Biennale Architettura 2025. Guida agli 11 eventi collaterali ufficiali
Dal 10 maggio al 23 novembre la 19. Biennale di Architettura porterà a Venezia un numero imponente di progetti e iniziative. Tra questi anche gli 11 eventi collaterali promossi da enti e istituzioni nazionali e internazionali, selezionati dal curatore Carlo Ratti. Temi centrali: sostenibilità, innovazione, tecnologia

Quella curata da Carlo Ratti sarà una Biennale di Architettura corale, con un numero eccezionale di partecipanti (oltre 750, chiamati a raccolta attraverso la call globale aperta nella primavera 2024, per più di 280 progetti esposti) ed estesa oltre i Giardini (dove resterà chiuso il Padiglione Centrale, attualmente in ristrutturazione) e l’Arsenale di Venezia, per immaginare la Laguna come un laboratorio vivente.

Il tema della Biennale d’Architettura 2025
Per comprenderne a pieno la portata bisognerà aspettare il prossimo 10 maggio 2025, quando la rassegna, intitolata Intelligens. Natural. Artificial. Collective, prenderà ufficialmente il via, animando per i sei mesi successivi la città lagunare. Accanto alla Mostra allestita alle Corderie, al Padiglione Italia di Guendalina Salimei e ai progetti dei 65 Paesi che quest’anno parteciperanno alla Biennale (con l’esordio di Repubblica dell’Azerbaijan, Sultanato dell’Oman, Qatar e Togo), il programma si avvarrà come di consueto di una serie di eventi collaterali, di cui trapelano i primi dettagli.

Gli eventi collaterali della Biennale d’Architettura 2025
Promossi da enti e istituzioni nazionali e internazionali senza fini di lucro, e organizzati in numerose sedi della città, sono 11 gli eventi selezionati col benestare ufficiale di Ratti, e saranno opportunità per approfondire i temi della Mostra Internazionale. Gli eventi a Venezia in quelle settimane saranno molti molti di più, ma solo questi 11 sono quelli certificati.
L’architettura ecosociale dell’Institut Ramon Llull ai Docks Cantieri Cucchini
Ai Docks Cantieri Cucchini, l’Institut Ramon Llull presenterà il progetto di architettura ecosociale Catalonia in Venice,Water Parliaments, che affronta la crisi idrica dal punto di vista della gestione e delle architetture presenti e future delle risorse idriche nel territorio catalano e delle Baleari.

Il futuro dei siti Unesco secondo i giovani architetti a Palazzo Zorzi
Mentre sarà la sede dell’Unesco in città, Palazzo Zorzi, ad accogliere l’iniziativa dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura dal titolo Deep Surfaces. Architecture to enhance the visitor experience of UNESCO sites, che riunirà le idee di giovani architetti chiamati a immaginare soluzioni innovative per migliorare la fruizione dei siti Unesco. Temi centrali: accessibilità, educazione e turismo sostenibile.
Gli EUmies Awards della Fondazione Mies van der Rohe
Alla Fondazione Mies van der Rohe si deve, invece, la selezione delle migliori tesi di laurea in architettura e pianificazione urbana che finiranno in mostra – prima a Venezia, negli spazi di Palazzo Mora, poi in giro per il mondo – come vincitrici degli EUmies Awards.
Le mostre in programma nei palazzi veneziani
Ancora, a Palazzo delle Prigioni, il National Taiwan Museum of Fine Arts organizza la mostra NON-Belief: Taiwan Intelligens of Precarity, ispirata dalla teoria dei “non-siti” di Robert Smithson applicata al modello di Taiwan e delle sue architetture intelligenti. Sarà invece il Museo d’Arte di Macao a presentare all’Arsenale la mostra dal titolo Parallel Worlds; e sempre dall’Estremo Oriente, per interessamento dell’Hong Kong Institute of Architects Biennale Foundation and Hong Kong Arts Development Council, arriva la mostra Projecting Future Heritage: A Hong Kong Archive, ancora una volta all’Arsenale. Spazio anche al concorso di architettura Almusalla Prize, chiamata internazionale per la progettazione di una “musalla”, spazio per la preghiera e la contemplazione. Il progetto vincitore sarà realizzato alla Biennale delle arti islamiche in Arabia Saudita, ma prima Venezia svelerà attraverso una mostra (Rooted Transcience) temi e protagonisti del concorso, organizzato proprio in collaborazione con la Diriyah Biennale Foundation.

Jean Nouvel per Fondazione Cartier sull’Isola di San Giorgio Maggiore
Sull’Isola di San Giorgio Maggiore, la Fondazione Cartier porterà in Fondazione Cini una mostra di Jean Nouvel (fino al 14 settembre 2025) con i progetti per la futura sede parigina della fondazione a Palace du Palais-Royal (apertura prevista per fine 2025).

Crisi climatica e sostenibilità. Da Palazzo Diedo ai Giardini della Marinaressa
Sempre attivo anche Palazzo Diedo, rinato nel 2024 grazie al progetto Berggruen Arts&Culture: lo storico edificio di Cannaregio ospiterà la mostra The Next Earth Computation, Crisis, Cosmology, che si protrarrà fino alla chiusura della Biennale, concentrandosi su temi della crisi climatica e della sostenibilità. Impegno condiviso dall’ente di beneficenza Platform Earth, che sostiene lo sviluppo di materiali utili alla rigenerazione ecologica; a Venezia, l’ente proporrà la mostra The SKYWALK by Platform Earth, allestita presso l’Ocean Space di Campo San Lorenzo (fino all’11 settembre 2025). E tematiche analoghe sono al centro del progetto unEarthed / Second Nature / PolliNATION, portato in Laguna dal The Virginia Tech Honors College e presentato ai Giardini della Marinaressa.
Livia Montagnoli
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