A Palermo nasce il Museo Giardino Santa Rosalia, nuovo polo culturale progettato da Mario Cucinella
Cucinella torna nella sua Palermo per progettare un nuovo polo culturale dalla forte connotazione ecologica, frutto della sinergia tra la Fondazione Sicilia – che ha commissionato il Museo Giardino come ampliamento dei propri spazi espositivi – e il Comune. Ispirandosi ai giardini dell’epoca normanna
Un luogo che evoca epoche passate, re-immaginando in chiave contemporanea gli splendori di quella che un tempo fu la “Conca d’oro” che fece innamorare della città prima gli Arabi e poi i Normanni; un luogo dal cuore verde e dall’attitudine esplicitamente culturale, frutto del recupero e della riqualificazione di un’area occupata da un edificio abbandonato e degradato e che presto diventerà un nuovo polo che cittadini e visitatori potranno attraversare e vivere. Si presenta così il progetto del futuro Museo Giardino Santa Rosalia a Palermo, iniziativa della Fondazione Sicilia che, dopo avere acquisito l’immobile, ne ha commissionato la riqualificazione a MCA – Mario Cucinella Architects, grazie all’approvazione da parte del Comune della variante urbanistica in deroga al Piano regolatore. Il nuovo museo-giardino assolverà tante “funzioni”: rappresenterà un ampliamento della superficie espositiva di Palazzo Branciforte – sede di Fondazione Sicilia, situata in Via Bara all’Olivella, nel cuore del centro storico della città –, e allo stesso tempo risolverà il nodo urbano della zona retrostante il palazzo, ovvero Piazza Guzzetta, oggi contraddistinta dalla presenza di una vecchia struttura che verrà demolita per rigenerare l’intera area. “Il progetto intende arricchire il centro storico di Palermo con un segno contemporaneo di rigenerazione urbana, rispettoso dell’identità culturale e architettonica della città”, sottolinea Mario Cucinella (Palermo, 1960), che firmerà il Padiglione Italia a Expo 2025 Osaka. “Una teca trasparente, aperta alla comunità e in dialogo con il quartiere circostante, sormontata da un giardino pensile ispirato a quelli arabo-normanni: il nuovo Museo Giardino Santa Rosalia non è solo concepito come uno spazio espositivo, pensato per migliorare la fruizione dei beni e delle attività museali, ma anche come luogo di incontro e accoglienza dove sperimentare nuove modalità di relazione tra istituzione culturale e cittadini”. Come ha affermato l’architetto durante la conferenza stampa di presentazione del progetto tenutasi a Palazzo Branciforte, il Museo Giardino verrà realizzato nell’arco di poco più di un anno.
Il Museo Giardino Santa Rosalia a Palermo progettato da Mario Cucinella
“Una teca trasparente”, così Cucinella definisce il nuovo Museo Giardino, che si contraddistinguerà per l’essenzialità di forme e materiali: “i fronti del nuovo corpo edilizio”, si legge nel progetto, “sono trattati come semplici paramenti murari trasparenti, essenziali e compatti, che riprendono gli allineamenti delle vecchie facciate presenti nell’originaria trama urbana di Palermo, garantendo un armonioso inserimento del nuovo volume all’interno del tessuto consolidato del centro storico”. La nuova struttura, che occuperà un’area di 700 metri quadrati, quindi non vuole impattare sul tessuto urbano, ma integrarsi in esso non solo dal punto di vista architettonico ma anche “sociale”: integrarsi cioè nella quotidianità di chi vive nel quartiere e lo attraversa, fungendo da piazza, luogo di ritrovo e contemporaneo “sollazzo” di ispirazione normanna – i “sollazzi” erano le dimore circondate da giardini in cui si rifugiavano gli imperatori normanni per immergersi in momenti di piacere e delizia –, o anche “salotto verde”, come quelli del Settecento e dell’Ottocento. A queste identità architettoniche se ne accosta una dalla connotazione fortemente culturale, alla quale si deve il nome della nuova struttura: Santa Rosalia, Patrona della città di cui quest’anno ricorre il 400esimo anniversario dal rinvenimento delle spoglie. Alla “Santuzza”, tra l’altro, sono dedicate due mostre attualmente in corso nelle due sedi di Fondazione Sicilia: Rosalia 400 a Palazzo Branciforte e Le estasi di Rosalia a Villa Zito. Sempre a Santa Rosalia è intitolato lo storico Monte dei Pegni della città, custodito proprio all’interno di Palazzo Branciforte.
Il Museo Giardino Santa Rosalia a Palermo progettato da Mario Cucinella. La struttura
Il Museo Giardino è formato da due piani fuori terra (uno di questi è la terrazza panoramica) e un piano interrato. Il piano 1 si sviluppa al centro e rappresenta la prosecuzione del percorso espositivo di Palazzo Branciforte; è protetto da alberi e arbusti che danno vita a un giardino dove, al suo interno, sorge un piccolo teatro. La copertura dell’edificio ospita un’area ristoro per i visitatori, che si presta inoltre come spazio lounge e terrazza per eventi pubblici. Anche il piano interrato sarà adibito a spazio museale; i vari livelli saranno collegati e integrati tra loro attraverso forme ellittiche e una scala elicoidale (quest’ultima collocata tra il piano 1 e il piano interrato), mentre Palazzo Branciforte e la nuova struttura saranno collegate da una passerella realizzata in acciaio e legno. Il “clou” del Museo Giardino è rappresentato dalla presenza dell’area verde, concepita come una oasi urbana che ospiterà piante e alberi da frutto tipici del territorio, oggetto da parte del team di MCA di uno studio sulla “città verde”: “queste tracce storiche sono state la guida per la progettazione della copertura pensile del nuovo edificio museale: oggi la zona circostante il Palazzo Branciforte è densamente costruita, ma proprio per questo l’intervento può diventare la matrice generante di un corridoio ecologico che la connetta con le altre aree verdi della città”.
Il Museo Giardino Santa Rosalia. La visione di Fondazione Sicilia
“Oggi è un giorno importante per la città di Palermo: grazie alla decisione della Giunta e del Consiglio comunale nascerà nel centro storico un nuovo spazio espositivo”, dichiara il presidente della Fondazione Sicilia Raffaele Bonsignore. “Si tratta della prima delibera comunale che, nel riconoscere la pubblica utilità di un’opera che verrà realizzata dalla Fondazione Sicilia, concede la possibilità a un privato di intervenire nel centro storico di Palermo in deroga al piano regolatore. Un’operazione che, oltre a rigenerare e riqualificare un quartiere, ha un forte valore simbolico: verde, cultura, sostenibilità sostituiscono finalmente cemento e degrado”. Una sinergia tra pubblico e privato di cui godrà dei frutti l’intera città, come sottolinea anche il sindaco di Palermo Roberto Lagalla: “è importante per noi sposare il nuovo polo museale, progettato dallo studio Mario Cucinella Architects, perché propone di arricchire il centro storico di Palermo con un segno contemporaneo di rigenerazione urbana. Siamo riusciti a concretizzare un nuovo proficuo rapporto tra pubblico e privato. Ringraziamo il presidente della Fondazione, Raffaele Bonsignore, e il Consiglio di amministrazione per aver inaugurato una nuova stagione urbanistica di altissimo livello architettonico. Il progetto di MCA, infatti, è un gioiello di architettura contemporanea sensibile alle identità culturali e urbanistiche della città”.
Desirée Maida
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