DAL TAVOLO DA DISEGNO ALLO SCAFFALE DEL NEGOZIO
Uno spunto, un po’ di sana follia e la capacità di scollare il design dall’estetica commerciale. Questa è la ricetta per sviluppare un progetto significante. Stiamo parlando di un’idea come quella raccontata dal duo di Studio Alchemico, quando spiega che le candele componibili di Candelgram nascono anche dalla vita di tutti i giorni, giocando con alcuni pezzi di parmigiano. Ma come si arriva dal tavolo da disegno allo scaffale di un negozio?
DAL BRASILE A TAIWAN: UNITI NELL’AUTOPRODUZIONE
Giunto alla sua terza edizione, Source self-made design ha riportato in prima linea a Firenze, culla dell’artigianato, il design autoprodotto, con una nuova e ampia mostra e un’esplosione di proposte innovative.
L’evento, che si è svolto dal 10 al 20 settembre alla Limonaia di Villa Strozzi, è ormai un appuntamento fisso fuori dal primato del circuito milanese, che ha coinvolto oltre 70 team di designer italiani e internazionali provenienti da 11 Paesi, tra cui Brasile, Argentina, Spagna, Danimarca, Olanda, Taiwan e Colombia. Le produzioni – selezionate dal curatore Roberto Rubini con l’organizzazione dell’associazione culturale Altrove insieme a Federico Angi, Massimo Barbierato, Valia Barriello, Andrea Cattabriga, Matteo Devecchi e Irene Ivoi – si misurano con macrocategorie che spaziano dall’interior all’oggettistica, dal lighting design al gioiello, con contributi provenienti da designer indipendenti quanto da rappresentanze di importanti scuole italiane (tra cui l’ISAI di Vicenza, che segue l’evento fin dalla prima edizione, e lo IED di Firenze, che ha prodotto un corso sviluppato in collaborazione con OmA, MakeTank e Source).
DOMANDE E RISPOSTE
Del resto, più che un’esposizione l’evento si profila come un alveare di idee e creatività sul tema dell’autoproduzione, che ne racconta genesi e ragioni e ne esplora le tematiche fondanti, cercando il confronto con i suoi partecipanti.
Quale dovrebbe essere il vantaggio di fare il progettista “stand-alone” invece che entrare a far parte di un’azienda? È possibile affermarsi e promuoversi con successo senza trovare qualcuno che investa nella tua idea? E soprattutto, che rete di supporto e/o informazione ha a disposizione un designer che si vuole affacciare in questo mondo?
Non solo terreno fertile per trovare risposte a questo tipo di interrogativi, non solo piattaforma di visibilità per tutti gli autoproduttori: oltre la formula ristretta del festival, del workshop/lecture e della mostra, Source sembra trovare la sua forza proprio dall’integrazione tra queste tre dimensioni. La sperimentazione continua nella piattaforma di Source, vale la pena seguirla.
Flavia Chiavaroli
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