vetro boemo dopo la seconda guerra mondiale. L’esposizione, realizzata in collaborazione con il Museo di Arti Decorative di Praga, intende raccontare l’emancipazione del vetro in Boemia dalla tradizionale categorizzazione di arte applicata e decorativa al suo utilizzo per la realizzazione di importanti sculture astratte. In Boemia, una delle regioni dell’odierna Repubblica Ceca, a partire dal XII secolo fecero la loro comparsa dei grandi innovatori che ampliarono il panorama dell’arte vetraria europea. Nel corso della storia i maestri vetrai boemi furono costantemente spinti all’innovazione, incalzati dall’agguerrita concorrenza di altre regioni europee, tedesche e soprattutto italiane, la cui eccellente produzione dominava i mercati mondiali nel settore del vetro decorativo.

PROGRAMMA ESPOSITIVO DEDICATO AL DESIGN – GALLERIA IN’EI

Jin Hee Park_Hanji Tables. Photo: lee jwa kyu

Jin Hee Park_Hanji Tables. Photo: lee jwa kyu

La galleria IN’EI – inaugurata lo scorso marzo con l’obiettivo di creare nuove connessioni tra Asia Orientale ed Europa proponendo il lavoro di artisti e architetti di generazioni e percorsi diversi – presenta in occasione della Biennale Architettura un itinerario legato al suo mondo. Si comincia con Jin Hee Park – architetta protagonista del Padiglione Coreano durante l’edizione 2016 di Biennale Architettura – e la mostra Bearable Lightness of Being: Hanji Tables a cura di Jin Baek che, dal 17 maggio al 24 giugno, porterà un affondo sulla cultura coreana. Dal 30 giugno al 20 agosto il cambio di paradigma è affidato all’art studio h220430 guidato dall’architetto e artista Satoshi Itasaka – fondatore dello studio, che sarà presente anche alla Biennale Architettura 2023 con il progetto collaterale Time Space Existence a Palazzo Bembo – con la mostra The Floating Realm. Infine, Grafting – mostra a cura di Hiroki Yamamoto – sarà l’occasione per conoscere lo stile Mono-ha rivisitato e personalissimo di Fumihiko Sano, architetto-falegname giapponese e artista che, dal 29 agosto al 30 settembre, propone una panoramica sul suo lavoro che unisce l’architettura, l’artigianato e l’arte.

PASCAL SENDER – FONDAZIONE BEVILACQUA LA MASA PALAZZETTO TITO

Pascal Sender

Pascal Sender

Attraverso un percorso di dipinti, sculture e installazioni, il visitatore vivrà – a partire dall’inaugurazione il 20 maggio – un’esperienza multisensoriale, non più solo come spettatore ma partecipante attivo all’evento, in uno spazio da fruire come una smart home. Noto per la sua pratica artistica che dilata i confini spaziali e temporali del tradizionale dipinto, Pascal Sender ha creato e codificato personalmente Spray AR, un’innovativa applicazione di realtà aumentata che consente agli spettatori di sperimentare i suoi dipinti in tre dimensioni usando semplicemente la fotocamera del proprio cellulare.

OBRIST, RICUPERATI E UGO MULAS – LE STANZE DELLA FOTOGRAFIA

Ugo Mulas - Joan Mirò, Museo Poldi Pezzoli Milano 1963 © Eredi Ugo Mulas. Tutti i diritti riservati. Courtesy: Archivio Ugo Mulas Milano, Galleria Lia Rumma Milano-Napoli

Ugo Mulas – Joan Mirò, Museo Poldi Pezzoli Milano 1963 © Eredi Ugo Mulas. Tutti i diritti riservati. Courtesy: Archivio Ugo Mulas Milano, Galleria Lia Rumma Milano-Napoli

L’autore di oltre tremila interviste si svela in questo volume – presentato il 19 maggio presso Le Stanze della Fotografia – raccontando incontri, personaggi, libri e mostre che lo hanno formato, contribuendo a farlo diventare l’attuale curatore di fama mondiale. Nel nostro tempo pochi hanno affinato l’arte di fare domande come Hans Ulrich Obrist. Fin da quando all’età di 17 anni è partito per il suo primo Grand Tour in Europa, il curatore e critico non ha mai smesso di conversare con architetti, scienziati, filosofi, artisti, musicisti e scrittori. Il libro, scritto insieme a Gianluigi Ricuperati, costituisce, così, il racconto di un originale approccio all’arte. Per l’occasione, le mostre in corso Ugo Mulas. L’operazione fotografica – la monografica che a marzo ha inaugurato il nuovo spazio lagunare: Le Stanze della Fotografia al posto della Casa dei tre Oci – e Alessandra Chemollo. Venezia. Alter mundus saranno visitabili per i prenotati alla presentazione con un biglietto ridotto speciale.

SACRED LANDSCAPES – VATICAN CHAPELS FONDAZIONE GIORGIO CINI

Andrew Berman, Vatican Chapels © Alessandra Chemollo

Andrew Berman, Vatican Chapels © Alessandra Chemollo

Una mostra fotografica pensata per raccontare la relazione tra la spiritualità e la natura: Sacred Landscapes è il progetto che la Fondazione Giorgio Cini presenta dal 18 maggio in occasione della Biennale Architettura 2023, fino al 26 novembre 2023. Un percorso espositivo, attraverso le opere di 10 importanti fotografi internazionali, nel bosco dell’Isola di San Giorgio, il cui focus è l’intenso rapporto con la spiritualità evocata dal contesto. Sempre sull’Isola di San Giorgio, è possibile scoprire il nuovo Centro Studi del Vetro della Fondazione Cini – sala Messina, il nuovo appuntamento con il ciclo Ospite a Palazzo con l’opera Cleopatra di Artemisia Gentileschi e l’esposizione Vetro Boemo: i grandi maestri presso Le Stanze del Vetro.

DOORSCAPE | LO SPAZIO OLTRE LA SOGLIA – FONDAZIONE QUERINI STAMPALIA

Fondazione Querini Stampalia, Area Scarpa

Fondazione Querini Stampalia, Area Scarpa

Sono 10 i progetti selezionati per la mostra DoorScape | Lo Spazio oltre la Soglia, a cura di AMDL Circle e Michele De Lucchi, dal 18 maggio al 26 novembre 2023 in Area Scarpa, frutto del concorso internazionale ideato da Oikos Venezia e Fondazione Querini Stampalia per stimolare una riflessione interdisciplinare sullo spazio di ingresso.

VISITA SPECIALE AD A WORLD OF POTENTIAL – PROCURATIE VECCHIE

The Human Safety Net presenta l'opera di Arthur Duff alle Procuratie

The Human Safety Net presenta l’opera di Arthur Duff alle Procuratie

Grande opportunità durante le giornate di press preview: The Human Safety Net accoglie la stampa giovedì 18 maggio per una visita speciale alla mostra A World of Potential per scoprire i nostri punti di forza e l’installazione The Hungriest Eye di Arthur Duff a cura di Luca Massimo Barbero. Inoltre dal 17 al 20 maggio i giornalisti con accredito de La Biennale di Venezia potranno accedere gratuitamente al terzo piano delle Procuratie Vecchie esibendo il pass in biglietteria. Percorso esperienziale unico, A World of Potential si trova a Venezia, al terzo piano delle Procuratie Vecchie, in piazza San Marco, nella Casa di The Human Safety Net, il movimento di persone che aiutano altre persone nato con l’obiettivo di liberare il potenziale di coloro che vivono in condizioni di vulnerabilità. La mostra sottolinea infatti come sia davvero possibile cambiare anche le vite degli altri. Cominciando da noi.

EVERYBODY TALKS ABOUT THE WEATHER – FONDAZIONE PRADA

Fondazione Prada Venezia, Photo: Agostino Osio. Courtesy: Fondazione Prada

Fondazione Prada Venezia, Photo: Agostino Osio. Courtesy: Fondazione Prada

Everybody Talks About the Weather è una mostra di ricerca che esplora i significati del tempo meteorologico nell’arte visiva, prendendo in considerazione le condizioni atmosferiche come una premessa per affrontare la questione dell’emergenza climatica in corso. Il progetto è ideato dal curatore Dieter Roelstraete e presentato alla Fondazione Prada di Venezia, negli spazi del palazzo storico di Ca’ Corner della Regina a partire dal 20 maggio. Più di cinquanta opere di artisti contemporanei e una selezione complementare di lavori storici tracciano i vari modi in cui il clima e il tempo hanno plasmato le nostre identità culturali e come l’umanità ha affrontato la nostra esposizione quotidiana agli eventi meteorologici. “Il progetto è nato con l’idea di prendere il tempo atmosferico come punto di partenza per evidenziare l’urgenza del cambiamento climatico”, afferma Miuccia Prada, Presidente di Fondazione Prada. “L’obiettivo è quello di inquadrare la crisi ambientale e il suo innegabile impatto sulla nostra vita attraverso l’evocazione, la rappresentazione e l’analisi dei fenomeni meteorologici”.

IL MAXXI A VENEZIA CON IL PROGETTO BIOGROUNDS – ISOLA DELLA CERTOSA

SPACCASASSI. Creazione di un mito contemporaneo (Creating a contemporary myth) di by Beka & Lemoinein, in dialogue with Stefano Mancuso

SPACCASASSI. Creazione di un mito contemporaneo (Creating a contemporary myth) di by Beka & Lemoinein, in dialogue with Stefano Mancuso

In concomitanza con Biennale Architettura, anche il MAXXI approda a Venezia, all’Isola della Certosa, con il progetto BioGrounds che si inaugura il 20 maggio. Dal dialogo inedito tra tre “strane coppie” costituite da tre designer  con una critica /curatrice (Andrea Anastasio con Angela Rui), uno scienziato esperto di intelligenza delle piante (Bêka&Lemoine con Stefano Mancuso) e un filosofo  (Studio Formafantasma con Emanuele Coccia) sono nate tre grandi installazioni ambientali, immersive e partecipate, per riflettere su temi quali il rapporto tra uomo e natura, la biodiversità, insomma per contribuire a creare una nuova coscienza ambientale, oggi ineludibile. Alle tre installazioni se ne aggiunge una quarta di Studio Ossidiana, nuova tappa del consolidatissimo Progetto Alcantara MAXXI che quest’anno, per la prima volta, sbarca a Venezia.

HOUSE OF GLASS: THE EXHIBITION – PALAZZO DONÀ DALLE ROSE

House of Glass

House of Glass

In una prima mondiale, presentata in scala intima in uno dei più famosi palazzi privati di Venezia, il seicentesco Palazzo Donà dalle Rose, House Of Glass: The Exhibition (18-22 maggio 2023) è una mostra collettiva – ideata in stretta collaborazione con la consulenza curatoriale di Jean Blanchaert (Curatore di House of Glass, gallerista, scultore in vetro e Presidente del Corpus Vitrearum Italia) e del Prof. Architetto Ph. D. Gian Camillo Custoza (membro del comitato scientifico della Fondazione Donà dalle Rose) – che costituirà la prima fase di un progetto narrativo articolato incentrato sul vetro e sulla sua manifattura ed inclusivo di un workshop e di un simposio nei prossimi mesi. “Questo nuovo format è nato in modo spontaneo“, afferma Christian Mussati, co-fondatore del brand di design WonderGlass promotore del progetto, “e rappresenta la coincidenza di opportunità tipica della scena culturale veneziana, che promuove il dialogo e l’interazione tra molteplici spunti creativi. Siamo ispirati da questo complesso dinamismo creativo e proprio per questo siamo fieri di presentare una prospettiva articolata ed a più voci sulla lavorazione del vetro che accoglie sia la rete di addetti ai lavori, architetti, artisti e designer, sia il pubblico culturalmente impegnato, gli amanti del cinema e le menti creative“.

500 ANNI DI UNA POETESSA VENEZIANA – CA’ FOSCARI

Gaspara Stampa Biennale Architettura 2023. Guida agli eventi e alle mostre da vedere a Venezia

Gaspara Stampa

Gaspara Stampa (1523-1554) è una giovane poetessa piena di talento che nella Venezia degli anni fulgenti del Rinascimento, partendo da una situazione per più versi svantaggiata (non è di classe aristocratica, non ha patroni né patrone, è di sesso femminile e non è coniugata), riesce a imporre con grazia e durevolmente la propria autorità nell’ambiente intellettuale e artistico cittadino, e a conquistarsi una fama che è giunta fino a noi. Venezia, così, la celebra nel cinquecentenario della sua nascita dal 17 al 19 maggio 2023 in varie sedi della città, in una serie di appuntamenti organizzati dall’Università Ca’ Foscari Venezia (Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati) e poi dal Centro Candiani, dal Circuito Cinema del Settore Cultura del Comune di Venezia, in collaborazione con la Società delle Letterate e l’Università di Sassari.

THE EMOTIONAL POWER OF SPACE – TEATRINO DI PALAZZO GRASSI

Ila Bêka e Louise Lemoine

Ila Bêka e Louise Lemoine

Palazzo Grassi – Punta della Dogana, in occasione della 18. Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia, presenta il 17 maggio The Emotional Power of Space, un incontro al Teatrino di Palazzo Grassi con i due di artisti visivi Bêka & Lemoine in dialogo con gli architetti Jacques Herzog, vincitore del Pritzker Architecture Prize nel 2001, e Tatiana Bilbao, AW Architect of the Year 2022. L’appuntamento nasce dalla prossima pubblicazione del volume The Emotional Power of Space (B&P, 2023) di Ila Bêka e Louise Lemoine e sarà incentrato sulle principali tematiche affrontate nel testo: il rapporto emozionale che si genera tra corpo e spazio.

DNA UCRAINO – CHIOSTRO DI SAN COSMA E DAMIANO

Diana Bilichenko

Diana Bilichenko

La mostra, sostenuta da Eataly Art House – E.ART.H. di Verona, presenta a partire dal 18 maggio l’opera delle artiste Darya Alyoshkina che lavora con l’intaglio di strutture di carta, Diana Bilchenko che invece è attiva negli ambiti della bio arte e presenta un lavoro fatto con le spighe di grano, e Ornella Ostapenko che è una designer. Olga Neshta, architetto e storica dell’architettura che ha lavorato sull’identità ucraina a partire dall’epoca bizantina, ritrovando valori, simboli ed elementi che sono alla base dell’identità culturale ucraina. L’obiettivo del progetto è quello di creare una sintesi spaziale tra architettura, artigianato tradizionale, storia, musica, arte e vita vissuta che si rappresentativa della cultura ucraina, offrendo uno spazio in cui facilitare l’incontro tra gli architetti ucraini e la comunità internazionale.

RIVOLUZIONE VEDOVA – M9 MUSEO DEL ’900

Rivoluzione Vedova

Rivoluzione Vedova

Alvisi Kirimoto firma l’allestimento della grande mostra Rivoluzione Vedova in corso fino al 26 novembre 2023), ideata e progettata dalla Fondazione Emilio e Annabianca Vedova e coprodotta con M9-Museo del ’900 (Mestre, Venezia). In linea con la richiesta della curatrice Gabriella Belli, il percorso espositivo definisce tre ambiti distinti legati ai cicli di opere esposti, tra i fondamentali capolavori di Emilio Vedova, grazie a un segno deciso — una struttura centrale complessa che invade e divide la sala, orientando il visitatore.

MASSIMO MICHELUZZI – NEGOZIO OLIVETTI

Negozio Olivetti

Negozio Olivetti

Sabato 20 maggio 2023 il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano apre al pubblico, contestualmente alla XVIII Biennale di Architettura, apre la mostra Massimo Micheluzzi al Negozio Olivetti, nei locali dello storico showroom in piazza San Marco a Venezia – di proprietà di Assicurazioni Generali e affidato dal 2011 alla cura e alla gestione del FAI. L’esposizione si concluderà il 24 settembre, in concomitanza con la Italian Glass Week. La mostra, a cura di Cristina Beltrami, presenta una collezione di vasi eseguiti in opus sectile e mosaico in vetro soffiato, che Massimo Micheluzzi ha realizzato, a partire dal 2022, in un dialogo ideale con l’architettura del Negozio Olivetti progettato da Carlo Scarpa. Confronto che, per Micheluzzi, si gioca sull’essenza del linguaggio di Scarpa e sul profondo legame di entrambi con Venezia.

Negozio Olivetti, Piazza San Marco 101, Venezia

INSTALLAZIONE SITE SPECIFIC DI SBAGLIATO – FONDACO DEI TEDESCHI

Fondaco Radials

Fondaco Radials

In occasione della Biennale Architettura, Fondaco dei Tedeschi ha affidato al Collettivo Sbagliato – creato nel 2011 da tre architetti e designer romani – l’ideazione di RADIALS, un’installazione site specific nello storico fondaco cinquecentesco oggetto del restauro dell’architetto Rem Koolhaas, che verrà inaugurata il 18 maggio prossimo. Con RADIALS Sbagliato propone per il quarto piano e la loggia d’acqua dell’edificio due diverse declinazioni di una stessa idea artistica: creare “varchi” inaspettati all’interno dell’ordine rigido delle architetture e generare così interrogativi nell’osservatore su quanto sia labile e soggettiva la realtà in cui vive. Le cinque grandi arcate a tutto sesto, che chiudono il vasto portico sul Canal Grande, vengono riprodotte e moltiplicate, generando una prospettiva quasi infinita: una vertiginosa mise en abyme degli elementi architettonici della loggia disorienta lo spettatore, lo stupisce, stravolge la sua percezione dello spazio, riuscendo a fondere i confini tra finzione e realtà.

KENGO KUMA – PALAZZO FRANCHETTI

G005 GC Prostho Museum Research Center, Photo: modelli Kengo Kuma & Associates

G005 GC Prostho Museum Research Center, Photo: modelli Kengo Kuma & Associates

In occasione della 18a Mostra Internazionale d’Architettura, ACP Art Capital Partners – Palazzo Franchetti invita uno dei più innovativi ed apprezzati architetti nel panorama internazionale. Costruito su pali di legno, lo storico Palazzo Franchetti, sede di ACP, è la location ideale per ammirare la visione dell’architettura e della sostenibilità di Kengo Kuma. Sono circa 22 le maquette dell’archittetto giapponese qui esposte. Il modo in cui Kengo Kuma si pone verso materiali è un punto chiave della sua originalità. Nato a Yokohama nel 1954, l’architetto giapponese considera il mondo stesso un materiale e studia nel dettaglio ogni sito dei suoi progetti prima di fare schizzi, cercando di comprendere in maniera autentica i luoghi e di creare architetture che siano non solo in dialogo con l’ambiente, ma anche radicate nello spazio e nel tempo. Kuma ritiene che i materiali siano indissolubilmente legati al luogo. “Attraverso il materiale possiamo imparare a conoscere il luogo”,  afferma l’architetto, “ed avvicinarci alla sua specificità. Diventando amico dei materiali, ho potuto imparare le cose più importanti”.

LE MOSTRE A PALAZZO GRASSI E A PUNTA DELLA DOGANA

Gian Paolo Barbieri, Benedetta Barzini, with a Valentino Poncho and Coppola e Toppo Jewelry, 1969, Vogue © Condé Nast

Gian Paolo Barbieri, Benedetta Barzini, with a Valentino Poncho and Coppola e Toppo Jewelry, 1969, Vogue © Condé Nast

Chronorama a Palazzo Grassi pone in sequenza 400 immagini per illustrare il Novecento, dagli Anni Dieci ai Settanta, attraverso gli archivi di Condé Nast (in parte acquisiti da Pinault Collection): un ritratto sociale e culturale, tra moda, storia, architettura, design d’interni, con grandi protagonisti e volti comuni. Mentre, sempre Fondazione Pinault a Punta della Dogana propone Icônes: 80 lavori di trenta artisti, da fine Ottocento agli Anni Ottanta.

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

Scopri di più