Viaggio nella Rioja Álavesa in Spagna, dove le cantine vinicole sono progettate da super architetti

La piccola regione spagnola nei Paesi Baschi vanta un'architettura d'avanguardia legata all'economia del vino. Ecco le cantine da non perdere per chi passa da lì

La Rioja non è più soltanto una destinazione per winelovers ma è ormai entrata stabilmente nei taccuini degli appassionati di architettura. Nella Rioja Álavesa – una piccola regione spagnola di soli 300 chilometri quadrati stretta fra il fiume Ebro a sud e l’imponente catena della Sierra Cantabrica o Sierra de Toloño a nord – hanno lasciato la loro firma archistar del calibro di Frank O. Gehry, Santiago Calatrava, Philippe Mazières, Iñaki Aspiazu, Aurelio Ibarrondo, Zaha Hadid.  
La Rioja Álavesa è un territorio paesaggisticamente ancora molto integro, con una popolazione di soli 12mila abitanti sparsi in una ventina di villaggi, dove la viticoltura è praticata dai tempi della dominazione romana e in cui sono presenti ben 400 aziende vinicole. La cultura del vino permea ogni cosa e qui si sono installati o hanno radici i colossi dell’enologia spagnola. Aziende in grado di commissionare ad alcuni degli architetti più famosi del mondo i progetti di costruzione, ristrutturazione o ampliamento delle loro sedi. Oltre alle cantine più note, dove sono intervenuti nomi famosi dell’architettura, meritano comunque la sosta molte altre cantine che propongono architetture interessanti sia, nelle parti esterne sia nell’interior design. Citiamo, fra le altre, la Bodegas Luis Cañas, la Bodegas Ostatu, Altos de Rioja e la Bodegas Lozano. Nasce così un itinerario che al piacere delle degustazioni in cantina (siamo nel regno dell’uva rossa Tempranillo che dà vita ad importanti e strutturati vini rossi) unisce la sorpresa di scoprire moderne cattedrali dedicate al vino, hotel di design e – a chiudere il cerchio di una bellezza millenaria – anche un capolavoro dell’arte romanico-gotica come il portico policromo della chiesa di Santa Maria de los Reyes a Laguardia. 
 
Dario Bragaglia 

Spagna, Rioja Álavesa. Hotel Marques de Riscal
Spagna, Rioja Álavesa. Hotel Marques de Riscal

Marqués de Riscal 

La Città del vino del Marqués de Riscal offre l’opportunità di esplorare la storia di un’azienda vinicola iniziata nel 1858 e che continua ai giorni nostri con la presenza commerciale in 110 paesi del mondo. Nel 1862, qui venne imbottigliato per la prima volta un vino della Rioja: nell’area storica si visitano la Original Bodega costruita in mattoni nel 1860 dall’architetto Ricardo Belsola, dove vengono conservate le annate più vecchie; e il primo ampliamento del 1883 edificato nello stile delle cantine di Bordeaux. La scelta di una cesura con lo stile architettonico tradizionale è stata fatta all’inizio del millennio commissionando a Frank O. Gehry (Toronto, 1929) un hotel per ospitare i molti visitatori della Città del vino e della regione circostante. L’inconfondibile edificio dell’architetto canadese, ora un Luxury Collection Hotel del marchio Marriot International, non passa inosservato e si staglia in posizione leggermente rilevata fra i vigneti, le cantine storiche e il villaggio medievale di Elsiego. I pannelli in titanio e acciaio, marchio di fabbrica di Gehry, ricoprono un edificio che ospita 61 camere e 10 suites, una diversa dall’altra, e unite da una spettacolare passerella vetrata. 

Marqués de Riscal, C/Torrea, Elciego (Álava) 

Spagna, Rioja Álavesa. Bodegas Ysios. Photo Dario Bragaglia
Spagna, Rioja Álavesa. Bodegas Ysios. Photo Dario Bragaglia

Bodegas Ysios 

La cantina progettata da Santiago Calatrava (Benimámet, 1951) e costruita fra il 1998 e il 2001 si fonde armonicamente nei vigneti della Rioja Álavesa, non lontano da Laguardia, al cospetto delle alte pareti calcaree della Sierra Cantabrica (Sierra de Toloño). La lunga facciata in legno caratterizzata da un tetto ondulato si riflette nelle vasche d’acqua in ceramica bianca che impreziosiscono l’edificio sul lato meridionale. Al centro, il tetto sporge sopra il centro visitatori, concepito come un balcone che si affaccia sulla cantina e sui vigneti. La lunga e semplice pianta rettangolare, disposta lungo l’asse est-ovest, è stata progettata per assecondare il processo di vinificazione. Il nome della cantina, Ysios, è un omaggio a Iside e Osiride, divinità che nella mitologia egizia erano legate alla coltivazione della vite. 

Ysios, Camino de La Hoya, Lagaurdia (Álava) 

Spagna, Rioja Álavesa. Viña Real
Spagna, Rioja Álavesa. Viña Real

Viña Real 

Viña Real è un marchio storico, lanciato negli Anni Venti del Novecento, del gruppo C.V.N.E. (Compañía Vinícola del Norte de España), pioniere nella produzione di vini invecchiati in botti di rovere nella regione della Rioja Álavesa. All’inizio del nuovo millennio si decise di concentrare tutta la produzione e l’invecchiamento in una nuova cantina da costruire sul Cerro Real, non lontano da Laguardia. Nel 2004 l’impressionante struttura circolare a forma di tino progettata dall’architetto bordolese Philippe Mazières, specializzato nella costruzione di cantine, viene inaugurata dal re di Spagna Juan Carlos. Qui tutte le dimensioni sembrano quelle di una cattedrale laica piuttosto che di un’azienda vinicola, ma nella progettazione l’insieme è stato pensato per assecondare il processo di vinificazione tramite gravità con l’obiettivo di preservare al meglio la qualità delle uve. All’interno della roccia della collina sono state ricavate due enormi gallerie per ospitare le botti destinate all’invecchiamento dei vini. 

Bodega Viña Real, Ctra Logroño-Laguardia km 4,8, Laguardia (Álava) 

Spagna. Rioja Álavesa. Bodegas Baigorri
Spagna. Rioja Álavesa. Bodegas Baigorri

Baigorri 

È forse la meno conosciuta, perché le sue forme sono più minimaliste e meno appariscenti della triade appena descritta, eppure la cantina progettata da Iñaki Aspiazu (Bergara, 1955 – Pamplona, 2014), a oltre vent’anni dalla sua inaugurazione (2002), appare come una delle più interessanti dal punto di vista architettonico e precorritrice di un’architettura sostenibile applicata al mondo della vinificazione. All’architetto basco, autore di edifici significativi come l’Archivio General de Gobierno Vasco o il Palacio de Justicia di Vitoria-Gasteiz, la committenza chiese un edificio poco invasivo, lontano dalle mode ispirate in quel periodo al Guggenheim di Bilbao, e che – anche in questo caso – assecondasse il processo di vinificazione tramite la gravità, ovvero la caduta dall’alto verso il basso delle uve senza interventi meccanizzati. Si optò per una struttura interrata di sette piani con un solo padiglione in vetro e acciaio che emerge da una piattaforma affacciata sul mare di vigneti che circondano il villaggio di Samaniego. Un modello destinato a diventare nel suo genere un riferimento internazionale e, non a caso, entrato a far parte della mostra How wine became modern: design + wine 1976 to now del Museo di Arte Moderna (SFMOMA) di San Francisco.

Baigorri, Crta. Vitoria-Logroño, km 53, Samaniego (Álava) 

Spagna. Rioja Álavesa. López de Heredia Viña Tondonia
Spagna. Rioja Álavesa. López de Heredia Viña Tondonia

López de Heredia Viña Tondonia 

Qualche chilometro più a ovest, a Haro, capoluogo della Rioja Alta, le cantine R. López de Heredia che con quasi 150 anni di vita sono fra le più antiche di tutta la regione, ospitano un’opera di Zaha Hadid (Baghdad, 1950 – Miami, 2016). Si tratta di un padiglione che ingloba e protegge l’originario stand modernista voluto dal fondatore dell’azienda con cui la cantina partecipò all’Esposizione Universale di Bruxelles del 1910. L’opera della Hadid, che integra l’antico con il moderno, è stata commissionata come una protezione della vecchia bottega restaurata che è stata esposta nel 2002 alla Fiera del cibo e delle bevande di Barcellona in occasione del 125° anniversario dalla fondazione della bodega. Successivamente il padiglione è stato spostato a Haro ed è diventato parte del percorso di visita dell’azienda vinicola. Meritano attenzione anche le parti storiche, vere e proprie cattedrali del vino. Transitando dalle parti sotterranee alle torrette sopraelevate si coglierà il gusto estetico che animava il fondatore, Don Rafael López de Heredia y Landeta. 

López de Heredia Viña Tondonia, Avenida de Vizcaya 3, Haro (La Rioja) 

Spagna, Rioja Álavesa. Hotel Viura, esterno
Spagna, Rioja Álavesa. Hotel Viura, esterno

Hotel Viura 

L’apertura a nuove architetture non si limita alle cantine. Il paese di Villabuena de Álava ospita l’Hotel Viura progettato da Beatríz Pérez Echazarreta – MUP Arquitectos sfruttando un accidentato pendio e inglobando la roccia in alcuni spazi. I cubi sovrapposti in modo apparentemente casuale che ospitano le camere si confrontano con l’architettura tradizionale e il campanile della chiesa risalente al Settecento che dista pochi metri dall’hotel. Il brutalismo del cemento e del corten si stempera nell’uso di materiali nobili come il legno, molto utilizzato nell’architettura popolare basca. Le camere, ampie e con vista, confermano che la progettazione non ha puntato solo sull’effetto sorpresa ma ha badato anche alla funzionalità. Per il riscaldamento dell’edificio si fa uso di biomasse derivate dall’uso di noccioli secchi di olive. La terrazza sul tetto dell’hotel invita a scoprire i vini locali della cantina di Villabuena de Álava. 

Hotel Viura, Herrería 19 A, Villabuena de Álava (Álava) 

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Dario Bragaglia

Dario Bragaglia

Dario Bragaglia si è laureato con Gianni Rondolino in Storia e critica del cinema con una tesi sul rapporto fra Dashiell Hammett e Raymond Chandler e gli studios hollywoodiani. Dal 2000 al 2020 è stato Responsabile delle acquisizioni documentarie e…

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