Restaurato e visitabile il Parlamento Subalpino di Torino, dove è nata la democrazia italiana

Un intervento di restauro conservativo ha valorizzato l’unica aula parlamentare rimasta integra in Europa tra quelle nate con le rivoluzioni dl 1848. Che ora si potrà visitare, per pochi giorni, in via straordinaria

L’Aula del Parlamento Subalpino di Torino, nell’ala seicentesca di Palazzo Carignano progettata da Guarino Guarini ed edificata fra il 1679 e il 1683, sarà aperta straordinariamente al pubblico per presentare gli interventi di restauro conservativo effettuati in quella che è considerata l’unica aula parlamentare rimasta integra in Europa tra quelle nate con le rivoluzioni del 1848. Il Parlamento Subalpino restaurato ha già ospitato, il 3 ottobre scorso, la quarantesima Conferenza Stato-Regioni alla presenza del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. 

La storia del Parlamento Subalpino

La sua chiusura nel 1860, fortunatamente senza essere smantellato, aveva accelerato la transizione verso la musealizzazione con il riconoscimento come Monumento nazionale nel 1898 per le sue valenze artistiche (il progetto è di Carlo Sada, 1809-1873) ma soprattutto per il valore storico e morale essendo stato, fra il 1848 e il 1860, la culla della democrazia parlamentare italiana.
Gli interventi di restauro sono stati realizzati su impulso della Regione Piemonte e grazie al contributo di Fondazione Compagnia di San Paolo dal Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale” (CCR) con la direzione di Massimiliano Caldera della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio di Torino.
Siamo in un luogo, se non proprio senza pari, con pochi eguali. Qui si incontrano tre vettori fondamentali. Il primo è architettonico, perché siamo nella manica guariniana di Palazzo Carignano, sito Unesco; il secondo è ovviamente storico: la Camera del Parlamento Subalpino nasce nel 1848, data angolare non solo per la storia d’Italia ma per la storia d’Europa. E infine il vettore politico, perché è qui che inizia a declinarsi la grammatica parlamentare del nostro Paese” spiega Ferruccio Martinotti, direttore del Museo Nazionale del Risorgimento.

Il restauro del Parlamento Subalpino

La realizzazione degli interventi di restauro ha impegnato oltre 15 professionisti del CCR di Venaria, coordinati da specialisti del Laboratorio tessuti, del Laboratorio Arredi lignei, e Laboratorio Metalli affiancati da studenti del Corso di Laurea Magistrale in Conservazione e Restauro dei beni Culturali dell’Università di Torino.
L’intervento di manutenzione straordinaria ha potuto avvalersi anche di alcune componenti innovative, come l’utilizzo di un drone per il rilievo dettagliato dello stato di conservazione dell’intera aula, e restituire una mappatura dello stato di conservazione anche di zone difficilmente accessibili che sarà fondamentale per i prossimi passaggi legati alla salvaguardia di questo importantissimo monumento nazionale” aggiunge Sara Abram, Segretario Generale del Centro Conservazione e Restauro.
Gli interventi più completi e recenti risalivano agli Anni Ottanta, anche se una campagna di conservazione era stata effettuata nel 2010-2011 in occasione delle manifestazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia. 

Cantiere di restauro del Parlamento Subalpino, Torino. Photo @ Silvano Pupella
Cantiere di restauro del Parlamento Subalpino, Torino. Photo @ Silvano Pupella

L’apertura straordinaria del Parlamento Subalpino

L’Aula è inserita all’interno del percorso di visita del Museo del Risorgimento, ma per salvaguardare il bene è normalmente previsto solo un affaccio dei visitatori da un soppalco. Nelle giornate di apertura straordinaria dal 6 all’8 ottobre (abitualmente la Camera Subalpina è accessibile solamente in occasione del 17 marzo, data di proclamazione dell’Unità nazionale), il pubblico avrà invece l’opportunità di entrare nell’Aula a piccoli gruppi (massimo 25 persone) e di seguire le spiegazioni di una guida del museo e di un restauratore che per circa 10 minuti racconteranno la storia di questo ambiente straordinario e dei lavori che sono stati realizzati.
Questo è un luogo simbolico che torna a vivere in un’occasione ufficiale e sostanziale così prestigiosa” ha dichiarato il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, che ha ricordato come tutto nasca dal fatto che Torino, dal 30 settembre al 3 ottobre, abbia ospitato la seconda edizione de “L’Italia delle Regioni”, il festival nazionale della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.

Dario Bragaglia

www.museorisorgimentotorino.it 

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Dario Bragaglia

Dario Bragaglia

Dario Bragaglia si è laureato con Gianni Rondolino in Storia e critica del cinema con una tesi sul rapporto fra Dashiell Hammett e Raymond Chandler e gli studios hollywoodiani. Dal 2000 al 2020 è stato Responsabile delle acquisizioni documentarie e…

Scopri di più