In vista del Giubileo 2025 a che punto siamo con le riqualificazioni delle piazze di Roma?
Tra interventi al via, cantieri attivi e qualche percorso in salita, una prima panoramica dei lavori in corso nelle piazze, estesa ad alcune arterie cittadine e agli spazi pubblici verdi
Riuscirà Roma a imprimere al proprio tessuto urbano l’auspicato rinnovamento, dotandosi di una nuova identità sul fronte architettonico e infrastrutturale per effetto del Giubileo 2025? In campo sembrano esserci tutte le energie necessarie per non fallire: le risorse economiche, certo, ma anche la volontà politica e il pensiero progettuale. Di contro agiscono la “dittatura del tempo”, con il conto alla rovescia per l’avvio delle celebrazioni – mancano quasi 200 giorni dall’apertura della Porta Santa, in programma il 24 dicembre prossimo –, i grovigli burocratici, l’ovvia necessità di garantire alla città il suo quotidiano funzionamento tra cantieri da allestire e lavori da gestire. Sono quindi suonate poco rassicuranti alcune recenti parole del sindaco RobertoGualtieri, che sul finire del mese di aprile, fotografando la situazione, fissava nella quota del 27% il numero delle opere giunte già al termine o in corso in quel momento.
Lo stato dell’arte dei cantieri romani per il Giubileo 2025
A qualche settimana dall’intervista all’assessora OrnellaSegnalini, vogliamo tornare sul tema Giubileo 2025, proseguendo il monitoraggio sulle trasformazioni urbane in corso di Roma. Sotto la lente d’ingrandimento abbiamo provato a collocare piazze, ponti, strade, marciapiedi e spazi pubblici all’aperto, ovvero il capitolo più rilevante dell’intera operazione di riqualificazione in progress. Una materia d’indagine di conseguenza enorme e articolata: tanti sono infatti i soggetti e le amministrazioni coinvolti nelle opere destinate a incidere nell’aspetto e nella funzionalità dei luoghi chiamati ad accogliere i pellegrini in arrivo nella Capitale. Gli stessi che durante e dopo l’evento dovranno rispondere alle necessità della comunità residente, magari attraverso nuove modalità di concepire, condividere e valorizzare lo spazio pubblico.
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Piazza del Risorgimento in cerca di identità
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Fermento nel quartiere Prati
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Piazza San Giovanni a quasi due mesi dall’avvio del cantiere giubilare
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Procede nei tempi il cantiere (con sottovia) di Piazza Pia e via della Conciliazione
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E il nodo urbano attorno a Roma Termini?
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Un corollario di opere diffuse per rinnovare lo spazio pubblico romano
Proviamo dunque a fare il punto, a partire da un quadrante di Roma che gravita attorno alla Città del Vaticano. Il 2 maggio scorso è stata avviata la cantierizzazione in Piazza del Risorgimento, con le conseguenti modifiche al trasporto pubblico: i lavori partiranno a breve, assicurano da Società Giubileo 2025, che garantisce l’agibilità dell’area in tempo per l’appuntamento religioso. Restano al momento non noti alcuni aspetti del progetto (per il quale l’equipe formata dagli studi IT’S e Net è stata incaricata della redazione del Piano di fattibilità tecnica economica), che inizialmente prevedeva la realizzazione di un parcheggio interrato con oltre 280 posti auto, la risistemazione della disciplina del traffico veicolare, il rifacimento stradale, dei percorsi pedonali, dei marciapiedi e delle aree verdi. Date le dimensioni (circa 18mila mq) e la strategica posizione dell’area in questione, elevato è l’interesse per il futuro assetto di questo luogo, del quale doverosamente torneremo a occuparci. Tra l’altro, a conferirgli l’attuale impronta hanno contribuito i lavori promossi in occasione del Giubileo 2000, a conferma dell’impatto che da sempre questo tipo di evento genera in termini di processi di cambiamento urbano. La piazza manterrà il suo “caratterecomposito”, esito della compresenza tra più funzioni (è anche un “nodo” per il trasporto pubblico) e frammenti di diversa natura?
Proprio nel quartierePrati, sono intanto in chiusura i lavori di riqualificazione delle strade municipali. Sono inclusi nel vasto intervento comunale dedicato alle pavimentazioni: coordinato dall’assessorato ai Lavori Pubblici di Roma Capitale, prevede un finanziamento di circa 31 milioni di euro per complessivi 14 km di strade e vicoli. “Siamo quasi al 60% degli 800 km di viabilità primaria su cui avevamo promesso di intervenire, riqualificando le arterie in profondità e in notturna, per diminuire il più possibile l’impatto sul traffico. Non vogliamo però tralasciare i lavori sulle vie secondarie”, ha affermato il sindaco nel corso di un recente sopralluogo in Prati. In via Terenzio, via Boezio, via Ovidio, via Orazio e via Cicerone è stato risistemato il manto stradale in asfalto; in Via Boezio (tra Via Tacito e Via Virgilio) i sampietrini saranno sostituiti con l’asfalto, in coerenza con il resto della zona e con l’intento di migliorare l’acustica. I blocchetti recuperati saranno quindi utilizzati nel rivestimento di un’altra strada cittadina (ad aprile, ad esempio, all’Aventino si è proceduto con il primo intervento di switch asfalto/sampietrini, attraverso il riposizionamento dei 50mila rimossi in via della Piramide Cestia). Sono inoltre in corso gli (altrettanto) importanti lavori di riqualificazione pedonale di via Ottaviano (che connette la metro Stazione Ottaviano, sulla linea A, con piazza Risorgimento). Società Giubileo 2025 stima per l’autunno 2024 la loro ultimazione.
Spetta sempre a Roma Capitale, attraverso il Dipartimento CSIMU, uno dei cantieri giubilari di maggiore interesse: quello finalizzato alla riqualificazione del piazzale antistante alla Basilica di San Giovanni in Laterano. Avviato lo scorso 3 aprile, risulta al momento in linea con il cronoprogramma: dopo la definizione dei percorsi pedonali, le indagini archeologiche e le procedure B.O.B., lo sguardo si rivolge ora alle lavorazioni previste dal progetto messo a punto dallo studio di architettura e ingegneria OneWorks, che si è aggiudicato la procedura di gara gestita dalla Società Giubileo 2025. L’importo complessivo per il rifacimento dell’area (18mila metri quadrati) è pari a 15 milioni di euro. “Reimmaginare piazza San Giovanni in Laterano è stato un privilegio e un’emozione”, ha dichiarato LeonardoCavalli, co-fondatore e managing partner di One Works. “Gli spazi aperti, le piazze, sono l’essenza della dimensione pubblica delle città e San Giovanni, con il suo carico religioso e civile, è uno dei massimi esempi di inclusività e condivisione”. L’approccio adottato da One Works combina la volontà di conservare e valorizzare il passato di questo storico luogo con l’urgenza di rispondere alle esigenze del nostro tempo in termini di efficienza energetica, sostenibilità, sicurezza. Come noto, al termine di lavori (atteso anch’esso per l’avvio delle celebrazioni) a caratterizzare il piazzale sarà una pavimentazione in pietre tradizionali romane (sanpietrino, basaltina e travertino), dichiaratamente ispirata all’arte cosmatesca che già qualifica gli interni. Per ridurre l’effetto isola di calore e favorire la gestione delle acque meteoriche, le porzioni rivestite saranno intervallate da aree di vegetazione bassa. Impianti illuminotecnici a basso consumo energetico accompagneranno le fontane. “I riferimenti al disegno dei pavimenti della Basilica da un lato e l’incremento delle superfici permeabili e a verde dall’altro sottolineano la grande capacità di accoglienza, civile e religiosa, della piazza”, ha aggiunto Cavalli.
“Da ponte Sant’Angelo fino a piazza del Risorgimento sarà una passeggiata bellissima che potremmo fare a partire dall’8 dicembre. I lavori giubilari ci stanno dando la grandissima opportunità di rendere Roma più accogliente per i pellegrini e soprattutto per gli abitanti, che sono i destinatari finali delle opere. È un lavoro fatto in sinergia che mette a sistema le competenze di più soggetti”, ha recentemente dichiarato l’assessora Ornella Segnalini, commentando l’avanzamento del cantiere di PiazzaPia (oltre il 40%), altrimenti noto come il “cantiere capofila” dell’Anno Santo. Finanziata con 79,5 milioni di euro e realizzata da Anas (società del Polo Infrastrutture del Gruppo FS Italiane), quest’opera procede nei tempi ed è attesa proprio per l’8 dicembre 2024. Avviati nell’agosto 2023, i lavori porteranno allo sviluppo di una vasta area pedonale, estesa a via della Conciliazione, a sua volta al centro di restyling. “Stiamo realizzando un’opera enorme in tempi record. Non si tratta solo di un sottopasso ma di un’opera idraulica molto importante”, ha chiarito il sindaco Gualtieri: per liberare dalle auto e rendere pienamente pedonale la zona a ridosso di San Pietro è infatti necessario far confluire due collettori fognari in un unico grande collettore scatolare, così da liberare il tracciato del nuovo sottovia.
Partito a ottobre 2023, l’intervento da 18 milioni di euro (finanziati dal Mit) su Piazza dei Cinquecento è esito del concorso di progettazione di FS Sistemi Urbani (società capofila del Polo Urbano del Gruppo FS Italiane) vinto dagli studi TVK e IT’S; il soggetto attuatore, in questo caso, è Anas, che punta a concludere il primo lotto funzionale in tempo per l’appuntamento giubilare. In attesa di dettagli circa l’avanzamento dei lavori, resta indiscutibile il rilievo della vicenda architettonica e la primaria importanza di questo nodo urbano. Stiamo del resto parlando del “biglietto da visita” di Roma per tutti i visitatori in transito nella stazione Termini, un luogo che da anni ambisce a un legittimo rilancio. Grazie alla spinta giubilare, potrebbe finalmente acquisire l’accezione di autentica piazza pubblica, contribuendo al rinnovamento dell’immagine della città, in un’ottica di ritrovata connessione con le emergenze, storiche e architettoniche, situate nelle sue immediate vicinanze. Non a caso, anche le aree adiacenti Piazza dei Cinquecento e piazza della Repubblica rientrano nei piani giubilari.
Un capitolo a parte meritano quindi le opere legate allo spazio pubblico di cui Giubileo 2025 è soggetto attuatore, diffuse anche oltre il perimetro del centro città. Come la Passeggiata del Gelsomino: la futura connessione pedonale (in parte sopraelevata) tra la Stazione Ferroviaria San Pietro e la Basilica di San Pietro dovrebbe essere completata a inizio 2025. Proprio a giugno 2024 è atteso l’avvio del cantiere per la riqualificazione del Mercato Piazza Unità (tra via dei Gracchi e via Cola di Rienzo), a sua volta in chiusura a metà 2025. Sono poi 27 e riguardano vari municipi capitolini gli interventi già in corso per il recupero dei sagrati delle chiese di periferia. Aprendo, infine, un varco su cosa sta avvenendo nelle aree verdi a uso pubblico all’interno della città (e oltre i suoi confini) emergono i lavori per la riqualificazione delle banchine del fiume Tevere (sulla sponda destra: da Ponte Regina Margherita a Ponte Cestio all’isola Tiberina per 3,5 km; sulla sponda sinistra, da Ponte Cavour a Ponte Garibaldi per 2,4 km). Obiettivo autunno 2024 per il completamento del recupero del Parco Shuster (presso la Basilica maggiore di San Paolo fuori le mura) e per gli interventi lungo i Cammini dei pellegrini, che saranno dotati di nuova segnaletica, punti ristori e specifiche dotazioni.
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Piazza del Risorgimento in cerca di identità
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Fermento nel quartiere Prati
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Piazza San Giovanni a quasi due mesi dall’avvio del cantiere giubilare
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Procede nei tempi il cantiere (con sottovia) di Piazza Pia e via della Conciliazione
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E il nodo urbano attorno a Roma Termini?
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Un corollario di opere diffuse per rinnovare lo spazio pubblico romano
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Valentina Silvestrini
Dal 2016 coordina la sezione architettura di Artribune, piattaforma per la quale scrive da giugno 2012, occupandosi anche della scena culturale fiorentina. È cocuratrice della newsletter "Render". Ha studiato architettura all’Università La Sapienza di Roma, città in cui ha conseguito…