Spunta un padiglione tutto nuovo negli storici Giardini della Biennale a Venezia: il Qatar debutta a maggio 2025
Esordirà in occasione della 19. Mostra Internazionale di Architettura il padiglione del Qatar, frutto di un’intensa cooperazione avviata con Venezia negli ultimi mesi. Intanto in occasione della Biennale Architettura, Palazzo Franchetti ospiterà una mostra per fare il punto sull’architettura contemporanea della cosiddetta regione MENASA

All’inizio dell’estate 2024 data l’alleanza sull’asse Venezia-Qatar nel segno della cooperazione culturale con uno stato piccolissimo, ricchissimo e interessatissimo al softpower che solo la cultura può garantire: un accordo ratificato dall’amministrazione lagunare con Qatar Museums (l’organizzazione che gestisce i musei dell’emirato del Golfo arabo) per consolidare una sinergia già in essere, approfondendo lo scambio di reciproci investimenti nei settori dell’arte, della tutela culturale, dello sport e dell’intrattenimento, finalizzati a migliore la conoscenza delle rispettive culture e dell’offerta turistica.
La cooperazione tra Venezia e il Qatar. I precedenti
Un protocollo, cui, solo qualche settimana più tardi faceva seguito una cospicua donazione – 50 milioni di euro l’importo pattuito – al Comune di Venezia da parte dell’Emirato del Qatar, “per soddisfare le pressanti esigenze della Città nella gestione di un patrimonio unico ed estremamente complesso, che trascende i confini e rappresenta un tesoro per l’umanità”. Ufficializzata alla fine di luglio, la donazione già faceva presagire la possibilità concreta che il paese emiratino fosse interessato a realizzare un proprio padiglione nazionale ai Giardini della Biennale. Diventando così, di fatto, il secondo Paese arabo dopo l’Egitto a essere presente nei giardini napoleonici di Castello durante le biennali d’arte e d’architettura. “Il padiglione”, sosteneva allora il Comune, “garantirà chele voci arabe siano rappresentate tra le nazioni presenti nei Giardini, come estensione del lavoro di Qatar Museums negli ultimi due decenni per elevare i creativi arabi al dialogo internazionale”.
Il Qatar avrà il suo padiglione nazionale ai Giardini della Biennale
Un’operazione che si concretizzerà già in occasione della prossima Biennale di Architettura, tra qualche mese, quando il nuovo padiglione nazionale del Qatar si aggiungerà agli altri 30 Paesi con padiglioni permanenti ai Giardini. Un avvenimento condiviso solo da altre due nazioni (Australia e Repubblica di Corea), negli ultimi 50 anni. L’eccezionalità del fatto si coglie nelle parole di Sheikha Al Mayassa bint Hamad bin Khalifa Al Thani, Presidente di Qatar Museums e Commissaria del Padiglione del Qatar: “La Biennale di Venezia è il più prestigioso evento al mondo nel campo dell’arte e dell’architettura, e i Giardini rappresentano il paesaggio storico in cui straordinari padiglioni si ergono come ambasciatori delle loro nazioni. Il Qatar è orgoglioso di entrare a far parte di questo gruppo internazionale, consolidando il proprio ruolo di leader globale nella diplomazia culturale e offrendo una piattaforma senza precedenti ai talenti creativi del nostro Paese, così come a quelli di Medio Oriente, Nord Africa e Asia meridionale”.
Ma l’arrivo del Qatar tra i padiglioni nazionali è un’ottima notizia anche per Venezia e la Biennale, come sottolinea il Presidente Pietrangelo Buttafuoco: “Venezia è l’unica città europea ad avere, sin dall’anno mille, un nome in arabo, Bunduqiyyah, a dimostrazione del ricco incrocio di lingue ed etnie che qui hanno sempre trovato accoglienza. Nello spirito della curiosità, dell’esplorazione e dei sinceri scambi tra popoli che caratterizzano Venezia e la sua Biennale, desidero dare il benvenuto al Qatar nei nostri Giardini, come potente fonte globale di creatività e comprensione tra diverse culture”. Un sodalizio sempre più stretto che va nella direzione intrapresa nelle ultime settimane dal Governo italiano in un’area del mondo strategica con gli accordi ratificati in Arabia Saudita per un reciproco scambio di investimenti e risorse che per la prima volta dovrebbe coinvolgere in forma strutturata anche il settore culturale.
Il Padiglione del Qatar alla 19. Biennale di Architettura
Il nuovo Padiglione del Qatar si troverà in una posizione centrale nei Giardini, accanto al Padiglione Stirling. A maggio 2025, il padiglione esordirà nel corso della 19. Mostra Internazionale di Architettura con la presentazione di un’installazione – Community Centre – dell’architetta pakistana Yasmeen Lari, a propria volta parte della mostra Beyti Beytak. My home is your home. La mia casa è la tua casa, presentata sia ai Giardini che presso ACP-Palazzo Franchetti. La mostra, organizzata dal futuro Art Mill Museum e curata da Aurélien Lemonier e Sean Anderson, esplorerà il modo in cui l’ospitalità e le tradizioni di accoglienza sono incorporate nell’architettura contemporanea e nei paesaggi del Medio Oriente, Nord Africa e Asia meridionale, approfondendo il lavoro di oltre 20 architetti moderni e contemporanei della regione MENASA, alcuni dei quali non hanno mai esposto in precedenza il loro lavoro a Venezia.
Tra loro, pionieri come Raj Rewal (India), Nayyar Ali Dada (Pakistan), Abdel Wahed el Wakil (Egitto), e Minnette de Silva (Sri Lanka), ma anche talenti contemporanei come Marina Tabassum e Nabil Haque (Bangladesh), Sameep Padora e Vastu Shilpa (India), Daaz Studio (Iran), Abeer Seikaly (Giordania), Sumaya Dabbagh (UAE), Liz Diller (USA), Meriem Shabani (Iran), e New South Studio (Francia).
Livia Montagnoli
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