Milano Arch Week 2023. 5 appuntamenti da non perdere
Un itinerario urbano con quattro fotografi; un giro nel quartiere di San Siro con uno dei massimi esperti di storia dell’architettura; e poi incontri, mostre e tavoli di lavoro: cinque iniziative chiave della settimana dell’architettura milanese
Dove finisce il centro? Dopo iniziano, di conseguenza, le cosiddette “aree marginali”? Come si vive nelle periferie? Quali urgenze le attraversano? E quali pratiche e insegnamenti si possono trarre da questi brani di città, così da estenderli al resto del tessuto urbano? È Around Peripheries il tema posto sotto la lente di ingrandimento da Comune di Milano, Politecnico di Milano e Triennale Milano in occasione della quinta edizione di Milano Arch Week. Con un format esteso nel tempo, infrangendo il limite settimanale (fino all’11 giugno), e diffuso in tutta la città, per il 2023 l’appuntamento è curato da Nina Bassoli (curatrice per Architettura, rigenerazione urbana, città di Triennale Milano), e da Matteo Ruta (docente del Politecnico di Milano); alla direzione artistica si conferma Stefano Boeri. Nell’arco dell’imminente secondo e ultimo weekend, Milano Arch Week si concentra soprattutto negli spazi di Triennale. Dal programma abbiamo tuttavia selezionato cinque fra le iniziative in arrivo, che testimoniano la presenza della kermesse anche oltre la cornice dell’edificio disegnato da Giovanni Muzio. In nome di quel confronto ampio e partecipato, avviato dalla preview sulle periferie dello scorso settembre.
Valentina Silvestrini
IL PUNTO SULLE CONDIZIONI DI LAVORO NEGLI STUDI DI ARCHITETTURA
Il tavolo di lavoro La condizione dei giovani collaboratori negli studi di architettura esula dall’orizzonte tematico scelto come fulcro di Milano Arch Week, le periferie appunto. Ma è altrettanto essenziale che il tema venga affrontato in questa cornice, perché la precarietà in cui si trovano a operare migliaia di giovani professionisti in Italia deve essere non solo portata alla ribalta oltre la cerchia degli addetti e in ogni occasione utile, ma anche affrontata e risolta. Ullarc – Unione lavoratrici e lavoratori in architettura, che ha preso parte alla prima occasione di dibattito pubblico promossa da Triennale Milano sulla questione, nel marzo scorso, coordina la nuova iniziativa: un confronto interdisciplinare tra esperienze internazionali, storia del lavoro e nuovi modelli operativi.
LUCI SU MILANO E LA FOTOGRAFIA DI ARCHITETTURA SECONDO SCENARIO
La fotografia e Milano costituiscono il trait d’union della produzione di Giovanni E. Galanello, Francesca Iovene, Filippo Romano e Federico Villa, i quattro fotografi coinvolti nell’iniziativa off Luci su Milano. Curata da Scenario, la piattaforma nata su impulso di Lucia Bosso e della stessa Iovene che dal 2021 sviluppa progetti fotografici inediti, si sostanzia in due fasi successive: un’esplorazione urbana con i fotografi (concentrata nell’area da Largo Isarco verso Calvairate e aperta al pubblico), seguita da una conversazione in Triennale per restituirne gli esiti. Una modalità che combina osservazione diretta e analisi a posteriori, promossa per concepire un racconto emotivo su Milano. E osservare, con sguardo rinnovato, luoghi quotidiani o sconosciuti.
L’ARCHITETTA SUDAFRICANA SUMAYYA VALLY DIALOGA CON JOSEPH GRIMA
È stata la più giovane architetta di sempre a ricevere l’incarico per il Serpentine Pavilion, nel 2021; ha diretto la prima edizione dell’Islamic Arts Biennale, recentemente conclusa all’Abdulaziz International Airport di Jeddah, in Arabia Saudita; è fra i progettisti africani scelti da Lesley Lokko per la mostra principale di The laboratory of future, in corso a Venezia. Ha da pochi giorni vinto il concorso per la progettazione di un nuovo ponte pedonale in Belgio. Sumayya Vally, fondatrice dello studio Counterspace con sede a Johannesburg, rientra senza dubbio fra le figure in ascesa nel panorama architettonico internazionale. Una progettista da tenere d’occhio, che non a caso è inclusa nella lista degli ospiti dell’immancabile serie di dialoghi di Milano Arch Week. Nel caso specifico sarà Joseph Grima a interrogarla su “cosa significhi ribaltare le gerarchie tra margini e centralità e su quale sia il ruolo della produzione culturale nell’agenda politica dell’architettura”.
ABITARE A SAN SIRO: UNA LEZIONE DI STORIA ITINERANTE
Non c’è solo lo stadio Meazza a San Siro, storico quartiere pubblico milanese teatro per l’Arch Week di un doppio appuntamento coordinato da DAStU e DABC – Politecnico di Milano. Il progetto intitolato Abitare a San Siro. Architetture tra storia e memoria racchiude al proprio interno una lezione di storia dell’architettura itinerante, guidata dal prof. Marco Biraghi (storico dell’architettura e professore ordinario del Politecnico di Milano), e la mostra 6000 case. Un secolo di edilizia pubblica a San Siro, a sua volta aperta fino al 30 giugno prossimo.
LA MOSTRA SU PASSATO, PRESENTE E FUTURO DELLA CITTÀ UCRAINA DI IRPIN
Irpin, Ukraine: Past, Present And Future, visitabile fino al 10 giugno in Triennale Milano, è la mostra dedicata alla città ucraina, poco distante da Kiev, che risulta distrutta per il 76% in seguito all’invasione militare russa. Il progetto espositivo è associato al tavolo di lavoro Reconstruction of the City: Case Studies and Guidelines, che pone a confronto esperienze di ricostruzione postbellica sia italiane che ucraine, ipotizzando un orizzonte di fine delle ostilità.
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