Via le auto, arrivano verde e pedonalità. A Milano nuova vita per Piazza Velasca
Oggetto di un intervento di ristrutturazione a cura dello studio Asti Architetti, sviluppato da HINES, la piazza ai piedi della Torre Velasca diventerà una nuova area a pedonalità privilegiata, con verde permeabile: prima neppure sembrava una piazza
Con la sua forte connotazione brutalista, la Torre Velasca dei BBPR è sempre stata un punto di riferimento dello skyline di Milano; tuttavia, non è mai stata accolta dai cittadini come parte della loro vita quotidiana. I milanesi difficilmente hanno avuto un rapporto diretto, ravvicinato con l’attacco a terra dell’edificio. Per una questione di distribuzione sbagliata del suolo, la Velasca è posta nelle strette maglie del tessuto urbano nel centro storico, “compressa” in un crocicchio di vie: a fatica, fin qui, si percepiva l’esistenza di una “piazza” ai suoi piedi.
Asti Architetti e la Torre Velasca: dal restauro dell’edificio allo spazio pubblico
Il progetto di riqualificazione di Asti Architetti – sviluppato da Hines in collaborazione con ARS Aedificandi, lo studio CEAS, ESA Engineering e in un continuo confronto con la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio di Milano – ha riportato la Velasca alla sua immagine originaria. Gli agenti atmosferici degli ultimi settant’anni avevano infatti duramente rovinato i prospetti dell’edificio, che ormai avevano perso i colori originali, caratterizzati da un rosa cangiante in grado di variare a seconda della luce nelle diverse ore del giorno. Dopo la conclusione dei lavori delle facciate e con il restauro degli interni ancora in corso, l’intervento nella piazza completa l’articolato progetto volto a ridare luce a un simbolo di Milano e trasformarlo in luogo di incontro e di aggregazione sociale.
Un “sagrato laico” per la Velasca: dal 2025 sarà pronta la piazza della Torre
La Velasca si appresta così a dialogare con la città attraverso una piazza completamente rinnovata, concepita come un luogo di interscambio tra privato e pubblico. L’accesso pedonale all’edificio, il recupero di spazi attigui prima inutilizzati e l’arredo urbano hanno restituito a Milano una nuova area aperta, che si riappropria del significato stesso di “piazza” per i milanesi. “Nel disegnare piazza Velasca, la mia mano è stata guidata dalla precisa volontà di restituire alla città l’attacco a terra della Torre, reinterpretandone i rapporti con l’immediato intorno. La Torre Velasca è sempre stata un punto di riferimento dello skyline di Milano; tuttavia, non parte della vita quotidiana dei milanesi che difficilmente hanno avuto un rapporto diretto, ravvicinato con la propria Torre”, racconta Paolo Asti. Il cantiere sarà concluso entro dicembre e la piazza sarà completamente accessibile con l’anno nuovo.
L’attacco a terra della Torre reinterpreta i rapporti con l’immediato intorno prevedendo un forte impulso alla pedonalizzazione e al miglioramento della qualità ambientale. Il nuovo spazio sarà arricchito da panchine e aree verdi caratterizzate da elevate caratteristiche ornamentali in base al variare delle stagioni, inserite in vasche interrate con alberi, tra cui ulivi e magnolie. “Il “piede” della Torre è stato sempre vissuto dai cittadini come un “non luogo” che inevitabilmente non ha permesso un giusto rapporto osmotico tra l’edificio e il proprio quartiere. Abbiamo quindi disegnato uno spazio di rispetto alla Torre stessa, una sorta di “sagratolaico” che nel contempo ne esaltasse gli aspetti dimensionali e architettonici, favorendo il giusto rapporto di intrecci continui con la città. Un luogo di riposo della mente e del cuore ma nello stesso tempo un luogo di identitario, fecondo per la città, con lo sguardo rivolto verso il cielo”, sottolinea Asti.
Panchine, pavimentazione e illuminazione: i dettagli della nuova piazza Velasca
“Questa nuova fase del progetto rappresenta un tassello fondamentale nel complesso mosaico del recupero e valorizzazione di Torre Velasca, restituendo alla piazza la sua vera funzione e un ruolo nel tessuto urbano e sociale della città”, afferma Mario Abbadessa, senior managing director e country head di Hines in Italy. “Come lo studio BBPR nel dopoguerra è stato promotore di una nuova architettura capace di dialogare con il preesistente, noi vogliamo rinnovare questo interscambio con la città, trasformando uno spazio in una destinazione non solo da vedere e visitare, ma anche da vivere con un senso di socialità e condivisione. Torre Velasca stessa tornerà a nuova vita, recuperando e rivitalizzando in modo sostenibile le originarie funzioni d’uso, nel pieno rispetto dei loro elementi caratteristici, e arricchendosi di nuovi spazi aperti al pubblico, come aree business, ristorazione e wellness”, prosegue Abbadessa.
Ma quali sono i dettagli dell’opera? La pavimentazione rivelerà il fascino di alcuni disegni e materiali lapidei che caratterizzano molte piazze del centro storico di Milano; sarà realizzata in lastre di trachite di ampie dimensioni, come ideale prolungamento dei pilastri nervati della Torre Velasca nei quattro settori che circondano l’edificio, con totale rimozione dell’asfalto presente nell’intera area. In particolare, i cubi di porfido rosso detti “sanpietrini” tuttora presenti nelle porzioni di collegamento alla piazza retrostanti la torre, fra via Pantano e corso di Porta Romana, verranno riproposti nella pavimentazione: un elemento di ricucitura dell’intero isolato in continuità con la pedonalizzazione della via Velasca. I marciapiedi a coronamento perimetrale della piazza saranno invece rivestiti e delimitati da lastre e cordoli in granito di medie dimensioni.
Asti Architetti e il restyling della Velasca
“Nella scelta dei materiali, nella distribuzione e nella organizzazione degli spazi attorno alla Torre e di collegamento con la città, sono stati scelti materiali, luci, dimensioni, presenza di verde e di servizi che garantissero un passaggio “morbido” dalla città alla Torre, il più possibile felice e interessante anche per permettere il semplice sostare nella piazza”, precisa Paolo Asti. Oltre ad adornare la piazza, le aree oggetto delle nuove piantumazioni saranno attrezzate con panchine fisse in legno e acciaio di colore scuro. Nella riorganizzazione degli spazi si prevede il servizio di bike sharing del Comune di Milano.
La Torre Velasca si inserirà quindi a pieno titolo nel concetto contemporaneo della “città dei 15 minuti”, con infrastrutture di mobilità snella e di connessione internet, sfruttando gli spazi circostanti come luoghi di sosta, relax e anche di lavoro. Il carattere della nuova piazza – sviluppato in seguito a un attento studio urbano del contesto – sarà messo in evidenza anche dal progetto di illuminazione (a cura di ESA Enginnering), nell’ottica della riduzione dei consumi energetici, ottenendo un’elevata qualità della luce. Anche i due lampioni storici progettati dai BBPR sono stati interessati da un intervento di restauro e risanamento conservativo di tutti gli elementi, mentre le altre sorgenti luminose sono state equipaggiate con LED di ultima generazione. La nuova piazza, come conclude Paolo Asti, costituirà dunque “una necessaria ricucitura urbana tra la città e la Torre”.
Alessandra Coppa
Libri consigliati:
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati