Matera Capitale, anche nel design. Tre giorni di eventi, workshop e incontri dedicati al prodotto
Tre giorni dedicati al design immateriale animano workshop, incontri ed eventi collaterali nella città dei Sassi, Patrimonio Mondiale dell'Unesco e Capitale Europea della Cultura nel 2019
Matera non è collegata dalle Ferrovie dello Stato. Bisogna arrivare a Bari Centrale e poi prendere un treno delle Ferrovie Appulo-Lucana (FAL). Le FAL hanno delle corse regolari ogni ora e mezza (circa 12 al giorno) e impiegano 90 minuti per arrivare a Matera. In autobus, c’è una compagnia (Flixbus) che collega Matera a varie città di tutta Italia. Mentre, in alternativa, la Marozzi ha delle corse giornaliere da Roma, Siena, Pisa e Firenze – bisogna prenotare in anticipo – e la Marino unisce Matera a Milano, Bologna, Napoli e varie altre città straniere. La premessa è doverosa: quest’anno la seconda edizione del Matera Design Weekend deve essere raggiunta, nessuna scusa, bisogna visitarla ad ogni costo, da ogni dove. La rassegna, organizzata da Casa Neutral, ha selezionato sei luoghi a Matera (fra i quali, ovviamente, la sua sede in via Galilei) che diventeranno paesaggi ispirazionali per relazioni, scambi ed eventi. Tra Area8, Palazzo Lanfranchi, DOMS Gallery, Calia Interiors e Comincenter, il centro della seconda cittadina della Basilicata per tre giorni si animerà attorno al tema del design immateriale, considerato come un nuovo, efficace strumento strategico per generare nuove idee soprattutto in territori lontani dai centri riconosciuti del design, rinnovando tradizioni che sembrano intramontabili.
DISEGNARE IL FUTURO
ll design immateriale può aiutare a porci nuove domande e a indossare nuovi occhiali attraverso cui guardare la realtà: c’è da disegnare il futuro (come dice John Thackara, ospite d’onore di questa edizione) e questo rappresenta una grande sfida e un’opportunità per chi fa design. I nomi che sono stati selezionati per dar vita e forma a questa seconda edizione di un fine settimana all’insegna del Design, oltre al giornalista, scrittore e teorico del design – che da oltre trent’anni viaggia per il mondo in cerca di comunità attivatrici di progetti di futuro sostenibile – sono molteplici. Da Arianna Mazzeo, Direttore di Desis lab Elisava, Università Pompeu Fabra, esperta in co-creation e innovazione sociale, alla poliedrica Claudia Garrone, al Collettivo NoB al duo di Craftory, laboratorio di ricerca e sperimentazione, nato con lo scopo di investigare il patrimonio culturale materiale e immateriale lucano per la realizzazione di pezzi unici o piccole serie in edizioni limitate. Da non dimenticare anche la presenza di Slow/d che si occupa di design strategico e manifattura distribuita, supportando comunità, aziende e istituzioni nello sviluppo di filiere e sistemi di prodotto, sostenibili e innovativi e di designer come, fra gli altri, Federico Mauro, Leda Palermo, Mariangela Savoia, Emanuele Vietina e di realtà come DAF – Digital Art Factory, ITS Salento S.r.l., Entropika e il team di fondatori del Mystery Things Museum.
– Ginevra Bria
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