Helsinki lancia il concorso per il suo museo di architettura e design
Archiviata con un nulla di fatto l’esperienza del Guggenheim Helsinki, la capitale finlandese promuove un’operazione pubblico-privata per dotarsi di un nuovo museo dedicato all’architettura e al design da costruire entro il 2030. Il bando
Entra nel vivo uno dei concorsi di progettazione più attesi del 2024. Già annunciato a febbraio, il bando di gara per la realizzazione del nuovo polo museale nella città di Helsinki è stato ufficialmente pubblicato. L’operazione è l’esito di un imponente investimento (non solo) pubblico: a favore della Foundation for the Finnish Museum of Architecture and Design, ovvero il soggetto che si occuperà del progetto perseguendo l’obiettivo dell’apertura nel 2030, l’amministrazione locale e quella statale hanno messo a disposizione 120 milioni di euro, erogati in egual misura. Ulteriori 30 milioni di euro sono attesi da donatori privati, 20 dei quali sono già stati assicurati dalla Jane and Aatos Erkko Foundation. Una cordata pubblico-privato di tutto rispetto, dunque, pur di dotare la città di un nuovo museo dedicato all’architettura e design. Saranno proprio queste due discipline, infatti, a costituire il perno dell’offerta culturale della futura istituzione, che riunirà sotto un’unica cornice architettonica altrettante realtà fino a poco tempo fa autonome. Si tratta del Design Museum Helsinki (sorto nel 1873) e del Museum of Finnish Architecture (fondato nel 1952) che sono state fuse a gennaio 2024; i rispettivi staff sono stati confermati e, anzi, si punta a un incremento degli addetti nel prossimo futuro.
Il bando di gara per il nuovo museo di Helsinki
“La Finlandia ha una storia ricca e affascinante nel campo del design, profondamente radicata sia nella nostra identità nazionale che nella nostra cultura della vita”, ha dichiarato nel suo intervento Kaarina Gould, CEO Foundation for the Finnish Museum of Architecture and Design. “Questa cultura si esprime pienamente a Helsinki, ex capitale mondiale del design, dove la politica pubblica e l’impresa privata hanno lavorato insieme per costruire un’economia della conoscenza basata su attività innovativa e di alto valore che hanno al centro il pensiero progettuale”, ha aggiunto. E, verosimilmente, proprio la possibilità di incidere nel futuro di una destinazione la cui reputazione è da sempre legata anche all’innovazione in ambito progettuale contribuisce ad accrescere l’interesse verso il concorso, che prevede due fasi e l’annuncio dei risultati a settembre 2025. Più a stretto giro, intanto, il prossimo 24 aprile si terrà una sessione online nel corso della quale tutti gli interessati potranno approfondire gli aspetti salienti della competizione. A cominciare dall’analisi dell’area di intervento, localizzata nel quadrante meridionale della città, in un dismesso sito portuale. Si tratta quindi di operare sul lungomare cittadino, a distanza ridotta da alcuni punti di riferimento del tessuto urbano, tra cui due cattedrali e la vivace piazza del mercato. Il bando prevede la costruzione di un nuovo edificio di 10.050 mq (SLP), per un budget totale di circa 105 milioni di euro (con costi edificatori non superiori a 70 milioni di euro).
La collezione del futuro museo di architettura e design di Helsinki
Già dichiarato il ruolo del museo nel panorama culturale finlandese. La sua missione sarà “democratizzare gli strumenti del design” e per farlo, ha spiegato ancora Gould, “coinvolgerà il pubblico in attività ed esperienze che ampliano la comprensione del design come strumento che consente alle persone di partecipare attivamente”. Un luogo, in altre parole, dove ridurre le distanze e rendere inequivocabilmente noto a tutti il legame di ciascun individuo, in ogni singola fase della propria esistenza, con i temi del progetto. Legittimo quindi attendersi non una mera celebrazione del meglio dell’architettura e del design finlandese e nordico, ma un’offerta trasversale, con la funzione espositiva affiancata da ulteriori iniziative indirizzate non solo alla comunità residente. Supera quota 900mila il numero delle opere incluse nella collezione museale, tra cui oggetti, modelli, fotografie e documenti relativi al lavoro delle figure che hanno contribuito all’ascesa internazionale del design locale, come Aino e Alvar Aalto, Eero Aarnio, Maija Isola, Eliel ed Eero Saarinen, Paavo Tynell, e di brand come Marimekko, Nokia e Fiskars. Interessante e non scontato, infine, l’atteggiamento di apertura che emerge dalla dichiarazione di Mikko Aho, presidente della giuria del concorso e vicepresidente della Real Estate Company ADM (tra i promotori della competizione): “il concorso è una componente forte della tradizione dell’architettura finlandese che apre l’incarico a concept entusiasmanti di designer in qualsiasi fase della loro carriera, dai talenti sconosciuti ai nomi affermati”. Emergenti e big di tutto il mondo, insomma, equamente posti sullo stesso piano per realizzare la miglior “casa” possibile per l’architettura e il design Made in Finland.
Valentina Silvestrini
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