A Roma riapre il Passetto di Borgo. Visite guidate al passaggio sopraelevato sul quale scappavano i papi

Nella forma attuale, il Passetto di Borgo fu concepito da papa Alessandro VI Borgia, e nel 1527 salvò Clemente VII dal Sacco di Roma. Dopo un lungo restauro, quel che resta del passaggio fortificato che collegava il Vaticano a Castel Sant’Angelo torna accessibile con visita guidata

Mentre Firenze riscopre, dopo molti anni di chiusura al pubblico, il Corridoio Vasariano emblema del ducato mediceo di Cosimo I, a Roma riapre il Passetto di Borgo che per il passaggio sopraelevato fiorentino, progettato da Giorgio Vasari, fu ispirazione.

La storia del Passetto di Borgo

Progettato per collegare il Palazzo papale Vaticano con Castel Sant’Angelo, il Passetto risale al pontificato di papa Niccolò III Orsini, che nel 1277 – spostata la sede papale dal Laterano al Vaticano – ne finanziò la realizzazione per garantire un passaggio sicuro ai pontefici qualora avessero la necessità di rifugiarsi al Castello (anche se una forma embrionale del progetto risalirebbe alla fine del X Secolo, con Giovanni XIII). L’aspetto odierno del Passetto si deve però ad Alessandro VI Borgia, che alla fine del Quattrocento fece realizzare il passaggio coperto che oggi conosciamo, provvidenziale già qualche decennio più tardi, quando nel 1527, i Lanzichenecchi di Carlo V misero a ferro e fuoco la città, con le razzie passate alla storia come Sacco di Roma. Allora, papa Clemente VII riuscì a sfuggire alle milizie imperiali utilizzando il Passetto come prima via di scampo, in attesa di fuggire verso Orvieto.
Nel 1565, sotto il pontificato di Pio IV Medici, furono poi realizzate ulteriori modifiche urbanistiche, con la costruzione delle mura di Borgo Pio, Vittorio e Angelico, segnando il passaggio del Passetto da struttura difensiva a elemento urbano integrato.

La riapertura del Passetto di Borgo a Castel Sant'Angelo. Photo Luigi di Stano
La riapertura del Passetto di Borgo a Castel Sant’Angelo. Photo Luigi di Stano

La fruizione e il restauro del Passetto di Borgo

Oggi, l’accesso al Passetto da Castel Sant’Angelo avviene attraverso il Bastione San Marco, edificato al tempo di Niccolò V Parentucelli (1447-1455), e poi modificato durante il pontificato di Pio IV Medici (1559-1565), quando la struttura assunse l’assetto attuale. Nei primi decenni del Novecento, sotto la direzione del Generale Mariano Borgatti, primo direttore del Museo di Castel Sant’Angelo, il Bastione fu oggetto di significativi lavori di restauro. Nella storia del museo, il Passetto stesso è stato negli ultimi anni – tra il 2018 e il 2024 – oggetto di un cantiere di restauro costato quasi 2 milioni di euro, che ha interessato parte del paramento murario esterno, parte degli intonaci interni e le pavimentazioni interne. Un’operazione che ha consentito, finora, sporadiche aperture straordinarie al pubblico del passaggio coperto sopraelevato (solo per il tratto che si è conservato).

La riapertura del Passetto di Borgo. Le visite guidate e il percorso senza barriere

Il completamento di lavori ulteriori per il consolidamento statico della parte vicina a Porta Angelica, l’installazione di un nuovo impianto di illuminazione con corpi illuminanti e di emergenza, l’abbattimento delle barriere architettoniche – compresa la realizzazione di due ascensori – darà, però, d’ora in avanti, la possibilità di pianificare un calendario permanente di visite guidate speciali, anche serali, che continuerà a essere ampliato nei prossimi mesi.
Le visite, già prenotabili dal 23 dicembre 2024, realizzate in collaborazione con Coopculture e acquistabili sull’app e la piattaforma Musei Italiani (durata complessiva 1 ora, costo 16 euro per il solo Passetto, 26 con ingresso al Castello, 28 se in notturna), permetteranno di percorrere l’intero tratto conservato del Passetto, dalla Torre del Mascherino su Piazza della Città Leonina – punto di partenza del tour – fino al Bastione San Marco a Castel Sant’Angelo, attraverso un percorso che alterna due livelli: il livello superiore, scoperto, offre una passeggiata panoramica con viste suggestive sulla città; il livello inferiore, coperto, rappresenta invece il corridoio “segreto” che consentiva ai Pontefici di spostarsi in sicurezza dagli appartamenti papali al castello fortificato.
All’arrivo al Bastione San Marco, i visitatori troveranno poi un ambiente allestito per l’occasione con opere e oggetti che raccontano le vicende storiche legate al Passetto e a Castel Sant’Angelo. E un’installazione multimediale, realizzata in collaborazione con Studio Azzurro, che offre ulteriori spunti per un’esperienza immersiva. Completa il progetto di valorizzazione un virtual tour, disponibile sul sito web di Castel Sant’Angelo, per poter fruire del Passetto da qualsiasi luogo e distanza.

La riapertura del Passetto di Borgo a Castel Sant'Angelo. Photo Luigi di Stano
La riapertura del Passetto di Borgo a Castel Sant’Angelo. Photo Luigi di Stano

Il progetto di valorizzazione del Passetto di Borgo. I prossimi step

A partire da gennaio 2025, inoltre, il nuovo elevatore installato presso la Torre del Mascherino, permetterà di attivare visite accessibili ai visitatori con difficoltà motorie.
Mentre dalla primavera saranno disponibili pacchetti e attività dedicate alle scuole, con percorsi didattici ad hoc. L’estate è invece il traguardo per la partenza di un programma di aperture speciali con visita autonoma al corridoio scoperto. Sul lungo periodo, poi, finanziamenti pari a 2,5 milioni di euro, provenienti dalla programmazione straordinaria Lavori Pubblici, permetteranno di proseguire, nel prossimo triennio, con ulteriori interventi mirati alla valorizzazione e tutela del Passetto.

Livia Montagnoli

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