La riorganizzazione spaziale del lavoro e la sempre maggiore compenetrazione tra attività professionale e vita privata sono al centro della riflessione di architetti e designer nella maggior parte dei paesi occidentali. Nuove pratiche – l’aumento esponenziale dei freelance, per esempio, ma anche il successo delle piattaforme di coworking e una generica fluidità degli orari di lavoro incentivata dall’uso di devices tecnologici – portano con sé nuove esigenze che interpellano chi si occupa di disegnare gli spazi nei quali viviamo.
Il lavoro che cambia è il tema della Biennale che si aprirà a Saint-Etienne, in Francia, mentre sul superamento dell’idea tradizionale di ufficio a favore di un “workplace 3.0” si occuperanno, al Salone del Mobile di Milano, i quattro studi internazionali coinvolti nell’installazione A Joyful Sense at Work all’interno della sezione della fiera dedicata agli ambienti lavorativi.
LAVORO E VITA PRIVATA INSIEME
Se i progettisti sono in pieno fermento, anche le aziende cominciano a interrogarsi sul tema. Commercialmente parlando, si tratta di ridefinire i confini tra contract e living cercando di intercettare quelle che saranno le abitudini di una nuova generazione di lavoratori nel prossimo futuro. È delle ultime ore l’annuncio dell’acquisizione da parte di Tecno, noto brand di arredamento per ufficio, della maggioranza di Zanotta, una delle aziende che hanno scritto le prime significative pagine della storia del design italiano, con numerosi prodotti premiati e altri esposti in più di quaranta musei in giro per il mondo, dal Victoria & Albert Museum di Londra al MoMA di New York.
Al di là dell’aspetto puramente economico dell’operazione, con l’integrazione di ricavi, reti commerciali e cataloghi e l’obiettivo dichiarato di raggiungere una migliore competitività internazionale, i vertici delle due aziende insistono sulla valenza progettuale dell’operazione, che punta a fornire a una clientela fatta principalmente di professionisti soluzioni integrate per l’ufficio e per la casa, assecondando i cambiamenti in atto nel mondo del lavoro.
-Giulia Marani
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