A Senigallia un’intera nottata tra architettura, arte e design. La nuova edizione di Demanio Marittimo KM-278
Dalle 6 della sera alle 6 del mattino, il festival multidisciplinare dedicato alla dimensione adriatica torna a parlare delle grandi questioni contemporanee con le voci di chi le affronta dal punto di vista del progetto, del paesaggio, della tecnologia e dell’arte
Nelle Marche ogni estate da quattordici anni la spiaggia di Marzocca di Senigallia diventa per una sola notte teatro di scambi e contaminazioni culturali. Dall’arte, all’architettura e al design il festival Demanio Marittimo KM-278 offre 12 ore ininterrotte di talk, mostre, installazioni di design e maratone video sulle grandi questioni contemporanee, grazie alla partecipazione delle voci più autorevoli delle “molte forme di appartenenza al nostro tempo e al nostro spazio”. L’appuntamento di quest’anno è per il 19 luglio 2024, insieme ai curatori Cristiana Colli e Pippo Ciorra e un omaggio al fotografo Guido Guidi.
Demanio Marittimo KM-278. Il tema della 14esima edizione
È Rovine&Ripari il tema della 14esima edizione del festival che porta gli esempi più virtuosi della cultura contemporanea nella spiaggia di una piccola frazione in provincia di Ancona. La produzione accelerata di rovine causate da guerre e catastrofi e la velocità con cui è concepito il tempo nella cultura occidentale sono associate al bisogno di trovare forme alternative di protezione per comunità e individui sempre più fragili e di immaginare nuove modalità di riparo per le creature, le cose e i patrimoni identitari e intendere le comunità come architravi di coabitazione e cittadinanza.
Demanio Marittimo KM-278 tra architettura e spazio pubblico
L’architettura che accoglie il festival è il risultato di un concorso tra gli studenti della SAAD, la Scuola di Architettura e Design dell’Università di Camerino, che ha premiato il progetto OLTRE, di Fatijon Ademaj, Michele Forti, Qendron Mema, Gloria Seri ed Elisa Valori. Si susseguiranno numerosi autori, da Gustav Düsing, che racconterà il progetto lo Study Center dell’ateneo di Braunschweig che gli è valso (insieme a Max Hacke) il celebre Mies van der Rohe Award, a Pietro Martino e Federico Pizzi dello studiopizzi, vincitore a sua volta del Premio Italiano di Architettura MAXXI_Triennale, che per l’occasione presenterà la sua Cantina Ceresé, mentre la direttrice del MAXXI Architettura Lorenza Baroncelli presenterà il gruppo Grazzini, Tonazzini, Colombo, autori dell’installazione Quintessenza e insigniti del Premio Italiano Giovani 2024. Infine, lo studio newyorchese Lot-Ek (Ada Tolla e Giuseppe Lignano), oltre a presentare il proprio lavoro, offrirà al pubblico l’anteprima di un film dedicato alla loro attività.
Demanio Marittimo KM-278 tra mostre, installazioni e public design
Quest’anno il Maestro del Territorio omaggia il fotografo Guido Guidi, protagonista per fine anno di una grande retrospettiva al MAXXI di Roma, che dialogherà nella sera del 19 luglio con i curatori della mostra Simona Antonacci, curatrice di fotografia del MAXXI, Carlo Birrozzi, direttore dell’Istituto Centrale del catalogo e la documentazione, e Margherita Guccione, direttore scientifico Grande MAXXI. Alix Boillot, invece, borsista di Villa Medici, sarà presente con l’opera “percussionistica” Grace, mentre il collettivo ferrarese HPO con l’installazione-tavolo da ping pong TTT, realizzata per la mostra Sculture nella Città 1971/2024 a Pesaro, mentre il collettivo toscano Lemonot proporrà Talamo, realizzato dall’azienda marchigiana Noctis e prodotto da BASE per l’ultima Design Week milanese. Sarà, infine, al centro della programmazione anche l’anniversario dei 150 anni dalla nascita di Guglielmo Marconi, con i contributi del filosofo della tecnologia Cosimo Accoto insieme al giornalista Andrea Borgnino e un’installazione concepita dall’artista Giovanni Gaggia.
Caterina Angelucci
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