A Roma riapre la Basilica di Santa Maria del Popolo: terminato il restauro
I lavori, iniziati nel 2022, hanno interessato gli elementi architettonici, i dipinti e le sculture che decorano la navata centrale e il transetto della chiesa agostiniana del Quattrocento. Un progetto imponente che si è concluso in tempo per l'apertura del Giubileo
Costruita nel Quattrocento per volontà di Sisto IV su una precedente cappella edificata sotto papa Pasquale II (a spese del popolo romano), la Basilica di Santa Maria del Popolo a Roma è uno degli esempi più rappresentativi di architettura rinascimentale e barocca. Ad arricchirla, nel corso dei secoli, sono stati i grandi nomi della storia dell’arte tra cui Bramante, Raffaello, Caravaggio e Bernini, tra decorazioni, dipinti e sculture.
Opere che con il tempo hanno visto un deterioramento a cui si è deciso di far fronte con un importante progetto di restauro. I lavori, iniziati nel 2022 e terminati a novembre 2024 (in tempo per l’apertura del Giubileo), hanno interessato le superfici architettoniche, i dipinti e le sculture che decorano la navata centrale e il transetto della chiesa agostiniana, condotti dalla Soprintendenza Speciale di Roma e realizzati grazie al Fondo Edifici di Culto e dal finanziamento di partner privati: Urban Vision S.p.A. e Mecenati Roman Heritage.
Il restauro della Basilica di Santa Maria del Popolo a Roma
La prima parte del restauro ha riguardato il grande arco in oro e stucchi dell’altare centrale, le cantorie e l’organo berniniani, e un raro, importante esempio di pavimento in cotto bicromo dell’inizio del XVII Secolo nella Cappella Cerasi, disegnata da Carlo Maderno e nota per la Crocifissione di san Pietro e la Conversione di san Paolo realizzati da Caravaggio. Nella navata sinistra, l’intervento ha interessato il monumento funebre di Flaminia Odescalchi Chigi, opera settecentesca dell’architetto Paolo Posi. A fianco della tomba si apre la celebre Cappella Chigi, opera architettonica di Raffaello, di cui è stata restaurata la corona bronzea di Bernini (erroneamente creduta nel passato una lanterna). Al celebre scultore è riconducibile anche il disegno dei due altari marmorei che chiudono il transetto, a partire dalle quattro statue degli angeli reggi cornice scolpiti da allievi del Bernini, interessate da operazioni di pulitura e consolidamento, compresa l’integrazione di alcune parti marmoree danneggiate o mancanti.
La Basilica di Santa Maria del Popolo e il ripristino delle superfici architettoniche
Anche le superfici architettoniche sono state oggetto di un profondo restauro, tra cui le volte, le lunette e gli apparati decorativi in stucco della navata centrale, realizzati da artisti vicini al Bernini e raffiguranti sante agostiniane e lo stemma Alessandro VII (promotore del rinnovamento barocco della Basilica). Sulle volte a crociera – e sotto gli archi della navata centrale –, invece, è stata ripristinata l’originaria policromia degli stemmi di Sisto IV della Rovere, a cui si aggiunge il ripristino dei quattrocenteschi pilastri in travertino, i capitelli rivestiti in stucco, i catini absidali e il transetto.
All’esterno, invece, gli interventi hanno riguardato le coperture, con la verifica del tamburo della cupola.
La Basilica di Santa Maria del Popolo riapre al pubblico grazie alla collaborazione tra pubblico e privato
“Il progetto che ha interessato lo splendido restauro di Santa Maria del Popolo da una parte è frutto della virtuosa collaborazione tra pubblico e privato, dall’altro offre materia di dibattito sul prezioso ruolo delle Soprintendenze”, così parla il Ministro della Cultura Alessandro Giuli. “Sono proprio le Soprintendenze il punto di incontro diretto con le amministrazioni locali e la cittadinanza, per esercitare la tutela, conservare e trasmettere alle generazioni future i valori del patrimonio culturale italiano”.
Valentina Muzi
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