Architettura e urbanistica di Borgo Egnazia in Puglia, il resort che ospiterà il G7
Una ricognizione alla scoperta degli spazi, dove lo stile contemporaneo incontra l'architettura vernacolare pugliese, che tra pochi giorni accoglieranno i leader del mondo per il vertice internazionale
A due passi da Savelletri, tra la campagna pugliese e il mare, Borgo Egnazia si prepara a rivestire un ruolo di primo piano sul palcoscenico internazionale come sede dell’appuntamento principale del prossimo G7 che si terrà dal 13 al 15 giugno 2024. L’evento vedrà la partecipazione dei Capi di Stato e di Governo dei sette Stati membri, oltre al Presidente del Consiglio Europeo e alla Presidente della Commissione Europea in rappresentanza dell’Unione Europea.
Le immagini scattate da Artribune mostrano come ogni dettaglio del complesso, progettato dall’artista e scenografo Pino Brescia e costruito su un terreno che un tempo si pensava destinato a un aeroporto militare, sia stato pensato per evocare la tradizione locale, dalla scelta dei materiali costruttivi come il tufo fino alla configurazione degli spazi e alla trasformazione delle caditoie delle masserie fortificate in elementi luminosi. La struttura celebra i quattro elementi naturali — terra, acqua, aria, fuoco — attraverso un percorso sensoriale che inizia dall’arco simbolico dell’aria e si conclude nelle acque delle sue piscine.
Il progetto architettonico di Borgo Egnazia
Con un’estensione complessiva di 16 ettari, la struttura ricettiva introduce nella campagna brindisina una pluralità di forme, volumi e funzioni. Realizzato nell’arco di un quinquennio, a meno di due chilometri dal mare, il complesso non si limita all’evocazione delle memorie formali locali e all’utilizzo di materiali e finiture riconducibili alla tradizione architettonica pugliese: anche attraverso la composizione dei suoi stessi volumi punta infatti a rievocare la dimensione abitativa tipica del territorio. Il risultato è un impianto urbano scandito da tre aree ricettive autonome, che risultano tuttavia interconnesse dalle zone pubbliche all’aperto e dagli spazi riservati ai servizi comuni. All’interno della Corte, gli ospiti possono soggiornare nelle camere delle categorie La Corte Bella, La Corte Splendida e La Corte Magnifica. In questa zona si trovano il ristorante gourmet Due Camini, il Bar del Portico, Vair Spa e la suite La Egnazia. Non manca neppure la piazza nel cosiddetto Borgo, la porzione di Borgo Egnazia in cui più intensa è la volontà di richiamare ritmi, peculiarità spaziali e sapori dei borghi pugliesi, come testimoniano la presenza della trattoria Mia Cucina e del ristorante La Frasca e le dotazioni delle oltre novanta sistemazioni a disposizione degli ospiti. Eterogenee per dimensioni (fino a raggiungere anche i 500 mq) sono le Ville, che possono essere dotate anche di giardini e piscine private. Tra le qualità valoriali di Borgo Egnazia, che enfatizzano l’artigianalità e la tradizione del luogo, c’è anche Bottega Egnazia, creata da Camilla Vender, dove è possibile cogliere ispirazioni legate alla cultura e al lifestyle territoriale.
Gli interni: lusso e tradizione contadina
L’omaggio all’architettura tradizionale pugliese prosegue all’interno della struttura, dove dominano i colori chiari (il bianco ottico dell’intonaco, il crema del tufo a vista e dei tessuti, il beige del legno) e dove il lusso è controbilanciato dalla presenza di una serie di rimandi alla vocazione agricola della Valle d’Itria. A rinforzare l’idea di una sorta di “masseria ideale”, apprezzata in particolare dalla clientela internazionale, concorrono anche le diverse esperienze offerte agli ospiti, dalle lezioni di cucina incentrate sui piatti tipici o su ricette antiche o dimenticate alle visite guidate alla scoperta del ricco retaggio culturale della regione.
Alessia Caliendo
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati