A Palermo in vendita il piano nobile di Palazzo Asmundo. Ma il proprietario lancia un appello
Per molto tempo è stato un polo museale da 70 mila visitatori all’anno, ma oggi il proprietario del piano nobile del palazzo settecentesco è costretto a vendere a causa dei costi di gestione insostenibili
È Pier Luigi Martorana Genuardi ad annunciare la messa in vendita del piano nobile di Palazzo Asmundo, edificio ultimato nel 1767 che affaccia proprio di fronte alla Cattedrale di Palermo, in corso Vittorio Emanuele. Dalle porcellane alle carte geografiche antiche e dai mattoni di censo alle collezioni d’armi e di monete, la residenza è stata per lungo tempo un polo museale da 70 mila visitatori all’anno ma oggi, a causa degli insostenibili costi di gestione e una “politica miope sul patrimonio culturale” – come racconta il proprietario – è costretta a chiudere le porte. L’annuncio è gestito dall’Italy Sotheby’s International Realty e il prezzo di vendita è di 5,4 milioni di euro per circa 1500 metri quadrati, di cui 600 affrescati e 200 corpi bassi, dove è anche ospitato il teatro dei pupi siciliani della famiglia Argento. Tuttavia, l’offerta non comprende le collezioni, a meno che un ipotetico acquirente non sia interessato all’attuale destinazione d’uso: “il sogno che non sono riuscito a mantenere potrebbe essere realizzato da un mecenate. Sarei felice di poter modificare la mia intenzione di vendita se ci fossero sponsor o acquirenti che mi garantissero la cogestione del bene ricevuto in eredità da mio padre”, continua Martorana Genuardi.
La storia del piano nobile di Palazzo Asmundo a Palermo
Le sale del palazzo conservano gli affreschi allegorici di Gioacchino Martorana (in pieno stile barocco) e sono state negli anni Settanta il set cinematografico del film Il viaggio di Vittorio De Sica, con Sophia Loren e Richard Burton. “Nel 2023 abbiamo avuto solo 6 mila visitatori. In tempi passati, durante l’anno, chiudevamo al pubblico solo per 3 mesi. Ultimamente abbiamo garantito l’apertura per appena 4 o 5 mesi. Ci sono da pagare i restauri e le manutenzioni che costano in media 3-4 mila euro al mese. Per motivi economici una parte consistente delle collezioni è stata alienata”, dichiara il proprietario. Infatti, negli ultimi 15 anni sono state cedute gran parte della collezione di carte geografiche e quella d’armi, oltre all’augustale di Federico II.
Caterina Angelucci
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