Il Manchester United avrà un nuovo e futuristico stadio. Il video

Nel progetto di riqualificazione dell’Old Trafford è prevista la realizzazione di un nuovo stadio da 100 mila tifosi. Intanto in Italia le infrastrutture sportive continuano ad essere mezze bloccate

Manchester è la città inglese più famosa nell’ambiente calcistico, grazie alla sua squadra cittadina, resa famosa anche tra i non addetti al settore dal fuoriclasse David Beckham, basti ricordare la pellicola Sognando Beckham degli Anni Duemila.  

Il nuovo stadio del Manchester United firmato da Foster + Partners

Lo studio internazionale di architettura Foster + Partners ha avuto ora l’incarico di progettare il distretto dello stadio, che sarà il cuore della riqualificazione dell’Old Trafford.

L’area non si limiterà infatti ad ospitare il campo da calcio, ma diverrà “il più grande spazio pubblico del mondo”, secondo quanto affermato da Lord Foster. Proprio lui nel video descrive il progetto come accogliente e protettivo allo stesso tempo, sormontato da una vela di pannelli solari e lontano dal traffico stradale, dove l’acustica sarà centrale e massima attenzione sarà rivolta ai tifosi.

La storia dell’Old Trafford 

Considerata come la seconda città d’Inghilterra, Manchester ha avuto uno sviluppo prettamente industriale. L’amministrazione locale ha scelto però di investire sulla sua storia calcistica riqualificando l’Old Trafford, che da 115 anni ha ospitato le partite casalinghe del Manchester United Football Club.

Denominato Theatre of Dreams per i 75 mila posti a sedere, ha subìto negli anni alcuni interventi di ristrutturazione, ma ben lontani dalla rivoluzione che è stata ora presentata.

Le ricadute economiche attese dal nuovo stadio

Si stima che il progetto del nuovo stadio possa portare 7,3 miliardi di sterline in più all’anno all’economia del Regno Unito, con benefici sociali ed economici su larga scala, tra cui la possibile creazione di 92.000 nuovi posti di lavoro, oltre 17.000 nuove abitazioni e l’arrivo di 1,8 milioni di visitatori in più all’anno.

Sir Jim Ratcliffe, comproprietario del Manchester United, ha affermato: “Oggi segna l’inizio di un viaggio incredibilmente emozionante verso la consegna di quello che sarà il più grande stadio di calcio del mondo, al centro di un Old Trafford rigenerato”. Siamo lontani anni luce dai progetti – per lo più bloccati – di riqualificazione o di costruzione di nuovi stadi in Italia. Un immobilismo che sta affondando tutta l’industria calcistica del paese a livello sportivo ed economico.

Roberta Pisa

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Roberta Pisa

Roberta Pisa

Vive a Roma dove si è laureata in Scienze politiche e Relazioni internazionali. Da sempre si occupa di cultura e comunicazione digitale. Dal 2015 è pubblicista e per Artribune segue le attività social.

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