Al via l’EU Mies Awards 2024. La sfida per il premio dell’architettura contemporanea europea
Labics, Mario Cucinella Architects, Park Associati, Elastico FARM, C+S Architects, Studio Albori sono tra gli studi di architettura italiani in lizza per l’EU Mies Awards 2024. Sono 362 le opere nominate al più importante riconoscimento di architettura europeo, giunto alla 18esima edizione
Dal Museo d’Arte della Fondazione Luigi Rovati, opera recente di Mario Cucinella Architects a Milano, all’intervento di ristrutturazione e restauro di Palazzo dei Diamanti a Ferrara, portato a termine a febbraio 2023 dal team guidato da Labics; dalla Chiesa e complesso parrocchiale di San Giacomo Apostolo, ultimato dallo studio Miralles Tagliabue EMBT sempre a Ferrara, al progetto Threshold and Treasure con cui lo AMAA ha ridisegnato il volto di una galleria d’arte ad Arzignano (Vicenza): sono alcuni tra i tredici edifici, realizzati su suolo italiano, ufficialmente in corsa per l’EU Mies Awards 2024. Alla 18esima edizione del Premio di Architettura Contemporanea dell’Unione europea/Premi Mies van der Rohe concorrono complessivamente 362 opere, relative a 38 Paesi europei diversi. Questi i numeri emersi dalla prima fase di selezione dello storico riconoscimento biennale, istituto nel 1987 in seguito a un accordo tra il Parlamento europeo e il Comune di Barcellona.
13 edifici realizzati in Italia in lizza per l’EU Mies Awards 2024
Come di consueto, lo scenario che emerge dall’annuncio delle opere candidate è estremamente eterogeneo, con una significativa varietà a livello di tipologie edilizie (dal Munchmuseet di estudioHerreros a Oslo al Lonja Wetlands Wildlife Observatories and Visitor Centre, in Croazia), di dimensioni e di entità dell’investimento. Si conferma anche il mix tra studi affermati ‒ come David Chipperfield Architects, MVRDV, Grafton Architects, BIG – Bjarke Ingels Group, Dorte Mandrup A/S, Sou Fujimoto Architects, Aires Mateus e Associados, ANDRES JAQUE / OFFICE FOR POLITICAL INNOVATION, Alberto Campo Baeza e JKMM Architects (quest’ultimo con 3 candidature nella sola Finlandia) ‒ e le nuove leve del settore. Quello appena reso noto, del resto, è l’esito del lavoro svolto nel corso della primavera scorsa da decine di persone in tutta l’area presa in esame, ovvero dalle associazioni di architetti attive in Europa e dal network di esperti locali coinvolti nel processo di selezione. Minimo comune denominatore tra gli interventi nominati, oltre alla collocazione geografica, è il parametro temporale: si tratta infatti esclusivamente di realizzazioni completate tra aprile 2021 e maggio 2023. Spetterà ora ai sette membri della giuria ridurre drasticamente gli interventi in lizza a quota 40, identificando i più rilevanti. A gennaio 2024 si conosceranno le opere selezionate, oggetto di una successiva valutazione entro il mese seguente, quando saranno infine resi noti i finalisti di questa edizione. Per il vincitore sarà necessario attendere aprile, mentre a maggio il Padiglione Mies van der Rohe a Barcellona farà da cornice alla premiazione e all’EU Mies Award Open Day con conferenze, dibattiti e mostre. Presieduta dall’architetto, ricercatore e artista Frédéric Druot, la commissione (composta da Martin Braathen, Pippo Ciorra, Tinatin Gurgenidze, Adriana Krnáčová, Sala Makumbundu e Hrvoje Njiric) intraprenderà nei prossimi mesi un tour tra gli edifici finalisti: un’occasione per visionare le architetture e confrontarsi con progettisti, committenti e utenti finali.
La Spagna capofila europea per numerodi opere selezionate per l’EU Mies Awards 2024
Oltre ai quattro interventi già citati, a “rappresentare” l’architettura italiana contemporanea all’EU Mies Awards 2024 sono: Bivacco Fanton di DEMOGO studio di architettura, a Auronzo di Cadore; Luxottica Digital Factory di Park Associati, a Milano; l’hotel Camplus San Pietro di Roselli Architetti Associati, a Roma; Fieldhouse – Struttura per lo sport ai piedi del Monte Corno di MoDusArchitects, a Bolzano; Anonima Agricola di Captcha Architecture a Orbetello; la Casa di Legno e Paglia di Studio Albori a Laveno Mombello; le Torri residenziali a Cascina Merlata di C+S Architects, a Milano (con cui lo studio guidato dagli architetti Carlo Cappai e Maria Alessandra Segantini ha vinto la decima edizione del Premio Architetto/a italiano/a 2022, promosso dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori); la ristrutturazione di una dimora degli anni Settanta denominata The Hole with the House Around di Elastico Farm, a Cambiano. Infine, è stato realizzata a Torino, su commessa del Ministero della cultura dell’Albania, l’opera Kronikë në gur, con cui concorrono gli studi MATT ARCHITECT & ASSOCIATES ed Ergys Krisiko Studio. Già recentemente insigniti in Italia del riconoscimento riservato agli under 35 al Premio italiano di Architettura 2023, gli architetti italiani Alessandra Covini e Giovanni Bellotti (alla guida di Studio Ossidiana, con sede a Rotterdam) sono in corsa con l’Art Pavillion M., inaugurato nel 2022 ad Almere, nei Paesi Bassi. Uscendo dall’orbita nazionale, a “guidare” la classifica per numero di candidature è il terzetto formato da Spagna (29), Francia (26) e Germania (21). Chiudono la lista, a quota 1, Armenia, Malta e Tunisia.
Valentina Silvestrini
https://miesarch.com/
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