Molti dei grattacieli della City di Londra hanno forme strane e c’è un motivo

Non è solo un vezzo creativo degli artistar coinvolti nella loro progettazione, ma ci sono delle restrizioni importanti sulle visuali panoramiche interne alla città

Il walkie-talkie, la grattugia, la scheggia, il cetriolo: i grattacieli di Londra non hanno difficoltà a mostrarsi come apparizioni deliranti, un coacervo di forme irregolari che punteggiano il grande agglomerato urbano lasciando l’impronta di tutti i celebri architetti chiamati a partecipare alla reimmaginazione della capitale inglese nel corso dei decenni. Eppure queste silhouette imprevedibili, ora curve ora angolari, non sono solo frutto di un vezzo creativo degli artistar, ma anche l’obbligata conseguenza di restrizioni importanti sulle visuali panoramiche interne alla città, molte delle quali riguardano uno dei suoi landmark più amati: la severa St. Paul’s Cathedral.

La pianificazione “lineare” dei paesaggi londinesi e la regola di St. Paul

Londra ha una lunga tradizione di pianificazione paesaggistica, che prevede che gli edifici rispettino delle linee immaginarie dette ley line, pensate per collegare dei luoghi o delle visuali. Per generazioni, la cupola della Cattedrale di St. Paul – baluardo di speranza in momenti molto duri nella storia inglese, come durante i raid nazisti nella Seconda Guerra Mondiale – è stata presa a punto di riferimento per la costruzione cittadina: da qui si estende una rete radiale di viste protette che attraversano (e superano) la capitale.
Il sistema fu sviluppato negli Anni ’30 da Godfrey Allen, geometra della cattedrale e suo custode (era noto come “the St Paul’s terrier”), che elaborò una griglia di limiti di altezza attorno alla chiesa per preservare principalmente le viste dalla riva sud. Un obbligo simile prevedeva, proprio in questi stessi anni, che a Milano non si potessero mai superare i fatidici 108,5 metri della Madonnina del Duomo: una forma di “rispetto” che limitò l’altezza di edifici come la Torre Littoria (poi Branca) di Gio Ponti e la Torre Velasca. Con alcune eccezioni: i 127 metri del Grattacielo Pirelli, per esempio, furono autorizzati negli Anni Cinquanta con un escamotage che prevedeva l’apposizione di una copia della Madonnina in cima al grattacielo.

La Cattedrale di St.Paul. Photo di Nirmal Rajendharkumar via Unsplash
La Cattedrale di St.Paul. Photo Nirmal Rajendharkumar via Unsplash

Il London View Management Framework

Nella capitale inglese, però, l’assidua regolazione comporta delle conseguenze che si estendono ben oltre il Novecento. Gli obblighi di edificazione sono stati codificati nel London View Management Framework, un compendio (elettronico) che specifica le coordinate precise delle decine di view e vista protette, con tanto di distanze garantite, alcune delle quali così grandi che il registro deve tenere conto della curvatura della Terra.
Il Guardian ricorda che ci sono quattro categorie di visuali protette: ci sono i London Panoramas, come la vista da Parliament Hill; le Linear Views, come quella del Mall (il viale che porta a Buckingham Palace dall’Admiralty Arch); le River Prospects, tra cui il Victoria Embankment; e le Townscape Views, tra cui Parliament Square fino a Westminster. Ma St. Paul regna ancora sovrana, godendo di protezione non solo dagli edifici che ne oscurano il primo piano, ma anche da cose che spuntano sullo sfondo, visto che la legge prevede 3 km di distanza per tutto ciò che è più alto. Per questo motivo l’angolazione della grattugia gigante realizzata dallo studio RSH+P di Richard Rogers è sagomata in modo da non occultare la visuale da Fleet Street (appena fuori dal pub Ye Olde Cheshire Cheese), e sempre per questo lo Scalpel di KPF si inclina con uguale forza ma a sud, nella direzione opposta.

Lo scandalo dello “spuntone” dietro la Cattedrale di St. Paul

Quindi si può star certi che Londra si salvi da strani accostamenti urbani, come quando la Defense cambiò per sempre il volto di Parigi? Quasi sempre. Un’eccezione è quella dello sfortunato caso dei Manhattan Loft Gardens, una torre di 42 piani di appartamenti di lusso edificata nel 2016 a Stratford, fuori Londra. Sfortunato perché, nonostante la torre si trovi a 7 km dalla famosa cupola, sembra spuntarle alle spalle come un ingombrante tassello, con molti che l’hanno accostata a “un grosso dito medio”. Una goffa visione che si poteva evitare? Non proprio: il grumo visivo appare solo da Richmond Park, a 20 km dalla Cattedrale, e solo guardando attraverso un telescopio che punta su un buco fatto apposta in una siepe, alla cui fine appare la grande chiesa. E la torre dietro.

Giulia Giaume

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Giulia Giaume

Giulia Giaume

Amante della cultura in ogni sua forma, è divoratrice di libri, spettacoli, mostre e balletti. Laureata in Lettere Moderne, con una tesi sul Furioso, e in Scienze Storiche, indirizzo di Storia Contemporanea, ha frequentato l'VIII edizione del master di giornalismo…

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