Piazza dei Cinquecento a Roma diventa finalmente una piazza? Il video
Per accogliere i viaggiatori in arrivo e in partenza dalla Stazione Termini di Roma, l’immensa piazza è stata ammodernata e resa più funzionale. Vi spieghiamo come
Con una superficie di 45mila metri quadri Piazza dei Cinquecento a Roma è una delle più importanti aree cittadine per grandezza e posizione: sita di fronte alla stazione di Roma Termini, è sicuramente il primo biglietto da visita per i molti che giungono in città con il treno.
Gli interventi urbanistici in Piazza dei Cinquecento a Roma
Tra i tanti interventi che il Comune di Roma ha predisposto per il Giubileo 2025 e non solo, non poteva dunque mancare quello per rendere dignitosa Piazza dei Cinquecento, pervasa da sporcizia, dissesto stradale, traffico congestionato.
Il 9 ottobre 2023 sono stati così avviati i lavori di rifacimento dell’area, per un importo di circa 21 milioni di euro, suddivisi in due lotti. Il primo è stato del tutto completato e inaugurato, mentre il secondo – quasi ultimato – attende di essere finito entro l’estate 2025, come dichiarato dal Sindaco di Roma Roberto Gualtieri, che ha anche assicurato: “le parti ancora cantierizzate saranno terminate tutte entro l’estate del 2026”.
Il team del progetto
Il progetto è stato realizzato da TVK, mandataria, con IT’S – studio d’architettura romano che si è aggiudicato nel 2021 il concorso indetto dal Gruppo FS Italiane e dal Comune di Roma – e NET Engineering, ARTELIA Italia, Michela Rustici archeologa, Latitude Platform for Urban Research and Design con la collaborazione di OSA paesaggio e Onlight. Anas figura come soggetto attuatore del primo lotto.
Al centro l’idea di rendere Piazza dei Cinquecento “una piazza giardino pubblica, e restituirla alla città attraverso la riqualificazione e la sistemazione superficiale, con l’obiettivo di potenziare l’accessibilità pedonale e di provvedere un miglioramento dei servizi di mobilità”.
Il nuovo volto di Piazza dei Cinquecento
A colpire del nuovo aspetto della grande piazza è innanzitutto il lastricato che presenta un disegno della pavimentazione pensato come un’estensione verso la città dei tracciati ferroviari della Stazione Termini. Per i taxi è previsto un tracciato preferenziale che ne agevola l’ingresso e l’uscita dalla Stazione, mentre le fermate dei bus, dotate di nuove pensiline, seguono una distribuzione ordinata e più agevole.
A corredo c’è poi un arboreto, che come un’oasi cittadina, invita a vivere la piazza non solo come punto di passaggio, ma anche di svago, in comunicazione diretta con i siti archeologici e culturali dell’area, creando continuità spaziale con le Terme di Diocleziano, le Mura Serviane, il Museo di Palazzo Massimo, fino a Piazza della Repubblica.
A questi, come anticipato dall’assessora ai Lavori Pubblici e alle Infrastrutture di Roma Capitale, Ornella Segnalini, si andrà ad aggiungere “a breve anche il giardino di Dogali, luogo misconosciuto che vedrà il pieno completamento e potrà finalmente essere fruito da tutti”.
Le prossime fasi
“L’ombra verrà aumentata con l’arboreto nei prossimi mesi” ha specificato il Sindaco in occasione dell’inaugurazione della prima parte dei lavori, ancora in corso sul lato di Via Marsala.
Dallo studio IT’S spiegano inoltre che il “progetto vuole contribuire ad una visione della città futura, trasformando questo nodo urbano in uno spazio vissuto. Il progetto della mobilità concorre alla volontà di riconnettere la Stazione al tessuto urbano, favorendo un progressivo sviluppo nelle aree di prossimità di flussi leggeri e pedonali. A partire dalla Piazza, il progetto vuole ricostruire, con una strategia di interventi progressivi nel tempo, un sistema di relazioni fisiche a scala umana, per definire un nuovo spazio libero, un vuoto animato”.
Sarà ora compito dell’amministrazione capitolina, delle reti associative e dei cittadini rendere concreta questa visione. Perché, come scrisse Italo Calvino ne Le Città Invisibili: “Ogni volta che si entra nella piazza ci si trova in mezzo a un dialogo”.
Roberta Pisa
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