Si avvicina la Biennale Architettura 2025. Temi e calendario del public programme della rassegna
Il 10 maggio inaugura la 19. edizione della Biennale Architettura, curata da Carlo Ratti. Ad approfondire i temi della rassegna sono le conferenze e i workshop che coinvolgeranno istituzioni e realtà italiane e internazionali per parlare di crisi climatica, ecosistemi urbani, cultura dell’edilizia

Aprirà le porte il prossimo 10 maggio l’edizione 2025 della Biennale Architettura curata da Carlo Ratti, votata alla coralità e molto partecipata (sono oltre 750 le realtà chiamate a raccolta.
La rassegna, intitolata Intelligens. Natural. Artificial. Collective, si protrarrà per sei mesi nella città lagunare, coinvolgendo non solo i Giardini e l’Arsenale, ma anche molti spazi di Venezia. Dopo l’anticipazione sugli 11 eventi collaterali ufficiali, la Fondazione Biennale inizia a svelare altri dettagli della programmazione articolata per tutta la durata della manifestazione.
Il public programme della Biennale Architettura 2025
Come il public programme intitolato GENS, che dal 10 maggio proporrà una serie di conferenze, workshop e altri incontri, molti dei quali sono il risultato dello “Space for Ideas” tenutosi tra maggio e giugno 2024. Anche in questo caso, infatti, si punta a valorizzare le relazioni tra persone, idee e soluzioni, attraverso un approccio multidisciplinare, oltre i confini dell’architettura, per rivolgersi a pubblici diversi e sollecitare nuove collaborazioni con istituzioni internazionali. Gli incontri si terranno quasi ogni settimana, da maggio a novembre 2025: “I workshop sviluppati in modo partecipativo coesisteranno con istituzioni accademiche e organizzazioni non-profit globali, creando spazi e conversazioni accessibili a tutti” spiega il curatore Carlo Ratti.
Le conferenze della Biennale Architettura 2025
Le Conferenze si terranno in diversi luoghi, nella Sala delle Colonne di Ca’ Giustinian (sede della Biennale a San Marco), al Teatro Piccolo Arsenale e allo Speakers’ Corner, dove scienziati, artisti, attivisti, studenti, politici e professionisti sveleranno la varietà degli approcci umani all’adattamento. Si parlerà inoltre dell’impatto dell’intelligenza artificiale sulla creatività, di ecosistemi urbani, dell’impatto negativo del cambiamento climatico sulle città e di soluzioni per costruire rispondendo a questa difficoltà (con la partecipazione di C40, una rete globale che riunisce quasi 100 sindaci delle principali città del mondo), di crisi abitativa. Il calendario degli appuntamenti vede il coinvolgimento di organizzazioni non-profit internazionali, think-tank, fondazioni, alleanze, università. Tra le realtà già confermate, figurano, per esempio, l’EPFL Media x Design Lab Switzerland, la Fondazione Eni Enrico Mattei, The Bartlett School of Architecture, UCL, la Venice Climate Week. Mentre parteciperanno all’organizzazione degli appuntamenti anche l’Accademia di Belle Arti di Roma, con il suo Corso di Design per la Sostenibilità, The Aspen Institute, il Lincoln Institute of Land Policy, il Politecnico di Milano. Il programma includerà anche un incontro incentrato sulla parola “Domicidio” con l’ex Presidente della Camera dei Deputati della Repubblica Italiana Luciano Violante.
La prima conferenza si terrà sabato 10 maggio stesso, al Teatro Piccolo Arsenale. Tema: la Baukultur – cultura dell’edizilia – e la responsabilità condivisa di governi, imprese e comunità nel promuovere il benessere culturale, sociale ed economico.
I workshop della Biennale Architettura 2025Sarà l’inedito Speakers’ Corner, situato in posizione di rilievo all’interno delle Corderie dell’Arsenale e progettato da Christopher Hawthorne, Johnston Marklee e Florencia Rodriguez, a ospitare i workshop e i dibattiti che vogliono mobilitare l’intelligenza collettiva per trasformare gli ambienti costruiti e naturali in risposta alla crisi climatica. Sostenuti dal Lincoln Institute of Land Policy, i workshop includono discussioni, proiezioni di film, laboratori, conferenze, azioni collettive, narrazioni, performance coreografiche e altro ancora. All’interno di questo pacchetto, l’iniziativa intitolata Restaging Criticism presenterà una serie di appuntamenti in quattro categorie, tutte attinenti alla critica architettonica contemporanea: Modes and Platforms, Territories, Operative/Operation, Emerging Voices.
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