3 dicembre 2012. Il Salone dell’Architettura è un immenso laboratorio di rarità. Nel fulcro nevralgico degli spazi, nel punto di incontro dei corridoi, lunghe pedane bianche ostendono oggetti dall’erotismo di ogni genere. Sedute come donne-cigno; gambe delle sedie accavallate; fertility lamp; capezzoli sulle copertine dei libri di Duchamp; Kama Sutra reticolari di Andrea Branzi, senza dimenticare: tintinnabula, labbra-sofà di Dalí e pochette a forma di perfetti fondoschiena.
Il percorso di Kama. Sesso e Design è un tripudio. Fuori dal centro di questa galassia oggettuale, l’erotismo gravita attorno a otto installazioni site specific. I progettisti selezionati sono: Andrea Branzi con i suoi ostensori delle culture; Nacho Carbonell con il suo alveo a ritroso; Nigel Coates con una rivisitazione tridimensionale dei dipinti di Bacon; Lapo Lani con i graffiti faceti su legno; Nendo con il delicato soffio del brivido; e poi ancora Italo Rota, Matali Crasset e la jewel designer Betony Vernon.
Nel complesso, sotto l’egida del dio Kama, oltre duecento artefatti aspirano al piacere, forme di desiderio solido. Disegni, fotografie, opere e manufatti, dall’oggettistica al food design, mostrano la continua differenza tra sensualità e sessualità.
Ginevra Bria
Milano // fino al 10 marzo 2013
Kama. Sesso e Design
a cura di Silvana Annicchiarico
Catalogo Corraini
TRIENNALE DESIGN MUSEUM
Viale Alemagna 6
02 724341
www.triennale.it
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